Romeo Gazzetta alla vigilia della Vuelta Chiapas: «Emozione ed entusiasmo»
Versione stampabileÈ forse l'uomo più atteso del Team Trenkwalder Guerciotti Endurancenter, tra quelli che prenderanno parte alla Vuelta Ciclista Chiapas, dal 22 al 27 novembre prossimi in Messico: Romeo Gazzetta, a 37 anni, si misurerà in una gara professionistica contro avversari normodotati, lui che è un atleta paralimpico della categoria C5.
Il corridore veneto, che in bici si ispira a Ivan Basso, non vede l'ora: «Mi sono preparato bene e sto attendendo con grande entusiasmo e trepidazione la Vuelta Chiapas. Posso anche dire di essere curioso (per me è la prima esperienza in una corsa professionistica) e un po' emozionato, e so che non sarà facile per me, ma di sicuro farò del mio meglio per ricambiare la fiducia che Daniele Zammicheli ha avuto in me».
Un passato da calciatore, un tardivo approdo al ciclismo: «Ho giocato a pallone nelle categorie minori, eccellenza o promozione, fino ai 30 anni. Ma il mio sogno di sempre era quello di fare il ciclista. Solo che da piccolo i miei, a causa del mio problema alla mano, non se la sono sentita di mettermi in bici. Ho iniziato quindi solo 6 anni fa».
Ma ha bruciato le tappe, Gazzetta, se è vero che quest'anno a Praga ha conquistato una medaglia d'argento all'ultima prova di Coppa Europa della sua categoria. Determinante per la sua carriera l'incontro con Zammicheli, «che ho conosciuto l'anno scorso ad una corsa in Veneto, e da cui sono stato da subito consigliato e indirizzato, fino a entrare a far parte del suo progetto "Oltre le barriere"».
E il team manager del Team Trenkwalder Guerciotti Endurancenter si aspetta molto da Gazzetta: «Romeo è un atleta con ottime doti, con grinta da vendere , e che vede la corsa in modo incredibile vista la sua giovane età ciclistica. È un passista scalatore, e da lui mi aspetto che termini la Vuelta... e chissà che non ci riservi qualche piacevole sorpresa».