Partito all'inizio del dodicesimo giro, Tony Martin ha disputato una cronometro individuale fino allo scollinamento del Mirador, quando è stato Sep Vanmarcke a riportare il gruppo di testa sul Panzerwagen. A due giri dal termine troviamo in testa Giampaolo Caruso e Giovanni Visconti (Italia), Christopher Juul Jensen (Danimarca), Simon Geschke e Tony Martin (Germania), Edvald Boasson Hagen (Norvegia), Sep Vanmarcke (Belgio), Yury Trofimov (Russia), Peter Kennaugh (Gran Bretagna), Michael Albasini (Svizzera), Rein Taaramäe (Estonia) e Daniel Navarro (Spagna).
Nell'undicesimo giro l'Italia anima ancor più della tornata precedente la corsa, mandando in fuga Giovanni Visconti e Giampaolo Caruso. Con lui Christopher Juul Jensen (Danimarca), Simon Geschke e Tony Martin (Germania), Edvald Boasson Hagen (Norvegia), Sep Vanmarcke e Tim Wellens (Belgio), Yury Trofimov (Russia), Peter Kennaugh (Gran Bretagna), Michael Albasini (Svizzera) e Daniel Navarro (Spagna). A fine tornata allunga Tony Martin e guadagna subito 8": gruppo a 30". Mancano tre giri al termine.
Atteso a una doppietta mai realizzata da nessuno prima d'ora, Simon Gerrans non ha mancato l'appuntamento e ha vinto, due giorni dopo aver fatto suo il GP de Québec, anche il GP de Montréal. Lanciato da un superbo lavoro della Orica, l'australiano si è imposto nettamente in volata su Rui Costa, Tony Gallopin, Ramunas Navardauskas, Romain Bardet, Tom Dumoulin, Greg Van Avermaet, Jonathan Hivert, Enrico Gasparotto (nono e primo degli italiani) e Bauke Mollema.
Simon Gerrans è il primo corridore a iscrivere per due volte il proprio nome nell'albo d'oro del GP di Québec: dopo il successo ottenuto nel 2012, l'australiano della Orica si è ripetuto oggi, spuntandola al termine di un lungo, entusiasmante sprint, su Tom Dumoulin.
Giornata molto spettacolare al Tour of Alberta con il vento che ha condizionato molto la seconda parte della terza frazione della corsa canadese: a circa 56 km dall'arrivo il gruppo s'è spezzato in più tronconi con solo un drappello di circa 25 unità capace di restare davanti. Proprio dal gruppo di testa sono riusciti ad evadere a 9 km dal traguardo Sep Vanmarcke, Leigh Howard e Ramunas Navardauskas per dare vita all'azione decisiva per il successo di tappa: alla fine lo spunto migliore è stato quello del belga della Belkin con Navardauskas 2° e Howard 3°.