Vittoria di prestigio per Elia Viviani che ha conquistato oggi a Legnano la Coppa Bernocchi. Il velocista della Cannondale si è imposto allo sprint su Filippo Pozzato, Simone Ponzi, Davide Viganò, Fabio Chinello, Sergey Lagutin, Peter Sagan, Mirko Selvaggi, Tiago Machado, Arnaud Gérard e Mauro Finetto, ma l'esito della corsa non è stato troppo scontato, visto che il veronese si è imposto in un drappello di una ventina di unità selezionate dai vari passaggi sulla salita del Piccolo Stelvio (e sul quale fino alla fine incombeva il ritorno del grosso del gruppo).
Agosto è il mese di Bjorn Leukemans: sette degli otto successi in carriera ottenuti dall'esperto belga arrivano in questo mese. L'ottavo al Tour du Limousin, vinto dal capitano della Wanty già nel 2011 battendo la concorrenza alla prima tappa. In questo caso, Leukemans si è portato in fuga con altri 18 uomini quando mancavano meno di 70 km all'arrivo. Tra questi tanta Italia: c'è Rebellin, i Neri Sottoli Ponzi e Finetto, i Bardiani Bongiorno e Boem, l'Androni Parrinello.
Si è sbloccato la scorsa settimana al Giro di Slovenia, e oggi si è subito ripetuto: Sonny Colbrelli ha ottenuto una prestigiosa affermazione, vincendo a Genova il Giro dell'Appennino. Il corridore della Bardiani ha regolato in volata un gruppo di circa 40 corridori, selezionato dalle salite della Bocchetta, della Castagnola e dei Giovi. Alle sue spalle si sono piazzati nell'ordine Grega Bole, Miguel Ángel Rubiano, Simone Ponzi, Andrea Pasqualon, Sergey Lagutin, Enrico Battaglin, Antonino Parrinello, Fabio Taborre e Sergey Pomoshnikov.
Simone Ponzi è al Giro di Turchia per affinare la preparazione in vista del Giro d'Italia, «l'obiettivo fondamentale della mia stagione». Il corridore della Neri Sottoli-Yellow Fluo commenta la sua partecipazione alla corsa turca: «Tutto sta procedendo bene, nonostante due cadute. Non so ancora se porterò a termine questa gara o se mi ritirerò prima della fine». La gamba in ottica corsa rosa è comunque buona: «Vengo da un periodo in altura all'Etna, e in questi giorni mi sto allenando, senza badare troppo al risultato».
Daniele Colli, coinvolto nella caduta di ieri a 30 km dall'arrivo, si lecca le ferite e difficilmente potrà essere protagonista nel finale della tappa di oggi dove in passato aveva già ottenuto un buon piazzamento. «L'arrivo di Marmaris - ha detto alla partenza della quarta tappa - lo conosco bene ed era perfetto per me perché due anni fa sono arrivato terzo allo sprint. La caduta di ieri però si farà sentire e sarà già difficile per me concludere la tappa. So già che mi aspetta una giornata faticosa».
Sfortuna incondizionata per Simone Ponzi. Dopo la rincorsa alla condizione post borsite al ginocchio destro di febbraio, il leader del team Neri Sottoli-Yellow Fluo (tre vittorie all'attivo in questo 2014) cade nella prima discesa e finisce la corsa. Trauma cranico, contusione alla spalla e costola rotta per Ponzi, che quindi si ritrova ai box nonostante una condizione in crescendo.