La 20a tappa della Vuelta a España proponeva l'arrivo sulla Bola del Mundo e vede la vittoria di Denis Menchov, che precede Richie Porte, entrambi in fuga sin dai primissimi chilometri. La fuga comprendeva Cobo, Bouet, Montaguti, Kessiakoff, Seeldraeyers, Lodewyck, De la Fuente, Duque, Sicard, Peterson, Ignatiev, Menchov, Kostyuk, Capecchi, De Weert, Steegmans, Clarke, Machado, Porte e Geschke. Allunga a inizio della salita finale Capecchi con Bouet e De Weert ma il contrattacco di Porte, De Weert e Menchov fa male.
Va allo svedese dell'Astana Fredrik Kessiakoff l'11a tappa della Vuelta a España, una ceronometro individuale di 39.4 km da Cambados a Pontevedra. Cameron Meyer fa segnare un 53'53" che lo pone davanti a Castroviejo di 17". E se l'iridato contro il tempo paga 22" a Meyer, l'australiano Richie Porte fa segnare un 53'51' che lo porta in testa. Fredrik Kessiakoff sforna però una prestazione superba ed al secondo intermedio lo svedese dell'Astana è davanti di 41" al primo a transitare, Richie Porte appunto ed al traguardo stacca un 52'36", meglio di Porte di 1'15".
I 53 km a cronometro da Bonneval a Chartres vanno come da pronostico a Bradley Wiggins. La maglia gialla s'è imposta su Chris Froome di 1'16" e su Luis León Sánchez di 1'50". Quarto Peter Velits a 2'02" mentre Porte è 5° a 2'25". Il miglior giovane Tejay Van Garderen, partito molto bene, chiude 7° a 2'34". Vincenzo Nibali, 16° a 3'38", conserva la terza piazza nella generale che vede ora Wiggins più giallo che mai su Froome (a 3'21") ed il messinese (a 6'19"). Van den Broeck 4° a 10'15" e Van Garderen 5° a 11'04".
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