1° nel 2014
Best: 1° nel 2014
Il campione uscente sarà supportato da Stybar, Trentin, Vandenbergh
Non class. nel 2014
Best: 9° nel 2013
Solo per la legge dei grandi numeri non è il primo favorito. Paolini sarà determinante
17° nel 2014
Best: 4° nel 2013
Il capitano BMC è lui. Sulla carta, perché Oss ha l'aria di poter fare pure meglio
2° nel 2014
Best: 2° nel 2014
Secondo un anno fa, vorrà rispondere alle mirabilie di Kristoff, e ne ha le possibilità
4° nel 2014
Best: 2° nel 2013
Sarebbe in prima fila se non avesse palesato una condizione calante
37° nel 2014
Best: 6° nel 2012
Tanto in forma quanto imprevedibile. Westra si è preparato al Paesi Baschi
9° nel 2014
Best: 9° nel 2014
Sarà la sua ultima corsa in Sky e vuole il risultato grosso. Il popolo è con lui
Non class. nel 2014
Best: 14° nel 2011
La sua attitudine è da verificare, ma ha accanto Greipel, Benoot e non solo
7° nel 2014
Best: 7° nel 2014
La Sky al Fiandre ha sbagliato tutto. Lui però c'è ancora (con Stannard)
6° nel 2014
Best: 6° nel 2014
Non è la Roubaix la corsa su misura per lui. Breschel solito alter ego
50° nel 2014
Best: 2° nel 2009
Da quanto aspettiamo un suo segno importante? Cimolai cresce
15° nel 2014
Best: 4° nel 2007
Ha dalla sua una grande esperienza. Marcato luogotenente di spessore
70° nel 2014
Best: 70° nel 2014
È capace di attaccare da lontano. Theuns aspetterà il finale (a patto di tenere)
Non class. nel 2014
Best: 8° nel 2009
Il "vecchio" Sylvain ha ancora voglia di colpire: quote basse per un suo attacco
41° nel 2014
Best: 8° nel 2012
Nella più dura della classiche forse ne ha più lui rispetto a Keukeleire
8° nel 2014
Best: 7° nel 2013
In ripresa dopo la caduta della E3. Bauer si sta rivelando una buona spalla
12° nel 2014
Best: 12° nel 2014
Deve uscire da un periodo un po' iellato. Lo affiancherà il solido Ladagnous
Non class. nel 2014
Best: 7° nel 2008
Al Fiandre è stato più o meno nel vivo. Qui proverà a fare la stessa cosa
38° nel 2014
Best: 1° nel 2011
Il re degli outsider (in quanto già vincente). Insieme a lui Turgot e Gaudin
Non class. nel 2014
Best: 87° nel 2011
Ha crediti aperti con la sorte. Brammeier è un ariete utile per aprirgli la strada
Gli assenti hanno nomi altisonanti: Cancellara, Boonen, Giove Pluvio. Non si può dire quale di queste mancanze sarà più determinante nella Parigi-Roubaix numero 113. Se i forfait dei primi due li abbiamo analizzati in lungo e in largo nei giorni scorsi, gli umori del terzo sono da approfondire: la pioggia ci sarà solo alla vigilia, e magari contribuirà a compattare il terreno su alcuni tratti di pavé; in più il vento pare destinato a spirare a favore, quindi aspettiamoci una Roubaix veloce; una Roubaix in cui gli attaccanti potranno essere facilitati in determinati punti del percorso, e di conseguenza una Roubaix teoricamente più difficile da tener chiusa. Buone notizie, insomma, per chi si è fatto impressionare dalle recenti imprese di Alexander Kristoff, vero mattatore di questo scorcio di stagione (imperlato dalla vittoria al Fiandre); d'altro canto, il norvegese ha dimostrato proprio domenica scorsa di non essere strettamente tenuto ad aspettare lo sprint più o meno nutrito, ma di saper anche attaccare in proprio: tutto ruota intorno a questo bel rebus, insomma, e non suoni strano se il faro della corsa non è per noi il primo favorito. La pole la riserviamo a colui che la Roubaix l'ha conquistata 12 mesi fa, e che si è accostato alla regina delle classiche con una serie di piazzamenti importanti. Per il resto, occhi puntati sull'ultima sfida di Wiggins e su quel po' di Italia che ci fa sperare: Oss, Trentin, Pozzato, Marcato, Cimolai...