Pellizotti: «Chiederò i danni». La solidarietà dell'ACCPI
Versione stampabileFranco Pellizotti non si accontenta dell'assoluzione ricevuta dal Tribunale Nazionale Antidoping, ma ora vuol chiedere conto a qualcuno di questa stagione buttata via. Nella fattispecie, il corridore proverà a rivalersi sull'UCI, responsabile della gestione del progetto passaporto biologico, e motore primo degli eventi che hanno portato alla sospensione di Pellizotti: «Ho buttato una stagione e ora chiederemo i danni all'Unione Ciclistica Internazionale», ha dichiarato l'atleta. Che intanto incassa la solidarietà dell'AssoCorridori: «Il passaporto biologico è un'arma adeguata per la lotta al doping se usato come strumento d'indagine, induttivo, ma non può assolutamente essere accettato come strumento coercitivo, come unica prova per fermare un atleta», si legge in un comunicato diramato dall'Associazione.