2° nel 2009
Best: 1° nel 2006
Un primo e tre secondi posti nei 4 anni da Élite, sarà il faro della corsa
14° nel 2009
Best: 9° nel 2007
A crono ha dimostrato una condizione invidiabile, se scappa è pericolosissima
6° nel 2009
Best: 1° nel 2004
Guiderà una Germania decimata, è molto temibile in salita e sul passo
1° nel 2009
Best: 1° nel 2009
Con una forma simile a quella di Mendrisio in salita sono poche a tenerle testa
11° nel 2009
Best: 4° nel 2008
Veloce ma non troppo, forte in salita ma non troppo, è da podio
3° nel 2009
Best: 3° nel 2009
Tiene particolarmente all'appuntamento e la condizione è in crescita
Non class. nel 2009
Best: 5° nel 2003
Dopo un'ottima estate si è un po' nascosta. Come sarà la gamba?
Non class. nel 2009
Gli USA puntano tanto su questa ragazza. È veloce e supera bene certe salite
12° nel 2009
Best: 12° nel 2009
Bene a Mendrisio, vorrà migliorarsi al mondiale di casa. C'è anche Whitelaw
Non class. nel 2009
Best: 3° nel 2007
Tra le sprinter forse è la più attrezzata per il percorso ondulato. Reggerà?
Non class. nel 2009
Best: 1° nel 2008
Grossa incognita la sua condizione. Armitstead ottima alternativa
15° nel 2009
Best: 15° nel 2009
I suoi attacchi a metà corsa possono essere una variabile da non sottovalutare
13° nel 2009
Best: 1° nel 1999
Ultimo di 18 mondiali disputati, siamo sicuri che lo onorerà al meglio
9° nel 2009
Best: 9° nel 2009
Col clima primaverile "da Fiandre" può trovare le condizioni ideali per far bene
Non class. nel 2009
Diventerebbe uno spauracchio con una corsa tranquilla. Occhio a Becker
Non class. nel 2009
Best: 65° nel 2008
In Toscana volava, a crono è andata a piedi. Quale Tatiana vedremo all'opera?
Non class. nel 2009
Best: 89° nel 2006
Aspetterà l'eventuale volata o sarà gregario di lusso? Van Vleuten possibile sorpresa
32° nel 2009
Best: 32° nel 2009
Se trova la giornata può dare diversi grattacapi a chiunque in un arrivo ristretto
Non class. nel 2009
Best: 20° nel 2006
Veloce e resistente dovrà correre sulle ruote delle avversarie più a lungo possibile
16° nel 2009
Best: 13° nel 2008
Con Cheatley forma una coppia inedita e in grado di ben comportarsi
Qualcuno ha paragonato il circuito di Geelong a quello di Stoccarda, altri dicono che sarà più semplice, altri ancora invece sostengono che sulle due brevi salita si potrà comunque fare una grande selezione: probabilmente il Mondiale su strada élite femminile non è mai stato così indecifrabile. Questa incertezza ha influito molto sulle convocazioni delle nazioni più importanti e numerose visto che tutte (o almeno Italia, Olanda, Germania, Usa e mettiamoci pure Gran Bretagna e Lituania) hanno sia una punta per una arrivo in volata che una per una corsa decisamente più selettiva: questa chiave tattica potrebbe condizionare la gara con squadre che faranno di tutto per sfiancare le rivali. A differenza della corsa maschile non ci saranno tratti in linea: le cicliste dovranno fare 8 giri di 15.9 km per un totale di 127.2 km con l'ormai famoso arrivo in leggera salita.
La favorita numero uno sarà come sempre Marianne Vos che dopo l'esordio vincente nel 2006 ha collezionato ben tre secondi posti di fila: a differenza delle passate edizioni l'olandese avrà al suo fianco molto compagne fortissime e che le potrebbero starle accanto anche nei momenti chiave, proprio ciò che è mancato dal 2007 al 2009. E se Marianne Vos avrà la possibilità di giocarsi la vittoria sia attaccando sia aspettando la volata, Emma Pooley invece ha già scritto in fronte che cercherà l'azione solitaria: potrebbe provarci in partenza (già successo più volte) oppure aspettare l'ultimo giro come accaduto quest'anno a Plouay, ma le avversarie sanno che non possono concederle un metro altrimenti son dolori.
La cronometro ci ha lasciato anche Arndt e Guderzo molto pimpanti ma anche loro dovranno cercare di rendere la corsa il più dura possibile se vogliono raddoppiare il titoli iridati in bacheca. Sotto il capitolo velociste, invece, quelle che reggono meglio le salite sono l'americana Olds, la nostra Giorgia Bronzini e pure la giovane lituana Rasa Leleivyte che al Toscana è andata molto bene; Ina Teutenberg e Kirsten Wild invece dovranno fare una corsa tutta in difesa ma se, pedalando sul percorso, si sono già accorte che il percorso è troppo duro per loro si metteranno al servizio delle compagne, magari cercando di entrare nelle fughe.
Nel nostro dettaglio su tutte le favorite manca un nome che difficilmente vedremo nelle primissime posizioni ma che non si può non citare in una presentazione della corsa: stiamo parlando di Jeannie Longo che con il quinto posto nella cronometro ha fatto capire di stare molto bene. Il suo stile di corsa la porterà a restare spesso nelle ultime posizioni del gruppo e a risalire pian piano ma ormai è da Atene 2004 che non entra nelle prime 10 di un grande appuntamento: in questa prova vanta comunque ben cinque maglie iridate, nessuna nella storia ha vinto quanto lei ed il suo primato rimarrà imbattutto ancora per un bel po'.