Il belga Jonathan Breyne ha tentato ieri il suicidio dopo la notizia della sua positività al clenbuterolo
Versione stampabile«Dopo aver passato due giorni senza mangiare, ieri ha tentato di suicidarsi ingerendo delle pillole. L'abbiamo portato d'urgenza all'ospedale di Gand, dove è stato sottoposto a una lavanda gastrica, e dove è rimasto ricoverato nel pronto soccorso, fortunatamente cosciente»: così Philippe Breyne, padre di Jonathan, corridore della Crelan che è stato trovato positivo per clenbuterolo al recente Tour of Taihu Lake. La notizia della non negatività, diffusa mercoledì dall'UCI (insieme a quella della sospensione del corridore) ha buttato Breyne in un profondo sconforto: «Come potrò dimostrare che non ho preso niente?», si era sfogato il quasi 23enne belga, il quale sostiene che la sua positività possa derivare da un alimento contaminato (in Cina, sede della corsa "incriminata", il clenbuterolo è molto diffuso negli alimenti). La notizia del grave gesto del corridore di Mouscron è stata diffusa dal sito belga SudInfo.be.