Nona vittoria stagionale (ottava dell'estate) per Sacha Modolo che oggi sul traguardo di Cesenatico ha vinto il Memorial Pantani-Giro della Romagna. Nonostante tre passaggi sulla salita di Montevecchio la corsa s'è conclusa con uno sprint di gruppo compatto ed il velocista della Bardiani ha preceduto nell'ordine Enrico Rossi, Andrea Piechele, Miguel Angel Rubiano e Kristian Sbaragli.
La Coppa Bernocchi vede un finale in volata e la vittoria di Sacha Modolo, proprio come accaduto un anno fa. In avvio va in fuga Adriano Malori (Lampre-Merida), raggiunto poi da Eduard Vorganov (Katusha), Julian David Arredondo (Team Nippo-De Rosa) e Carlos Quintero Norena (Colombia). Si uniscono successivamente Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF Inox), Kevin Seeldraeyers (Astana), Gianfranco Zilioli (Androni Giocattoli-Venezuela), Mauro Finetto (Vini Fantini-Selle Italia) e Rémi Pauriol (Sojasun).
A Ljubiana la Orica GreenEDGE fa valere i suoi passisti, piazzando 4 uomini nei primi 6 nella crono di apertura del Giro di Slovenia: gli 8.8 km della prova han visto primeggiare Svein Tuft col tempo di 9'55, segue il suo compagno di squadra Brett Lancaster a 6", il Rusvelo Artem Ovechkin a 7", l'olandese Langeveld a 13". Prova deludente per il Lampre Adriano Malori, favorito n.1 che invece si deve accontentare del 5° posto a 16", precedendo Michael Hepburn a 30". Buon settimo posto per Alessandro Proni, primo uomo della Farnese Vini, a 31" di distacco.
Ha lavorato tanto, la Katusha, nel finale della Ronde van Limburg, per ricucire sui vari attacchi e contrattacchi che si sono susseguiti nel finale di una corsa molto combattuta. E la squadra russa ha fatto benissimo, visto che aveva un Rüdiger Selig in grado di colpire, e che poi il tedesco ha effettivamente assestato la botta vincente in vista del traguardo. Fuga di 14 uomini nella prima parte di gara (presenti anche Proni, Boem e Benedetti), poi un quintetto con Marco Canola, Hagenaars, Kritskiy, Tankink e Lammertink è andato in contropiede a circa 60 dal traguardo.
Il G.P. Camaiore va a Peter Sagan. La corsa è vissuta su una lunga fuga che ha visto protagonisti Taylor Phinney, Stefano Agostini, Alessandro Proni, Maxim Belkov, Pedro Paulinho. Il portoghese s'è staccato sul terz'ultimo Pitoro ed è stato ripreso ai -44 km dall'arrivo. Nella tornata finale il gruppo è rinvenuto sui fuggitivi e l'ultimo Pitoro ha deciso la corsa. Il tentativo di Pellizotti è stato vano, Scarponi scollinava per preimo con Sagan secondo.
Va verso l'epilogo il GP Camaiore 2013: quando mancano 15 km alla conclusione, con l'ultima delle 6 scalate al Monte Pitoro da affrontare prima del rush verso il traguardo, il gruppo dei migliori è nuovamente compatto. Sono stati infatti ripresi Taylor Phinney, Stefano Agostini, Alessandro Proni e Maxim Belkov, in fuga sin dal km 2. Con loro c'era anche Pedro Paulinho, staccatosi ai -57 e subito riassorbito dal plotone. I fuggitivi hanno avuto un vantaggio massimo di 13'. Da segnalare che Andy Schleck ha perso le ruote dei migliori a poco più di 20 km dalla fine.
Entra nel vivo il GP di Camaiore. Dopo il quarto dei sei scollinamenti sul Monte Pitoro i fuggitivi (in origine Taylor Phinney, Stefano Agostini, Alessandro Proni, Maxim Belkov e Pedro Paulinho) restano in quattro, con Paulinho ed Agostini che perdono contatto sulle ultime rampe. Il portoghese non rientrerà più sulla testa della corsa mentre il portacolori della Cannondale riesce a riprendere Phinney, Proni e Belkov. Dietro il gruppo, che ha beneficiato del lavoro di Androni Giocattoli-Venezuela, Astana e Colombia, accelera e si porta a a 2'26" dai fuggitivi.