L'UCI dichiara guerra alle iniezioni superflue
Versione stampabileProprio alla vigilia del Giro d'Italia l'UCI ha approvato oggi alcune novità nei propri regolamenti per proibire e sanziore l'uso di iniezioni di medicinali (o di qualsiasi altra sostanza) senza un evidente bisogno clinico. Questa campagna, chiamata "No Needle Policy" (Politica no aghi), potrebbe portare a sanzioni non solo nei confronti dei corridori, ma anche dei dottori e dei manager della squadre: l'obiettivo è quello di spingere tutte le parti a rifiutare il ricorso alle iniezioni (di vitamine, enzimi, proteine, zuccheri, amminoacidi, antiossidanti...) per favore il recupero fisico degli atleti e di incoraggiare quindi il processo naturale. A partire da sabato prossimo, quindi, ogni iniezione a cui verrà sottoposto un corridore dovrà essere giustificata da un evidente bisogno medico, deve essere fatta da personale esperto e specializzato, deve essere segnalata all'UCI entro 24 ore e sopratutto non può essere fatta in presenza di trattamenti alternativi.
Dai regolamenti leggiamo anche che in caso di somministrazione di Glucorticosteroidi l'atleta sarà obbligato dal medico ad osservare un periodo di riposo dalla corse di almeno 48 ore; per ogni violazione di queste nuove regole la squalifica può variare dagli otto giorni ai sei mesi, mentre per la recidività entro due anni dal primo stop la pena varierà da sei mesi alla sospensione a vita.