Martijn Maaskant appende la bici al chiodo. L'olandese nato il 27 luglio 1983 si era messo in bell'evidenza fino al 2007, con la Rabobank Continental, prima di passare nel 2008 alla Garmin-Chipotle. Proprio nel 2008 Maaskant colse uno strabiliante 4° posto alla Parigi-Roubaix, seguito nel 2009 da un altro 4° posto, stavolta al Fiandre. Sembrava destinato a spaccarle, quelle pietre, Maaskant, ma gli infortuni lo bloccarono. Non riuscì più a tornare ai livelli necessari per ottenere dei bei risultati e così ora, a 31 anni, dice basta.
Seconda vittoria consecutiva per Sacha Modolo alla Tre Giorni di La Panne: il veneto della Lampre si è imposto nella prima semitappa della terza tappa (da La Panne a La Panne, poco meno di 110 km), in una volata che l'ha visto primeggiare su un tenace Andrea Guardini e su Kenny Van Hummel. Giù dal podio di giornata Kenneth Van Bilsen, Ralf Matzka e Michael Van Staeyen; al settimo e al nono posto altri due italiani, Nicola Ruffoni e Francesco Chicchi.
Cresce l'effervescenza del Tour of Oman: dopo due tappe sostanzialmente tranquille, la terza frazione, da Bank Muscat ad Al Bustan, 145 km, ha chiamato in causa alcuni dei nomi più attesi del 2014. È successo a 5 km dalla fine, quando Chris Froome ha attaccato (il suo primo affondo della stagione), rintuzzato da un terzetto formato nientemeno che da Cancellara, Sagan e Stybar.
Il 24enne americano Benjamin King, campione nazionale nel 2010, nel 2014 correrà nella Garmin-Sharp. Il grande successo ottenuto a soli 21 anni con la Trek-Livestrong, King ha fatto il suo debutto nel World Tour con la RadioShack ma in tre stagioni non è riuscito a cogliere vittorie: adesso cercherà di rilanciarsi con la Garmin.
Saranno 199 km e 13 muri, uniti a 9 tratti di pavé, a decretare domani l'erede di Niki Terpstra alla Dwars door Vlaanderen. Il portacolori dell'Omega Pharma nel 2012 si aggiudicò prepotentemente la corsa. Quest'anno, dopo il ritiro alla Sanremo, sarà al via con il dorsale numero uno. Gli avversari sono parecchi. Maxim Iglinskiy ha dimostrato di attraversare un ottimo momento di forma, Martijn Maaskant deve trovare il feeleing che aveva palesato con le corse del Nord, Alexey Tsatevich può fare male insieme a Vladimir Gusev. Pericolosissimi Flecha e Devolder, da seguire Gatto e Finetto.
La nona tappa della Vuelta a España, quasi 200 km scendendo da Andorra verso la splendida cornice di Barcellona, vede primeggiare Philippe Gilbert, che torna al successo 347 giorni dopo l'ultima vittoria (era il GP de Wallonie, 14 settembre 2011). In fuga sin dal primo chilometro Martijn Maaskant, Mickaël Buffaz, Javier Chacon e Bertjan Lindeman. Ripresi, si arriva a Barcellona e prima del traguardo si affronta il Montjuich. Lì scatta Alessandro Ballan, seguito e superato dalla maglia roja di Joaquim Rodríguez, raggiunto da Philippe Gilbert.