Dopo il finale-omaggio nei confronti della Decana - mortificato ieri da un no-contest alle spalle del pigliatutto Chavanel - il Tour regala il proscenio al tracciato della Regina delle classiche. Da Wanze, passando per Namur e Nivelles, si approda alla zona del pavé, e saranno ben sette (di cui sei negli ultimi 42 km dei 213 totali) i settori che verranno affrontati dal gruppo: i primi tre, in Belgio, sono poco noti, ma quando si rientra in Francia ci saranno Sars-et-Rosières, Tilloy, Wandignies e Haveluy - tutti nomi che gli amanti delle Pietre del Nord conoscono bene - ad attendere i corridori: inutile dire che speriamo in una cruenta battaglia, anche se i corridori più adatti alle pietre (vedi Cancellara, Ballan, Hincapie, Hushovd) dovranno stare più attenti ai propri capitani (gli Schleck, Evans e Sastre) che non sperare in un'eccezionale affermazione personale: forse il solo Hushovd, in ottica maglia verde, potrebbe avere maggiore libertà. La frazione termina, come si conviene, alle porte dell'Inferno: ovvero all'entrata di Arenberg. Un tratto, quello della Foresta, che saggiamente è stato lasciato fuori dal tracciato: rischiava di creare davvero troppa selezione, dopo appena quattro giorni di corsa. Figurarsi poi cosa sarebbe successo, dopo il capitombolo generale e le ammaccature causate dalle tantissime cadute di ieri. Questi, nel dettaglio, i sette settori di pavé, per un totale 13.150 km:
1. Ormeignies [Belgio] (350 m) km 128
2. Hollain [Belgio] (1200 m) km 169
3. Rongy [Belgio] (700 m) km 173
4. Sars-et-Rosières (2400 m) km 185.5
5. Tilloy-lez-Marchiennes (2500 m) km 188.5
6. Wandignies-Hamage (3700 m) km 195
7. Haveluy (2300 m) km 203
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RGUpdate [Robert Gesink]: Nonostante tutto, pronto per una nuova giornata... di sole. Il polso è fasciato e meno gonfio di ieri. Non vedo l'ora che sia stasera e non solo per il Mondiale di calcio...
ChristianVDV (ieri): Disteso a letto, imbottito di antidolorifici. Grazie a tutti per il supporto. Sono davvero triste di abbandonare in questo modo. Un anno da dimenticare.
dzabriskie (ieri): Sfogliando un po' il manuale della corsa... davvero domani c'è il pavé... splendido! Non avevo mai avuto l'opportunità di correre sul pavé! Yeehaw!
RobbieHunter (ieri): Lo dico una volta di più: i grandi Giri non hanno niente a che vedere con le strade del Nord. E fan***o chi dice altrimenti, voglio vedere quanto gli piacerebbe finire sull'asfalto a 60 km/h..
lancearmstrong (ieri): Che giornata... cadute ovunque e non uso questo termine tanto per dire... La maggior parte dei "big" è finita a terra, me compreso.
Matxin_ (ieri): Incredibile l'atteggiamento del gruppo; certo, ci sono state molte cadute, ma voglio vedere come domani Fabian si fermerà sul pavé se qualcuno dei miei cade.
GeraintThomas86 (ieri): Un vero massacro!! Ho usato altre 3 vite oggi, me ne restano solo 2 ora...
Wanze, comune francofono della Vallonia sito in provincia di Liegi che raggruppa 7 piccoli agglomerati urbani per un totale di circa 15.000 abitanti, si trova ai piedi del muro di Huy e nel 2006 ha ospitato la partenza della 4a tappa del Giro.
Nel più grande agglomerato di Wanze, per la precisione Antheit, nacque nel 1894 il grande pittore surrealista Paul Delvaux. Ispiratosi inizialmente a De Chirico e a Magritte, i critici lo accostarono ben presto ai vari Dalì, Mirò, Ernst e Balthus, dei quali ereditava la vena surrealista anche se lui si considerava un classicista rinnovato alla luce dei cambiamenti e dei misteri dell'era moderna.
Delvaux venne citato da Leonardo Sciascia nel romanzo Todo modo del 1974. Si spense il 20 luglio del 1994 a 97 anni. Il giorno prima Roberto Conti aveva trionfato sull'Alpe d'Huez.