Mentre sull'ultimo Oude Kwaremont resta in testa Jürgen Roelandts da solo, da dietro scatta finalmente Fabian Cancellara. Sagan non molla la ruota dell'elvetico ed i due fanno la differenza. Kwiatkowski si aggrega ai due ma alla fine dell'Oude Kwaremont Cancellara dà un'altra sgasata. Sagan fa un fuorigiri per rientrare sulla Locomotiva di Berna ma si riporta alla sua ruota. Mancano 14 km all'arrivo ed il solo Paterberg, in testa Roelandts, Sagan e Cancellara hanno 18" sugli immediati inseguitori, ormai tagliati fuori.
Dopo il secondo passaggio nel circuito formato da Oude Kwaremont e Paterberg, con il 15° muro di Hoogberg/Hotond a chiudere la tornata, troviamo in testa al Giro delle Fiandre Kwiatkowski e Selvaggi. Dietro s'è formato un gruppo inseguitore con Offredo, Roelandts, Turgot, Hinault e Tjallingii, che ai -28 km si porta su Selvaggi e Kwiatkowski, andando a formare un gruppo di 7. Dietro il plotone con tutti i più forti sulla carta hanno 18". Selvaggi si rialza e quando mancano 8 km all'ultimo Oude Kwaremont restano in testa Kwiatkowski, Offredo, Roelandts, Turgot, Hinault e Tjallingii.
Entra nel vivo il Giro delle Fiandre del centenario, con i primi passaggi su Oude Kwaremont e Paterberg. Il primo viene preso in testa da Maarten Tjallingii, Michal Kwiatkowski, Laurens De Vreese, Jetse Bol, Marcel Sieberg ed André Greipel. Bol si stacca e così restano in sei davanti. Sul Paterberg non accade nulla di che ma va segnalata la posizione arretrata di Filippo Pozzato, l'ultimo dei big (transita attorno alla 60a posizione). Sul Koppenberg i sei battistrada filano via mentre dietro una caduta spezza il gruppo.
A 114 km dall'arrivo di Oudenaarde la situazione cambia ancora al Giro delle Fiandre. Ai 7 battistrada (Bol, Rathe, Van Der Sande, Morkov, Claeys, De Troyer e De Vreese) si uniscono infatti Greipel, Kwiatkowski, Tjallingii, Gène e Jérôme, andando a formare un gruppetto di testa con 12 corridori. Gli ultimi 5, partiti sul Molenberg sotto l'impulso di André Greipel, li hanno raggiunti ed ora hanno 31" sul gruppo tirato dalla RadioShack Leopard di Fabian Cancellara e dalla Cannondale di Peter Sagan. Il prossimo muro è il quinto, il Rekelberg.
Dopo il rapido avvio in cui si eranbo avvantaggiati sugli altri gruppi Boonen, Cavendish, Stybar, Kwiatkowski (Omega Pharma-Quickstep), Eisel, Hayman, Sutton (Sky), Greipel, Henderson, Willems, Sieberg (Lotto-Belisol), Boom, Wynants (Blanco), Blythe, Oss, Phinney (BMC), Sagan (Cannondale), Fischer (FDJ), Kuschynski, Paolini (Katusha), Amador (Movistar), Breschel, Morkov (Saxo-Tinkoff), Fouchard (Cofidis) e Cousin (Europcar), cambia tutto alla Gand-Wevelgem.
Prima ora di corsa velocissima alla Gand-Wevelgem (la media è dei 51 km/h) e, causa freddo (ci si aggira attorno ai -2° C), gruppo subito spaccato in cinque tronconi. Davanti si forma un drappello di 25 uomini. Questa la composizione: Boonen, Cavendish, Stybar, Kwiatkowski (Omega Pharma-Quickstep), Eisel, Hayman, Sutton (Sky), Greipel, Henderson, Willems, Sieberg (Lotto-Belisol), Boom, Wynants (Blanco), Blythe, Oss, Phinney (BMC), Sagan (Cannondale), Fischer (FDJ), Kuschynski, Paolini (Katusha), Amador (Movistar), Breschel, Morkov (Saxo-Tinkoff), Fouchard (Cofidis) e Cousin (Europcar).