Il Portale del Ciclismo professionistico

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Sappiamo tutti che quest'anno il Gavia sarà la Cima Coppi ma anche in questa tappa avremo un piccolo primato altimetrico: si toccherà, infatti, il punto più basso di tutto il Giro visto che i corridori si ritroveranno a pedalare a 6 metri sotto il livello del mare. Una quindicina di chilometri in più e due Gpm (?) in meno non evitano di etichettare questa tappa come fotocopia della precedente ed il gruppo dovrà mantere l'attenzione sempre molto alta: dopo il passaggio da Rotterdam i corridori si sposteranno lungo la costa e vi rimarranno praticamente fino all'arrivo. Il vento sarà l'insidia principali e se il gruppo si spezzerà come ieri potrebbe volare anche minuti e non solo secondi. Una frazione così ovviamente non poteva non avere un ultimo chilometro scontato: si sarà, infatti, nel centro storico di Middelburg con una svolta secca verso sinistra ai meno 250 metri e con questo tratto conclusivo in porfido. Sarà volata ma qualcuno potrebbe giocare d'anticipo e probabilmente saranno nuovamente i velocisti abili a districarsi nelle mischie ad avere la meglio: Greipel e Farrar sono i favoriti per i bookmakers e tra di loro ci sarà anche una bella lotta per la conquista della maglia rosa visto che sono entrambi a tiro.
Scarica la cronotabella della tappa di oggi.

Amsterdam

Per la seconda volta il Giro parte dall'Olanda mentre il Tour per ovvi motivi geografici ha sconfinato più volte nelle depresse pianure degli arancioni. Amsterdam finora però è stata solo una volta sede di tappa di un Grande Giro. Era il 1954 e per la prima volta in assoluto la Gran Boucle partiva dall'Olanda. A vincere e ad andare in giallo fu proprio un olandese: Wout Wagtmans.
Amsterdam comunque, come tutta l'Olanda, è una città a misura di ciclisti. Molte sono le piste ciclabili e le rastrelliere distribuite in città per poggiare le bici. Inoltre un'importante Sei Giorni si tiene ogni anno in ottobre presso il velodromo di Amsterdam. L'anno scorso successo per la coppia Bartko-Kluge, mentre nel 2002 Silvio Martinello in coppia con Villa vi ottenne l'ultimo suo successo.

Middelburg

Il piccolo comune di Middelburg, situato nella provincia della Zelanda a circa 200 km da Amsterdam e non lontano dal confine Belga, ha dato i natali a Etty Hillesum, una ragazza ebrea che a soli 30 anni trovò la morte con la sua famiglia nel campo di sterminio di Auschwitz.
Al pari di Anna Frank Etty tenne un diario, forse meno conosciuto ma altrettanto significativo, scritto tra il 1941 e il 1943 e pubblicato solo nel 1981. Nel suo diario Etty Hillesum, nel contesto del dramma delle persecuzioni naziste, riesce a passare da uno stato d'animo di paura e cedimento a un nuovo atteggiamento più propositivo e altruista.
Etty infatti ebbe anche la possibilità di salvarsi ma seguendo le sue convinzioni umane e religiose decise di condividere la sorte del suo popolo.

Marco Fiorilla
Amsterdam

Per la seconda volta il Giro parte dall'Olanda mentre il Tour per ovvi motivi geografici ha sconfinato più volte nelle depresse pianure degli arancioni. Amsterdam finora però è stata solo una volta sede di tappa di un Grande Giro. Era il 1954 e per la prima volta in assoluto la Gran Boucle partiva dall'Olanda. A vincere e ad andare in giallo fu proprio un olandese: Wout Wagtmans.
Amsterdam comunque, come tutta l'Olanda, è una città a misura di ciclisti. Molte sono le piste ciclabili e le rastrelliere distribuite in città per poggiare le bici. Inoltre un'importante Sei Giorni si tiene ogni anno in ottobre presso il velodromo di Amsterdam. L'anno scorso successo per la coppia Bartko-Kluge, mentre nel 2002 Silvio Martinello in coppia con Villa vi ottenne l'ultimo suo successo.

Middelburg

Il piccolo comune di Middelburg, situato nella provincia della Zelanda a circa 200 km da Amsterdam e non lontano dal confine Belga, ha dato i natali a Etty Hillesum, una ragazza ebrea che a soli 30 anni trovò la morte con la sua famiglia nel campo di sterminio di Auschwitz.
Al pari di Anna Frank Etty tenne un diario, forse meno conosciuto ma altrettanto significativo, scritto tra il 1941 e il 1943 e pubblicato solo nel 1981. Nel suo diario Etty Hillesum, nel contesto del dramma delle persecuzioni naziste, riesce a passare da uno stato d'animo di paura e cedimento a un nuovo atteggiamento più propositivo e altruista.
Etty infatti ebbe anche la possibilità di salvarsi ma seguendo le sue convinzioni umane e religiose decise di condividere la sorte del suo popolo.

Amsterdam

Per la seconda volta il Giro parte dall'Olanda mentre il Tour per ovvi motivi geografici ha sconfinato più volte nelle depresse pianure degli arancioni. Amsterdam finora però è stata solo una volta sede di tappa di un Grande Giro. Era il 1954 e per la prima volta in assoluto la Gran Boucle partiva dall'Olanda. A vincere e ad andare in giallo fu proprio un olandese: Wout Wagtmans.
Amsterdam comunque, come tutta l'Olanda, è una città a misura di ciclisti. Molte sono le piste ciclabili e le rastrelliere distribuite in città per poggiare le bici. Inoltre un'importante Sei Giorni si tiene ogni anno in ottobre presso il velodromo di Amsterdam. L'anno scorso successo per la coppia Bartko-Kluge, mentre nel 2002 Silvio Martinello in coppia con Villa vi ottenne l'ultimo suo successo.

Middelburg

Il piccolo comune di Middelburg, situato nella provincia della Zelanda a circa 200 km da Amsterdam e non lontano dal confine Belga, ha dato i natali a Etty Hillesum, una ragazza ebrea che a soli 30 anni trovò la morte con la sua famiglia nel campo di sterminio di Auschwitz.
Al pari di Anna Frank Etty tenne un diario, forse meno conosciuto ma altrettanto significativo, scritto tra il 1941 e il 1943 e pubblicato solo nel 1981. Nel suo diario Etty Hillesum, nel contesto del dramma delle persecuzioni naziste, riesce a passare da uno stato d'animo di paura e cedimento a un nuovo atteggiamento più propositivo e altruista.
Etty infatti ebbe anche la possibilità di salvarsi ma seguendo le sue convinzioni umane e religiose decise di condividere la sorte del suo popolo.

Amsterdam

Per la seconda volta il Giro parte dall'Olanda mentre il Tour per ovvi motivi geografici ha sconfinato più volte nelle depresse pianure degli arancioni. Amsterdam finora però è stata solo una volta sede di tappa di un Grande Giro. Era il 1954 e per la prima volta in assoluto la Gran Boucle partiva dall'Olanda. A vincere e ad andare in giallo fu proprio un olandese: Wout Wagtmans.
Amsterdam comunque, come tutta l'Olanda, è una città a misura di ciclisti. Molte sono le piste ciclabili e le rastrelliere distribuite in città per poggiare le bici. Inoltre un'importante Sei Giorni si tiene ogni anno in ottobre presso il velodromo di Amsterdam. L'anno scorso successo per la coppia Bartko-Kluge, mentre nel 2002 Silvio Martinello in coppia con Villa vi ottenne l'ultimo suo successo.

Middelburg

Il piccolo comune di Middelburg, situato nella provincia della Zelanda a circa 200 km da Amsterdam e non lontano dal confine Belga, ha dato i natali a Etty Hillesum, una ragazza ebrea che a soli 30 anni trovò la morte con la sua famiglia nel campo di sterminio di Auschwitz.
Al pari di Anna Frank Etty tenne un diario, forse meno conosciuto ma altrettanto significativo, scritto tra il 1941 e il 1943 e pubblicato solo nel 1981. Nel suo diario Etty Hillesum, nel contesto del dramma delle persecuzioni naziste, riesce a passare da uno stato d'animo di paura e cedimento a un nuovo atteggiamento più propositivo e altruista.
Etty infatti ebbe anche la possibilità di salvarsi ma seguendo le sue convinzioni umane e religiose decise di condividere la sorte del suo popolo.

Amsterdam

Per la seconda volta il Giro parte dall'Olanda mentre il Tour per ovvi motivi geografici ha sconfinato più volte nelle depresse pianure degli arancioni. Amsterdam finora però è stata solo una volta sede di tappa di un Grande Giro. Era il 1954 e per la prima volta in assoluto la Gran Boucle partiva dall'Olanda. A vincere e ad andare in giallo fu proprio un olandese: Wout Wagtmans.
Amsterdam comunque, come tutta l'Olanda, è una città a misura di ciclisti. Molte sono le piste ciclabili e le rastrelliere distribuite in città per poggiare le bici. Inoltre un'importante Sei Giorni si tiene ogni anno in ottobre presso il velodromo di Amsterdam. L'anno scorso successo per la coppia Bartko-Kluge, mentre nel 2002 Silvio Martinello in coppia con Villa vi ottenne l'ultimo suo successo.

Middelburg

Il piccolo comune di Middelburg, situato nella provincia della Zelanda a circa 200 km da Amsterdam e non lontano dal confine Belga, ha dato i natali a Etty Hillesum, una ragazza ebrea che a soli 30 anni trovò la morte con la sua famiglia nel campo di sterminio di Auschwitz.
Al pari di Anna Frank Etty tenne un diario, forse meno conosciuto ma altrettanto significativo, scritto tra il 1941 e il 1943 e pubblicato solo nel 1981. Nel suo diario Etty Hillesum, nel contesto del dramma delle persecuzioni naziste, riesce a passare da uno stato d'animo di paura e cedimento a un nuovo atteggiamento più propositivo e altruista.
Etty infatti ebbe anche la possibilità di salvarsi ma seguendo le sue convinzioni umane e religiose decise di condividere la sorte del suo popolo.

Amsterdam

Per la seconda volta il Giro parte dall'Olanda mentre il Tour per ovvi motivi geografici ha sconfinato più volte nelle depresse pianure degli arancioni. Amsterdam finora però è stata solo una volta sede di tappa di un Grande Giro. Era il 1954 e per la prima volta in assoluto la Gran Boucle partiva dall'Olanda. A vincere e ad andare in giallo fu proprio un olandese: Wout Wagtmans.
Amsterdam comunque, come tutta l'Olanda, è una città a misura di ciclisti. Molte sono le piste ciclabili e le rastrelliere distribuite in città per poggiare le bici. Inoltre un'importante Sei Giorni si tiene ogni anno in ottobre presso il velodromo di Amsterdam. L'anno scorso successo per la coppia Bartko-Kluge, mentre nel 2002 Silvio Martinello in coppia con Villa vi ottenne l'ultimo suo successo.

Middelburg

Il piccolo comune di Middelburg, situato nella provincia della Zelanda a circa 200 km da Amsterdam e non lontano dal confine Belga, ha dato i natali a Etty Hillesum, una ragazza ebrea che a soli 30 anni trovò la morte con la sua famiglia nel campo di sterminio di Auschwitz.
Al pari di Anna Frank Etty tenne un diario, forse meno conosciuto ma altrettanto significativo, scritto tra il 1941 e il 1943 e pubblicato solo nel 1981. Nel suo diario Etty Hillesum, nel contesto del dramma delle persecuzioni naziste, riesce a passare da uno stato d'animo di paura e cedimento a un nuovo atteggiamento più propositivo e altruista.
Etty infatti ebbe anche la possibilità di salvarsi ma seguendo le sue convinzioni umane e religiose decise di condividere la sorte del suo popolo.

Meteo

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Soggetti Alternativi

Altro debuttante assoluto in una grande corsa a tappe, è una delle due ruote veloci (assieme ad Hinault), schierate dall'AG2R in questo Giro d'Italia. Finora si può dire che molta Francia c'è stata nella carriera di questo ventiseienne: squadre solo transalpine (Bouygues, Agritubel, quindi AG2R) e successi ottenuti esclusivamente in patria (con particolare predilezione per il Circuit de la Sarthe, dove finora ha ottenuto 4 vittorie di tappa). La corsa rosa gli offre pertanto un'opportunità per farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali, provando a mettere la propria ruota davanti a quella di sprinter ben più affermati. Del resto chi lo sa: "se arriva Ravard ci si vede dopo il traguard!"

Vivian Ghianni

Altro debuttante assoluto in una grande corsa a tappe, è una delle due ruote veloci (assieme ad Hinault), schierate dall'AG2R in questo Giro d'Italia. Finora si può dire che molta Francia c'è stata nella carriera di questo ventiseienne: squadre solo transalpine (Bouygues, Agritubel, quindi AG2R) e successi ottenuti esclusivamente in patria (con particolare predilezione per il Circuit de la Sarthe, dove finora ha ottenuto 4 vittorie di tappa). La corsa rosa gli offre pertanto un'opportunità per farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali, provando a mettere la propria ruota davanti a quella di sprinter ben più affermati. Del resto chi lo sa: "se arriva Ravard ci si vede dopo il traguard!"

Altro debuttante assoluto in una grande corsa a tappe, è una delle due ruote veloci (assieme ad Hinault), schierate dall'AG2R in questo Giro d'Italia. Finora si può dire che molta Francia c'è stata nella carriera di questo ventiseienne: squadre solo transalpine (Bouygues, Agritubel, quindi AG2R) e successi ottenuti esclusivamente in patria (con particolare predilezione per il Circuit de la Sarthe, dove finora ha ottenuto 4 vittorie di tappa). La corsa rosa gli offre pertanto un'opportunità per farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali, provando a mettere la propria ruota davanti a quella di sprinter ben più affermati. Del resto chi lo sa: "se arriva Ravard ci si vede dopo il traguard!"

Altro debuttante assoluto in una grande corsa a tappe, è una delle due ruote veloci (assieme ad Hinault), schierate dall'AG2R in questo Giro d'Italia. Finora si può dire che molta Francia c'è stata nella carriera di questo ventiseienne: squadre solo transalpine (Bouygues, Agritubel, quindi AG2R) e successi ottenuti esclusivamente in patria (con particolare predilezione per il Circuit de la Sarthe, dove finora ha ottenuto 4 vittorie di tappa). La corsa rosa gli offre pertanto un'opportunità per farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali, provando a mettere la propria ruota davanti a quella di sprinter ben più affermati. Del resto chi lo sa: "se arriva Ravard ci si vede dopo il traguard!"

Altro debuttante assoluto in una grande corsa a tappe, è una delle due ruote veloci (assieme ad Hinault), schierate dall'AG2R in questo Giro d'Italia. Finora si può dire che molta Francia c'è stata nella carriera di questo ventiseienne: squadre solo transalpine (Bouygues, Agritubel, quindi AG2R) e successi ottenuti esclusivamente in patria (con particolare predilezione per il Circuit de la Sarthe, dove finora ha ottenuto 4 vittorie di tappa). La corsa rosa gli offre pertanto un'opportunità per farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali, provando a mettere la propria ruota davanti a quella di sprinter ben più affermati. Del resto chi lo sa: "se arriva Ravard ci si vede dopo il traguard!"

Altro debuttante assoluto in una grande corsa a tappe, è una delle due ruote veloci (assieme ad Hinault), schierate dall'AG2R in questo Giro d'Italia. Finora si può dire che molta Francia c'è stata nella carriera di questo ventiseienne: squadre solo transalpine (Bouygues, Agritubel, quindi AG2R) e successi ottenuti esclusivamente in patria (con particolare predilezione per il Circuit de la Sarthe, dove finora ha ottenuto 4 vittorie di tappa). La corsa rosa gli offre pertanto un'opportunità per farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali, provando a mettere la propria ruota davanti a quella di sprinter ben più affermati. Del resto chi lo sa: "se arriva Ravard ci si vede dopo il traguard!"

CadelOfficial (ieri): Tappa nervosissima al Giro oggi. Ho preso una maglia... di più bravo a evitare le cadute.

iamtedking (ieri): A giudicare dalle attenzioni dedicate dal cameraman ai miei pantaloni strappati, suppongo che un milione e mezzo di persone si saranno gustate un'ampia panoramica delle mie chiappe...

louderjeff (ieri): In onore della festa della Mamma, ho deciso di non cadere oggi. Mamma, non è stato facile, ma l'ho fatto per te!

marcopinotti (ieri): Non so quanti chilometri abbiamo fatto oggi nella cosiddetta "zona 30"; 30 km/h la velocità massima consentita, noi a 50 km/h circa.

Poco distante da Amsterdam si trova la città di Haarlem, resa nota anche qui da noi dal bellissimo film del 1971 di Franco Brusati “ I Tulipani di Haarlem”.

Haarlem, una delle città più antiche d’Olanda, si trova al centro di una regione di coltivazione di tulipani, vicino alle dune che precedono il mare del Nord. Già dal medioevo da queste parti si trovavano numerosi birrifici, (fino al XVI secolo l’acqua per la birra veniva presa dai canali della città).

Verso la fine del 1600 la situazione economica della città si fece difficile, anche a causa dell’epidemia di peste , e la crisi durò a lungo , tanto che dei suoi birrifici, prima numerosissimi, nel 1820 non ne rimaneva nemmeno uno.

Verso la fine del secolo scorso un birrificio ha iniziato a produrre il marchio JOPEN, immesso sul mercato come Birra di Haarlem . Questo birrificio produce specialità speziate, senz’ altro da provare: una Bok di quattro cereali con note di mandarino, anice e fumo, la profumata Hoppenbier, una Pale Ale (birra color bronzo o rame) con sentori di limone e sorbetto la Koyt, una Ale (birra prodotta con lievito ad alta fermentazione, che le conferisce un caratteristico fruttato) prodotta con avena, dal sapore ferroso e aromatico.

Gianfranco Pezzoli

Poco distante da Amsterdam si trova la città di Haarlem, resa nota anche qui da noi dal bellissimo film del 1971 di Franco Brusati “ I Tulipani di Haarlem”.

Haarlem, una delle città più antiche d’Olanda, si trova al centro di una regione di coltivazione di tulipani, vicino alle dune che precedono il mare del Nord. Già dal medioevo da queste parti si trovavano numerosi birrifici, (fino al XVI secolo l’acqua per la birra veniva presa dai canali della città).

Verso la fine del 1600 la situazione economica della città si fece difficile, anche a causa dell’epidemia di peste , e la crisi durò a lungo , tanto che dei suoi birrifici, prima numerosissimi, nel 1820 non ne rimaneva nemmeno uno.

Verso la fine del secolo scorso un birrificio ha iniziato a produrre il marchio JOPEN, immesso sul mercato come Birra di Haarlem . Questo birrificio produce specialità speziate, senz’ altro da provare: una Bok di quattro cereali con note di mandarino, anice e fumo, la profumata Hoppenbier, una Pale Ale (birra color bronzo o rame) con sentori di limone e sorbetto la Koyt, una Ale (birra prodotta con lievito ad alta fermentazione, che le conferisce un caratteristico fruttato) prodotta con avena, dal sapore ferroso e aromatico.

Gianfranco Pezzoli

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2010 – 3a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 3a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 3a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 3a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 3a tappa

Poco distante da Amsterdam si trova la città di Haarlem, resa nota anche qui da noi dal bellissimo film del 1971 di Franco Brusati “ I Tulipani di Haarlem”.

Haarlem, una delle città più antiche d’Olanda, si trova al centro di una regione di coltivazione di tulipani, vicino alle dune che precedono il mare del Nord. Già dal medioevo da queste parti si trovavano numerosi birrifici, (fino al XVI secolo l’acqua per la birra veniva presa dai canali della città).

Verso la fine del 1600 la situazione economica della città si fece difficile, anche a causa dell’epidemia di peste , e la crisi durò a lungo , tanto che dei suoi birrifici, prima numerosissimi, nel 1820 non ne rimaneva nemmeno uno.

Verso la fine del secolo scorso un birrificio ha iniziato a produrre il marchio JOPEN, immesso sul mercato come Birra di Haarlem . Questo birrificio produce specialità speziate, senz’ altro da provare: una Bok di quattro cereali con note di mandarino, anice e fumo, la profumata Hoppenbier, una Pale Ale (birra color bronzo o rame) con sentori di limone e sorbetto la Koyt, una Ale (birra prodotta con lievito ad alta fermentazione, che le conferisce un caratteristico fruttato) prodotta con avena, dal sapore ferroso e aromatico.

Gianfranco Pezzoli

Poco distante da Amsterdam si trova la città di Haarlem, resa nota anche qui da noi dal bellissimo film del 1971 di Franco Brusati “ I Tulipani di Haarlem”.

Haarlem, una delle città più antiche d’Olanda, si trova al centro di una regione di coltivazione di tulipani, vicino alle dune che precedono il mare del Nord. Già dal medioevo da queste parti si trovavano numerosi birrifici, (fino al XVI secolo l’acqua per la birra veniva presa dai canali della città).

Verso la fine del 1600 la situazione economica della città si fece difficile, anche a causa dell’epidemia di peste , e la crisi durò a lungo , tanto che dei suoi birrifici, prima numerosissimi, nel 1820 non ne rimaneva nemmeno uno.

Verso la fine del secolo scorso un birrificio ha iniziato a produrre il marchio JOPEN, immesso sul mercato come Birra di Haarlem . Questo birrificio produce specialità speziate, senz’ altro da provare: una Bok di quattro cereali con note di mandarino, anice e fumo, la profumata Hoppenbier, una Pale Ale (birra color bronzo o rame) con sentori di limone e sorbetto la Koyt, una Ale (birra prodotta con lievito ad alta fermentazione, che le conferisce un caratteristico fruttato) prodotta con avena, dal sapore ferroso e aromatico.

Gianfranco Pezzoli

Poco distante da Amsterdam si trova la città di Haarlem, resa nota anche qui da noi dal bellissimo film del 1971 di Franco Brusati “ I Tulipani di Haarlem”.

Haarlem, una delle città più antiche d’Olanda, si trova al centro di una regione di coltivazione di tulipani, vicino alle dune che precedono il mare del Nord. Già dal medioevo da queste parti si trovavano numerosi birrifici, (fino al XVI secolo l’acqua per la birra veniva presa dai canali della città).

Verso la fine del 1600 la situazione economica della città si fece difficile, anche a causa dell’epidemia di peste , e la crisi durò a lungo , tanto che dei suoi birrifici, prima numerosissimi, nel 1820 non ne rimaneva nemmeno uno.

Verso la fine del secolo scorso un birrificio ha iniziato a produrre il marchio JOPEN, immesso sul mercato come Birra di Haarlem . Questo birrificio produce specialità speziate, senz’ altro da provare: una Bok di quattro cereali con note di mandarino, anice e fumo, la profumata Hoppenbier, una Pale Ale (birra color bronzo o rame) con sentori di limone e sorbetto la Koyt, una Ale (birra prodotta con lievito ad alta fermentazione, che le conferisce un caratteristico fruttato) prodotta con avena, dal sapore ferroso e aromatico.

Gianfranco Pezzoli

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