Rocambolesca vittoria di Florian Vachon alla Classic Sud Ardèche: il 29enne francese della Bretagne stava tirando la volata per Armindo Fonseca, che però ha sbagliato l'ultima curva lasciando al compagno la vittoria della corsa. Alle spalle di Vachon, Michal Golas, Philippe Gilbert, Romain Bardet, Rémy Di Gregorio, Cyril Gautier, Jonathan Hivert, Julián Arredondo, Gianni Meersman e Pieter Serry. Fabio Felline, primo degli italiani, si è piazzato al 12esimo posto.
Per il secondo anno consecutivo il Mont Faron sorride a Jean-Christophe Péraud al Tour Méditerranéen. Il ciclista francese dell'AG2R si è aggiudicato una tappa che da Bandol portava i corridori all'arrivo in salita per eccellenza della gara transalpina. Subito dopo la partenza, Kowalski e Christian si lasciano il gruppo alle spalle, raggiunti poco dopo da Dernies e Fraile. I quattro battistrada raggiungono un vantaggio massimo di 5'30" al km 65. Ma dietro il gruppo tirato dalla BMC di Cummings non lascia loro molto margine.
Dopo la tappa in linea di questa mattina, la cronometro pomeridiana di 18 km a Saint-Rémy-de-Provence porta la firma di Stephen Cummings. Il ciclista ed ex pistard britannico, in una crono che nella prima parte del percorso era più favorevole agli scalatori, ha regolato Riccardo Zoidl a 4" e Sylvain Chavanel a 10". Subito a seguire Péraud a 14", Sepulveda a 34", Ludvigsson a 35", Jungels a 37" e Hermans a 43". Piuttosto deludente il dodicesimo posto di Taylor Phinney, vincitore del Dubai Tour, a 50" dal vincitore.
Rispettato il pronostico della cronometro di Chorges, 17esima tappa del Tour de France: a vincere, al termine dei 32 km della prova, Chris Froome, che rafforza così la sua maglia gialla. Non è stata una vittoria facile per il britannico, che ha dovuto inseguire per tutto il percorso Contador, che aveva migliori intertempi, ma che è riuscito a fare la differenza nel finale grazie al cambio di bici (ha inforcato quella da crono, mentre il rivale ha proseguito con la bici normale).
Era una tappa da fughe, e proprio un attacco da lontano l'ha decisa: la 16esima frazione del Tour de France, da Vaison-la-Romaine a Gap, è stata vinta da Alberto Rui Costa, portoghese della Movistar che si è mosso con altri 25 a 130 km dalla fine, e poi ha staccato tutti sul Col de Manse, la salita affrontata subito prima della picchiata verso il traguardo. Rui Costa si è imposto con 42" su Riblon, Jeannesson, Coppel e Klöden, 1' su Tom Dumoulin, 1'01" su Astarloza, 1'04" su Gilbert, Meyer, Navardauskas, Velits, Gautier, Trofimov e Didier.
Chris Froome vince tutto solo sul Mont Ventoux, conquistando la seconda tappa nel Tour de France dopo l'affermazione di Ax 3 Domaines sui Pirenei, e rafforza la leadership in classifica. Annullata per tempo la fuga del mattino (Sylvain Chavanel, ultimo superstite, è stato ripreso a 13 km dalla fine), gli scatti di Nieve e poi di Quintana hanno anticipato la lotta tra i big della classifica, condotta dai 9 km all'arrivo faccia a faccia tra la coppia Sky formata da Froome e Porte (che ha tirato fino ai -7.5), e da Contador e Kreuziger (presto staccatosi).
Seconda vittoria di tappa di Mark Cavendish al Tour de France, con Peter Sagan al secondo posto e Bauke Mollema al terzo; ma nella 13esima tappa della Grande Boucle, da Tours a Saint-Amand-Montrond, è successo letteralmente di tutto: Valverde, vittima di un guaio meccanico alla ruota posteriore a 87 km dal traguardo, non è più riuscito a rientrare a causa del vento e del gran lavoro della Belkin che ha respinto i tentativi della Movistar di riportare dentro il suo capitano (il quale alla fine ci ha rimesso quasi 10'!).