Campionati Italiani Ciclocross 2016: Bertolini e Lechner, accoppiata tricolore - Tanta nebbia sul Monte Prat. Tra gli Élite sul podio Franzoi e Cominelli. Tra gli Under vittoria per Colledani
- Alessia Bulleri
- Alice Maria Arzuffi
- Alice Maria Arzuffi
- Anna Oberparleiter
- Chiara Teocchi
- Cristian Cominelli
- Daniele Braidot
- Daniele Pontoni
- Enrico Franzoi
- Eva Lechner
- Gioele Bertolini
- Lorenzo Samparisi
- Luca Braidot
- Marco Ponta
- Martino Fruet
- Mirko Tabacchi
- Nadir Colledani
- Nicolas Samparisi
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dal nostro inviato
Un campionato italiano che ha rispettato i pronostici, quello di Monte Prat: Gioele Bertolini ed Eva Lechner hanno dominato le rispettive prove assolute, dimostrando sin dalla partenza di essere più spanne oltre i colleghi italiani. Nonostante ciò, campionati italiani che hanno regalato comunque spettacolo ed emozioni ai tifosi che si sono avventurati nel friuliano, emozioni che ora andremo ad elencare.
Fango, salita, discese: una gara durissima
Il percorso di Monte Prat è opera di Daniele Pontoni, l'ultimo italiano a laurearsi Campione del Mondo nel lontano 1997. Qui Daniele è di casa (la segreteria dell'evento è un albergo preso in gestione dalla compagna di Daniele, Luisa) e da anni già organizza una gara, prova del Mastercross l'anno scorso. Un azzardo portare qui un campionato italiano: 800 metri di quota in gennaio, in un luogo di difficile accesso, significa quasi sicuramente neve e ghiaccio e difficoltà logistiche a non finire. Ma quest'anno è andata bene, con l'unica noia di una fitta nebbia che ha limitato la visibilità televisiva dell'evento. Un vero peccato, visto che il percorso udinese è uno dei migliori che possiamo apprezzare in Italia: altimetricamente impegnativo, senza un metro di pianura, reso ancor più tecnico dalle abbondanti piogge dei giorni precedenti. L'ambizione di Pontoni, con l'aiuto della comunità locale, è quello di migliorare l'area a livello turistico promuovendola tramite il ciclismo: forse il ciclocross non è il miglior viatico, vista l'altitudine, ma potrebbe non esser l'unico.
Juniores, Dorigoni torna a imporsi
La prova Juniores era quella più incerta, per via della presenza di 4 favoriti: Dorigoni, Bassani, Folcarelli e Xillo, i ragazzi nel giro della nazionale che quest'anno si sono alternati come protagonisti nelle gare sul territorio nazionale e si son fatti ben valere anche nelle prove internazionali. È stato il giorno del riscatto di Jakob Dorigoni, reduce da una stagione in parte rovinata da una frattura alla clavicola; ha risposto all'attacco di Michele Bassani durante il primo giro, staccandolo nel secondo e rifilandogli 30" al traguardo. Dietro, Folcarelli staccava nel penultimo giro Xillo e Pozzato, andando poi a bronzo a 57".
Lechner irraggiungibile, la Arzuffi vince il duello delle under
Come prevedibile la gara delle donne se l'aggiudica Eva Lechner, andando via sin dalla partenza. Il vero duello è stato tra le Under 23, con Alice Maria Arzuffi, partita piuttosto male come spesso le capita, che ha rimontato subito nel secondo giro, inseguita da Chiara Teocchi che le contendeva il titolo Under 23. La Teocchi ha però sofferto un problema dopo il cambio della bicicletta, perdendo anche il terzo posto assoluto in favore di Anna Oberparleiter. All'arrivo i distacchi sono scavati in profondità, complice il percorso duro: la Arzuffi arriva dopo 2'01", a 2'29" c'è la Oberparleiter, a 2'51" la Teocchi e a 3'13" la Bulleri. Giunge sesta e conquista a sorpresa il titolo Juniores Francesca Baroni, apparsa in crescita nelle ultime gare, ai danni della favorita Sara Casasola.
Under 23, l'enigma Colledani: più veloce di Bertolini!
Il "passaggio" di Gioele Bertolini alla categoria Élite ha lasciato campo libero per il successo finale tra gli Under 23 a Nadir Colledani, che ha letteralmente dominato la prova, rifilando 3'34" a Stefano Sala e 5'34" a Daniel Smarzaro. Tali distacchi non sono da attribuirsi solo ad un livello inferiore degli avversari: Colledani è infatti autore del miglior giro di giornata con 8'14", e a fine gara, considerando i parziali, è passato 35" più veloce di Gioele Bertolini: un confronto a distanza che dice poco, ma rivela un po' di questo atleta sottovalutato, a detta del suo tecnico Daniele Pontoni, soprattutto da se stesso. «Nadir deve imparare a non temere il confronto con Bertolini» ha sottolineato Pontoni, «pur senza vedere i tempi sono sicuro che sia andato più veloce di lui». Pontoni ha chiosato lanciando un appello, in tono scherzoso ma con l'intento serio, ai direttori sportivi italiani delle formazioni under 23 per ingaggiare Colledani e farlo correre anche su strada.
Élite: Bertolini si invola, Cominelli sfiora il secondo posto
Nella gara Élite, Gioele Bertolini partiva coi favori del pronostico, ma i componenti della Forestale, sostenuti dal pubblico di casa (come, lo potete vedere nel filmato qui sotto), hanno fatto di tutto per cercare di metterlo in difficoltà. Mirko Tabacchi è partito a tutta, attaccando nel primo giro, ma la malasorte ha compromesso la sua gara in forma di incidente meccanico. I gemelli Braidot si sono così portati all'inseguimento del talento sondriese, agganciati da un tenace Enrico Franzoi che pur non trovandosi sul suo percorso ideale è stato autore di una gara in rimonta; al quinto giro è riuscito a fiaccare la resistenza di Daniele Braidot, unico a restargli vicino. Nel frattempo, super-rimonta di Cristian Cominelli, il più veloce negli ultimi due giri: settimo dopo due tornate, è riuscito a superare Daniele Braidot e ad arrivare agganciato a Franzoi all'arrivo, complice un incidente meccanico del moglianese che lo ha costretto a cambiar bici nell'ultimo giro (dopo un lungo tratto percorso necessariamente a piedi). Franzoi e Cominelli sono giunti a 1'05" da Gioele Bertolini, Daniele Braidot a 1'46" e suo fratello Luca a 2'30". Mai veramente in gara i Samparisi, con Lorenzo sesto a 3'10" e Nicolas ottavo a 4'06" (nel mezzo, Marco Ponta). Chiudono la top ten lo sfortunato Tabacchi (4'14") e Martino Fruet (4'51").