Mondiali MTB Marathon: titoli per Sauser e Langvad, bronzo per Mirko Celestino
Si sono disputati quest'oggi a Montebelluna, in provincia di Treviso, i campionati del mondo di Mountain Bike specialità Marathon, sicuramente l'appuntamento clou della stagione italiana del fuoristrada, apice di una continuità che aveva già portato alla disputa nella Marca Trevigiana dei campionati italiani ed europei nelle due annate precedenti.
Per gli uomini il tracciato prevedeva 115,7 km impegnativi attraverso dure salite inframezzate da tratti ghiaiosi e single track. Ad imporsi è stato uno dei grandi favoriti, lo svizzero Christoph Sauser che già nel 2007 aveva conquistato il titolo mondiale di specialità. L'elvetico è riuscito a fare la differenza nell'ultima parte di gara, quando sulle ascese del Montello è riuscito a staccare il ceco Jaroslav Kuhlavy, altro atleta particolarmente atteso e tra i principali protagonisti dell'attuale stagione del Cross Country. Sauser ha dato così vita ad un vero e proprio assolo, presentandosi in beata solitudine sul traguardo e concludendo con l'ottimo tempo di 4h24'48". A 3'10" Kuhlavy ha conquistato la medaglia d'argento mentre un'altra ottima prestazione tra gli azzurri l'ha regalata Mirko Celestino: l'atleta ligure, già medaglia d'argento lo scorso anno, puntava a confermarsi tra i migliori interpreti del Marathon ed è riuscito a concludere in terza posizione nonostante sia stato attardato da una foratura attorno al 30esimo chilometro. Celestino ha quindi ripreso e staccato il tedesco Bohme, chiudendo a 5'42" da Sauser e facendo così sua la medaglia di bronzo. Solamente 6° l'austriaco Alban Lakata, campione uscente (distanziato di 10'42") mentre l'attesissimo Julien Absalon, più volte campione olimpico e mondiale del Cross Country, è stato costretto al ritiro dopo essere stato tra i protagonisti nel momento in cui si stava sviluppando l'azione decisiva. Tra gli italiani invece vanno annoverati anche il 7° posto di Massimo De Bertolis (iridato di specialità nel 2004), giunto a 11'14" mentre tra i primi 15 hanno concluso anche Marzio Deho (13esimo a 13'11") e Mike Felderer (15esimo a 14'44").
Successo per certi versi sorprendente invece in campo femminile, dove il titolo mondiale è stato conquistato dalla danese Annika Langvad. La ventisettenne è riuscita a staccare le avversarie nell'ultima impegnativa parte del tracciato e si è così presentata sola al traguardo. La Langvad, atleta segnalatasi anche per la sua polivalenza (pochi giorni fa aveva conquistato il titolo danese a cronometro su strada e nella scorsa stagione si era laureata campionessa nazionale su strada, a cronometro, nel Cross Country e nel Ciclocross), ha coperto i 98,3 km del tracciato previsto per le donne in 4h20'32", staccando di 1'55" l'esperta campionessa olimpica in carica del Cross Country, la tedesca Sabine Spitz. Il terzo posto e la medaglia di bronzo sono invece stati conquistati dalla svizzera Ester Suss, campionessa del mondo uscente, che ha tagliato il traguardo con un distacco di 3'22". Al 7° posto (a 11'14") ha chiuso la fuoriclasse norvegese Gunn-Rita Dahle, che da diversi anni risiede in Veneto e che tra l'altro dà anche il nome alla Gran Fondo che si svolge sul medesimo percorso. Tra le atlete italiane il miglior piazzamento è stato conquistato da Michela Benzoni, 13esima a 22'56", seguita da Anna Ferrari (per lei 14esima piazza a 27'29").