Renato Di Rocco dopo il no alla Nazionale di Max Sciandri: «Prendo atto. La FCI proseguirà il cammino di rinnovamento»
Versione stampabileA séguito del rifiuto dell'offerta della FCI da parte di Max Sciandri, che sarebbe dovuto diventare il prossimo CT della Nazionale, il presidente Renato Di Rocco si esprime così: «Ho letto con rammarico le dichiarazioni di Max Sciandri. A marzo il Consiglio Federale aveva approvato il suo inserimento nello staff tecnico federale come valore aggiunto. Ciò dimostra che la sua disponibilità a portare avanti il progetto azzurro era stata apprezzata e che eravamo seriamente intenzionati ad avvalerci della sua esperienza e competenza. A differenza di quanto dichiarato da Sciandri, ci tengo a sottolineare che non si partiva da zero, ma da basi solide, perché l'eredità di Franco Ballerini è già stata raccolta con passione e determinazione da Paolo Bettini nel 2010. Prendiamo atto della sua rinuncia. Tuttavia la Federazione proseguirà il cammino di rinnovamento, rivolto in particolare ai giovani, con una squadra di tecnici altamente qualificati e preparati, grazie anche al contributo del Settore Studi FCI. Un tecnico delle nostre nazionali deve possedere i requisiti previsti dal nostro piano di formazione. Il movimento italiano c'è, le idee e i giovani sui quali investire ci sono. Andremo avanti con i progetti con grande impegno e dedizione, nonostante gli innumerevoli problemi di natura economica e gestionale che tutti conosciamo».
Anche Paolo Bettini esprime il suo pensiero a riguardo: «Mi dispiace che Sciandri non abbia compreso quello che ho cercato di trasmettergli provando a coinvolgerlo nel progetto azzurro. Ho sempre cercato di fare il mio lavoro di commissario tecnico portando avanti l'importante eredità che Franco ci ha lasciato. Non è affatto vero che si deve ripartire da zero. Negli ultimi due anni abbiamo fatto numerosi passi avanti e durante l'inverno abbiamo fatto ulteriore progressi per amalgamare e unire il gruppo, lavorando in stretta sinergia tra tutti i settori professionisti, under e juniores, con grande attenzione alla multidisciplinarietà strada-pista. Per quanto riguarda la programmazione, negli incontri e nelle riunioni che ci sono stati tra i tecnici e il Settore Studi, Sciandri è stato sempre coinvolto. Tutti i tecnici, a partire dal sottoscritto, mettono grande impegno ed entusiasmo nel proprio lavoro. Piani e progetti ci sono, ma, come già evidenziato dal Presidente Di Rocco, ci sono anche i problemi. Spesso non tutto quello che abbiamo in mente è realizzabile a causa della difficile situazione che tutta l'Italia, e non solo lo sport, sta attraversando. Noi tecnici e la Federazione ci adeguiamo, cercando di ottenere il massimo da quello che abbiamo a nostra disposizione e affrontando ogni situazione nel migliore modo possibile, con l’attenzione sempre rivolta in particolare ai giovani, che sono la base su cui costruire il futuro della nazionale».