La terza tappa del Critérium del Delfinato vede la vittoria di Edvald Boasson Hagen. Nei tutto somato semplici 167 km da Ambérieu-en-Bugey a Tarare partono subito dopo un chilometro quattro uomini in fuga: Cordeel (Lotto), Beppu (Orica), Rathe (Garmin) e Flecha (Vacansoleil). Il quartetto guadagna sino a 6'20" sul plotone tirato dall'Omega Pharma di Meersman e dalla FDJ di Nacer Bouhanni. Ai -16 km Cordeel prova a scattare, l'ultimo a resistergli è Rathe. Ai -12 il gruppo è nuovamente compatto.
Arriva finalmente la vittoria, a lungo cercata anche al Giro d'Italia, per Elia Viviani. La prima stagionale per il veronese giunge a Oyonnaz, al termine della seconda tappa del Criterium del Delfinato, in una giornata in cui il corridore della Cannondale è stato bravo a resistere coi migliori sui saliscendi che hanno caratterizzato la seconda parte della frazione e che hanno frantumato il gruppo in tante particelle.
L'ultima tappa del Giro d'Italia 2013, la Riese Pio X-Brescia, con circuito finale, vede vincitore ancora Mark Cavendish. È stata l'Omega Pharma a gestire il finale di corsa, con Cavendish che prima ha realizzato i punti necessari per tornare in testa in modo definitivo alla classifica a punti, quindi ha dovuto resistere all'attacco di Sacha Modolo ed alla Cannondale di Elia Viviani. Cavendish s'è imposto per la quinta volta su cinque volate disponibili, anticipando appunto Modolo, Viviani, Nizzolo e Mezgec. Ferrari, Dehaes, Belletti, Visconti e Paolini.
Ci si attendeva un arrivo in volata a Margherita di Savoia, e così si è chiusa la sesta tappa del Giro d'Italia. A vincere, con uno sprint eccellente, ancora Mark Cavendish, già primo nella prima tappa. Elia Viviani, pur ineccepibile nella sua azione, si è di nuovo dovuto arrendere allo strapotere dell'inglese, chiudendo al secondo posto davanti a Matthew Goss, con Bouhanni quarto e Gavazzi quinto. Luca Paolini è ancora maglia rosa con 17" su Urán, in una classifica rimasta immutata.