Denis Galimzyanov rinuncia alle controanalisi: «Ho usato EPO ma la Katusha non poteva sapere»
Versione stampabileDenis Galimzyanov, dopo la positività all'EPO comunicata ieri e la sospensione da parte dell'UCI, con una lettera scritta di suo pugno (che riportiamo qui sotto) riconosce di aver fatto uso di sostanze dopanti e rinuncia alle controanalisi. Ecco il testo della lettera:
«Io sottoscritto Denis Galimzyanov, corridore del Team Katusha, voglio chiarire la questione sul test antidoping a cui sono risultato positivo. Il 22 marzo 2012 ero in Italia e sono stato sottoposto ad un controllo antidoping fuori dalle competizioni. Un mese dopo il campione di urina prelevato durante quella visita indica l'utilizzo di EPO. Riconosco di aver fatto uso di sostanze proibite. Sono pienamente consapevole di ciò che ho fatto. Sono profondamente dispiaciuto per quanto è successo e mi scuso con tutta la squadra, con i miei compagni e con i miei tifosi, che sono stati delusi. Sono pronto ad accettare una sanzione adeguata. Vorrei sottolineare CON PARTICOLARE ATTENZIONE che il Team Katusha non ha nulla a che vedere con quanto accaduto. Nessun membro del team sapeva e poteva sapere quello che ho fatto. È stata una mia decisione, la responsabilità è solo mia. Rinuncio al diritto di chiedere l'analisi del campione B».