Tre Giorni di La Panne 2014: Nasce la stella Van Keirsbulck - Corsa al giovane belga. Modolo e Bodnar nelle ultime tappe
- Driedaagse De Panne-Koksijde 2014
- Cannondale Pro Cycling Team 2014
- Lampre - Merida 2014
- Neri Sottoli - Yellow Fluo 2014
- Omega Pharma - Quick Step 2014
- Team Giant - Shimano 2014
- Wanty - Groupe Gobert 2014
- Andrea Guardini
- Andrew Fenn
- Arnaud Démare
- Francesco Chicchi
- Gert Steegmans
- Guillaume Van Keirsbulck
- Jaap De Man
- Jay Robert Thomson
- Johnny Hoogerland
- Joren Segers
- Kenneth Van Bilsen
- Kenny Dehaes
- Kenny Robert Van Hummel
- Laurens De Vreese
- Martijn Maaskant
- Mauro Finetto
- Michael Van Staeyen
- Michael Vingerling
- Nicola Ruffoni
- Niki Terpstra
- Oscar Gatto
- Ralf Matzka
- Sacha Modolo
- Sonny Colbrelli
- Stijn Steels
- Vincent Jérôme
- Uomini
Due frazioni, tante emozioni, tanti cambiamenti in una Tre Giorni di La Panne che s'è rivelata divertente e fresca. Il vincitore, Guillaume Van Keirsbulck, con i suoi 23 anni e 54 giorni è il più giovane della storia. Il record era prima nelle sei mani di Eric Vanderaerden, vincitore nel 1986, Jan Bogaert, vincitore nel 1981 e Seán Kelly, trionfatore l'anno precedente: tutti e tre a 24 anni.
Van Keirsbulck, un po' (molto) aiutando i capitani, un po' giocando per sé, va a finire sul gradino più alto del podio, davanti a Luke Durbridge e Gert Steegmans, fino alle 16:29 in maglia di leader. La crono finale è di Maciej Bodnar, polacco in forza ad una Cannondale che così come aveva aperto la Tre Giorni, con la doppietta Sagan-Gatto (anche se l'intenzione era Gatto-Sagan), la chiude. In mezzo l'uno-due targato Lampre-Merida, con Sacha Modolo già a segno ieri a Koksijde e che stamane era stato capace di imporsi nuovamente, stavolta davanti ad un altro italiano (un altro veneto, per gli amici secessionisti), Andrea Guardini. Il giovane Astana di Tregnago batte i pugni sul manubrio per aver mancato una buona, buonissima occasione.
Modolo, che ventiquattr'ore fa aveva forse colto il successo più prestigioso della sua ancor breve carriera, ci prende gusto, anche perché la Lampre-Merida lo assiste anche meglio di ieri, ed obiettivamente era dura. Sacha ci crede, ora lo sa, può battere benissimo sia Guardini, di sicuro più velocista di lui, sia corridori che nel palmarès vantano una Sanremo (Alexander Kristoff), quattro tappe al Tour de France (Marcel Kittel) o una Vattenfall Cyclassics a nemmeno 21 anni (Arnaud Démare).
D'accordo, nel finale sono state tante le sbandate (una di Kittel), e le cadute (Colbrelli, Fenn, Dehaes...) ma il merito di Guardini, Modolo e compagnia è di trovarsi là a giocarsela. Modolo su Guardini e Van Hummel, la mattinata termina così.
La tappa, 109.7 km con partenza ed arrivo a La Panne (non prendono il via proprio Démare, Gatto, che era 2° nella generale ma pensa al Fiandre di domenica, De Vreese e Hoogerland), vede in fuga sin dalle prime battute Joren Segers e Jaap de Man (Team 3M), Stijn Steels (nipote di Tom, in forza alla Topsport Vlaanderen-Baloise), Jay Robert Thomson (MTN Qhubeka) e Martijn Maaskant (Unitedhealthcare). Giant-Shimano e Lampre-Merida, rispettivamente per Marcel Kittel e Sacha Modolo, non lasciano più di due minuti alla fuga, che così viene ripresa negli ultimi chilometri.
Restano al vento i soli Joren Segers e Jay Robert Thomson, ma da dietro il gruppo forza deciso. Raggiunti gli ultimi due fuggitivi ai -4.4 km, parte in contropiede un altro portacolori del Team 3M (due erano tra i battistrada), Michael Vingerling. Il gruppo lo tiene a vista per poi inglobarlo nuovamente e lanciarsi così verso la volata. Le stradine di La Panne non facilitano il lavoro dei treni, le cadute e le scivolate sono solo una dolorosa conseguenza. Sbanda Kittel e mette fuori gioco Sonny Colbrelli ed Andrew Fenn.
Ai 350 metri è poi Kenny Dehaes (Lotto Belisol) a scivolare in una curva a destra, addio sogni. Davanti la Lampre alza decisamente la velocità; Palini, Cimolai e Richeze lanciano alla perfezione Modolo, attento solamente a difendersi da un Guardini che fa faticare il vincitore di ieri. Sacha Modolo resiste strenuamente ed arriva così a quota sei centri stagionali.
È il più vincente insieme alla coppia formata da Greipel e Valverde: dimmi con chi vai... Andrea Guardini, come detto, occupa la piazza d'onore, quindi Kenny Robert Van Hummel, Kenneth Van Bilsen, Ralf Matzka, Michael Van Staeyen, Nicola Ruffoni, Alexander Kristoff, Francesco Chicchi e Youcef Reguigui, algerino.
La classifica prima della crono vede sempre al comando Gert Steegmans, poi Kenneth Van Bilsen a 3", Niki Terpstra a 5", Mauro Finetto, Vincent Jérôme e Guillaume Van Keirsbulck a 9", Luke Durbridge a 20", Alexander Kristoff a 24", Sacha Modolo a 25" ed Yves Lampaert a 26".
Già, la crono. Sui 14.7 km di La Panne, percorso da specialisti, Sylvain Chavanel ha vinto negli ultimi due anni: 18'02" il tempo di dodici mesi fa, 17'49" quello del 2012. In entrambi i casi il francese, quest'anno assente (la sua IAM Cycling non è stata invitata), s'è portato a casa pure la classifica finale. Non prendono il via in 28 (dei 146 arrivati al traguardo stamane), tra cui i nostri Dal Col, Zordan, Boem, Fortin, Dodi, Giorgio Brambilla, Bonifazio e Colbrelli.
Subito tempone di Michael Hepburn, passista targato Orica-GreenEDGE, che si porta in testa con un bel 18'19". Il belga Edward Theuns, con un po' di dietro macchina (deve superare l'ammiraglia che segue Danilo Napolitano), fa segnare il miglior intermedio con un 6'27", meglio di 3" rispetto ad Hepburn. L'olandese Jens Mouris, altro Orica, passa con un 6'37" e Svein Tuft, canadese anch'egli militante nello squadrone australiano, con un 6'29" è ad appena 2" da Theuns.
Quest'ultimo nel finale perde terreno (ad essere maligni, c'è da dire che non trova scie da sfruttare) e chiuderà con un 18'38" (+19" da Hepburn). Jens Mouris stacca un 18'31" (+12" da Hepburn) mentre Svein Tuft fa meglio di Hepburn per 84 centesimi. Un altro calibro da quasi novanta, comunque in gran crescita, è lo svedese della Giant-Shimano Tobias Ludvigsson, che con il francese della FDJ.fr Johan Le Bon è da seguire. Ludvigsson passa all'intermedio a 2" da Theuns, Le Bon paga 5" al belga.
Nel mentre, giunge al traguardo Jan Ghyselinck, che con un 18'22" si issa al 3° posto; il ritardo da Tuft è di 4". Kristijan Koren fa segnare a metà percorso un 6'24" che lo porta davanti a Theuns di 4", mentre su Tuft ha 5" di vantaggio. David Boucher, subito dopo, arriva a 3" da Koren all'intermedio, mentre Jan Barta supera il transalpino, anche lui a 3" da Koren. Tobias Ludvigsson chiude a 2" da Svein Tuft, mentre Johan Le Bon tira fuori il coniglio dal cilindro: 18'07" per il francese, oro iridato tra gli Juniores nella gara in linea di Cape Town 2008 davanti a Mattia Cattaneo e Sebastian Lander, precede di 11" Tuft e di 12" Hepburn.
Nemmeno il tempo di un respiro e Kristijan Koren va in testa con il suo 18'05", ma lo sloveno della Cannondale deve sottomettersi ad un cambio del vento su La Panne: Ciò porta i fortunati che stanno correndo in questi minuti ad avere un buon vantaggio sia all'andata che al ritorno verso il traguardo. I risultati si vedono: David Boucher stacca un 17'57" - è il primo a scendere sotto i 18 minuti - a 47 km/h di media. Jan Barta migliora ulteriormente, con un 17'54" (-3" rispetto a Boucher) che lo proietta in testa alla classifica.
La Cannondale si riporta in testa pochi minuti dopo con il polacco Maciej Bodnar, che con il 17'51" fa meglio di 3" rispetto a Barta. Da lassù non lo schioderà più nessuno. Partono i favoriti per la tappa e, si pensa, per la generale: Julien Vermote (Omega Pharma-Quick Step), Luke Durbridge (Orica-GreenEDGE) e Niki Terpstra (Omega Pharma-Quick Step), che deve recuperare 5" al compagno di team Gert Steegmans. È il favorito, Terpstra, ma perde 10" buoni in partenza, visto che gli si sgancia il pedale subito dopo il via. Ripartire quasi da fermo è urticante per l'olandese.
All'intermedio Durbridge segna un 6'19" (5" meglio di Koren e Bodnar) mentre Guillaume Van Keirsbulck passa con un 6'22". Attenzione. Niki Terpstra, dopo l'incidente iniziale, passa all'intermedio con un 6'29" amaro, a quasi 10" da Durbridge. Il leader Gert Steegmans transita con 4" di ritardo da Luke Durbridge, che si fionda sul traguardo con velocità e compostezza quasi senza eguali, almeno oggi (pur non pennellando alla perfezione un paio di curve sul lungomare). L'australiano di Perth chiude con un 17'58", a 7" da Bodnar. Né tappa né corsa per Durbo.
Arriva Guillaume Van Keirsbulck, 18'02" il suo tempo, 10" peggio del polacco della Cannondale, ma è una prestazione che vale molto si più. Terpstra pedala bene ma il suo 18'21", a 30" da Bodnar, non vale né la tappa né la classifica finale. Peccato davvero. Steegmans, che stamane aveva 9" dal compagno di team Guillaume Van Keirsbulck, chiude a 28" da Bodnar, di fatto consegnando la maglia bianca di leader al 23enne. Tappa a Maciej Bodnar, classe '85, che nelle crono disputate fino ad oggi aveva primeggiato solo nei Campionati nazionali ed in poco altro.
Bodnar precede Jan Barta, a 3", poi David Boucher a 6", Luke Durbridge a 7", Guillaume Van Keirsbulck a 11", Marcel Kittel a 13", Kristijan Koren a 14", Johan Le Bon e Johan Le Bon a 16", Rob Ruijgh a 25". La classifica finale di questa Tre Giorni di La Panne vede quel giovanotto che risponde al nome di Guillaume Van Keirsbulck precedere Luke Durbridge di 7", poi Gert Steegmans a 8", Niki Terpstra a 15" (chissà senza quel problema al pedale), Marcel Kittel a 21", Vincent Jérôme a 25", Mauro Finetto a 27", Alexander Kristoff a 32", Rob Ruijgh ed Alexander Porsev a 33".
Oltre al settimo posto finale di Finetto, l'Italia, che ha trovato un Oscar Gatto davvero in palla in ottica Fiandre ed un Modolo strepitoso (ma pure Guardini s'è difeso, e non parliamo del giovane Ruffoni, di Chicchi, Napolitano...), è rappresentata dal 12° posto di Daniele Colli a 35" dal vincitore, mentre Davide Cimolai, pilotato Modolo a Koksijde e La Panne, ha chiuso in 15a piazza a 46". Molto bene anche Marco Canola, 18°, ed Antonino Parrinello, 21° ma sempre propositivo se si parla di fuga. Alle spalle dell'Androni Modolo e Bazzana.
Ora il focus si sposta sul Giro delle Fiandre di domenica, sempre più muri, sempre più pietre, sempre più alto il livello dei concorrenti in gara. S'è visto un gran bel Sagan, un'Omega Pharma-Quick Step al solito ben messa in strada, desiderosa di fare casino, e si aspettano i vari Boonen, Stybar e soprattutto Cancellara, per una Ronde che si prospetta davvero emozionante.