L'avevamo lasciato al Tour de France, cacciato con disonore alla 14esima tappa per essere salito in auto per 200 metri per recuperare la bici di riserva dopo aver rotto la sua; lo ritroviamo esultare in solitaria a Pontarlier, dove vince il Tour du Doubs. È Eduardo Sepúlveda, talento argentino della Bretagne - Séché, protagonista assieme ad altri 13 corridori della fuga a lunga gittata partita dopo il rifornimento, a più di 90 km dal termine, che ha di fatto chiuso la corsa.
La Fortuneo-Vital Concept, nuovo nome dell'attuale Bretagne-Séché Environnement, ha annunciato il terzo ingaggio per la prossima stagione. Dopo il campione nazionale Tronet e il neoprofessionista Bonnamour tocca a Julien Loubet ad infoltire la rosa della formazione bretone. Il trentenne, già professionista dal 2005 al 2011 con l'AG2R, ha firmato per una stagione e proviene dal Team Marseille 13 KTM.
Vittoria di Quentin Jaurégui alla trentesima edizione del GP de la Somme, corsa di 189 km con partenza da Rivery e arrivo ad Amiens. Il ventunenne francese dell’AG2R La Mondiale ha preceduto sul traguardo Anthony Delaplace e Alo Jakin, protagonisti con lui di un allungo nei 6 km finali e si è aggiudicato la sua prima vittoria stagionale. La fuga di giornata era partita al km 15, con Alexis Gougeard, Antoine Duchesne, Alexandre Pichot e Rudy Barbier che hanno raggiunto un vantaggio massimo di 2’45” al km 127.
Sei anni nel World Tour con la AG2R non erano bastati a Julien Loubet per trovare un contratto da professionista dopo il mancato rinnovo al termine della stagione 2011: il corridore francese era quindi tornato tra i dilettanti, tornando professionista a 30 anni nel 2015 con il Team Marseille 13 KTM.
Al terzo anno con la Bretagne - Séché è finalmente arrivato il primo successo da professionista per Eduardo Sepúlveda: il 23enne argentino, già 4° quast'anno nella classifica finale del Tour de San Luis, s'è imposto nella Classic Sud Ardèche-Souvenir Francis Delpech.
Un finale epico, e nel suo piccolo memorabile, per il Giro del Marocco. L'ultima tappa, da Rabat a Casablanca, vede partire leader il marocchino Mouchine Lahsaini a pari tempo col francese Julien Loubet. Non è una tappa che offre particolari difficoltà, e così la guerra si gioca tutta sugli abbuoni, con Lahsaini che vince entrambi i confronti negli sprint intermedi. A questo punto, per Loubet resta solo la carta dello sprint finale per ribaltare la situazione in classifica.
La nona e penultima tappa del Tour du Maroc, 164 km con partenza da Meknès ed arrivo a Rabat, vede la vittoria del portoghese della Banco BIC-Carmim Manuel Antonio Leal Cardoso, alla quarta affermazione in terra marocchina. Cardoso ha sopravanzato il nostro Alessandro Forner (Event Soullimit-Cyber Team) e Diego Milán (Team Differdange-Losch). Ad una tappa dalla fine del Tour la classifica generale muta in maniera dolorosa per i colori italiani.
Sarà una dura lotta, quella che nel weekend vedrà impegnato Alessandro Mazzi per conservare la maglia di leader al Giro del Marocco: anche oggi è stata guerra di abbuoni, e Mouhcine Lahsani nonchè Julien Loubet hanno rosicchiato secondi, mantenendosi rispettivamente a 2" e a 4" nella generale.
Le insidie del deserto marocchino rivoluzionano la classifica nella settima tappa, da Errachidia a Midelt. Il gruppo si spezza in due e nel secondo troncone rimane il leader Peter Kusztor, il quale accuserà al traguardo più di 20'. La tappa si risolve allo sprint, con Manuel Antonio Leal Cardoso (Banco Bic) che bissa il successo ottenuto nella prima tappa, sopravanzando Diego Milán Jiménez (Differdange), ex-Acqua & Sapone spagnolo che ora corre con passaporto dominicano, ed il marocchino Salah Eddine Mraouni.