ACCPI, i ciclisti italiani su Santambrogio: «Se sarà positivo all'EPO anche alle controanalisi adiremo le vie legali»
Versione stampabileCome accaduto per il compagno di squadra Danilo Di Luca, i ciclisti professionisti italiani condannano fortemente il comportamento di Mauro Santambrogio, del quale oggi è stata resa nota la positività riscontrata nel controllo antidoping effettuato il 4 maggio a Napoli al termine della prima tappa del Giro d'Italia. Se le controanalisi dovessero confermare il ricorso all'EPO, l'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI), per mandato dei suoi associati, come già fatto per Di Luca, ricorrerà alle vie legali nei confronti dell'atleta della Fantini Vini per il gravissimo danno d'immagine provocato dal suddetto atleta all'intera categoria. Il ciclismo si sta impegnando con tutte le sue forze per ritrovare credibilità e affetto agli occhi del pubblico, il gruppo non può più accettare che il comportamento criminale di alcuni danneggi l'immagine dell'intero movimento. Nella prossima Assemblea ACCPI, fissata per venerdì 21 giugno a Malè, alla vigilia del Campionato Italiano, i corridori e i loro rappresentanti torneranno sull'argomento per decidere quali antidoti adottare non solo contro i propri colleghi, ma anche nei confronti di chiunque consenta o agevoli la perpetuazione di tali illeciti comportamenti.