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Ciclocross del Ponte 2015: La catena incatena Gioele, Meisen ne approfitta - Sfortunato Bertolini sull'azione decisiva del tedesco. Terzo Mourey su un generoso Franzoi | Cicloweb

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Ciclocross del Ponte 2015: La catena incatena Gioele, Meisen ne approfitta - Sfortunato Bertolini sull'azione decisiva del tedesco. Terzo Mourey su un generoso Franzoi

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Il podio di Faè di Oderzo con Marcel Meisen tra Gioele Bertolini e Francis Mourey © Ufficio Stampa Selle SMP Master Cross

Profumi e sapori diversi e contrastanti per il Ciclocross del Ponte, una delle più importanti prove offroad del calendario del cross italiano, in programma oggi a Faè di Oderzo. Il profumo dell'internazionalità lo dà l'ordine d'arrivo, con la vittoria del campione nazionale tedesco e col podio completato dai capofila del movimento italiano e francese. Il sapore d'Italia viene da una splendida giornata di sole che ha baciato tutte le prove disputate tra i vigneti della località veneta.

Il retrogusto è però un po' amaro e ci dice di una gara che solo nominalmente era di cross, visto che l'estrema scorrevolezza del circuito la rendeva più simile a una prova su strada (con tratti in sterrato): vista la grande occasione di avere la diretta televisiva della manifestazione, un percorso più tecnico e selettivo avrebbe magari intrigato maggiormente lo spettatore occasionale, e avrebbe avuto più possibilità di avvicinare qualche aficionado a questa disciplina, la quale, a quanto si è potuto vedere oggi, sarà sembrata al teleutente medio né carne né pesce.

D'altro canto, un circuito più duro avrebbe forse ammazzato la corsa in favore dei professionisti stranieri presenti, mentre in quest'ottica almeno il pubblico ha potuto fare il tifo fino alla fine per gli italiani (anche se non è detto che un Bertolini, su un tracciato più selettivo o - se fosse piovuto - fangoso, non potesse comunque fare bella figura). Insomma, la coperta per il cross italiano resta sempre corta, in questo momento storico: dati causa e pretesto le attuali conclusioni, non ci rimane che plaudire comunque agli organizzatori (l'associazione Sportivi del Ponte) che in ogni caso hanno regalato al pubblico (presente in buon numero a Faè) una bella giornata di sport.

 

Una lunga preparazione prima dei botti finali
La cronaca della prova élite si fa in fretta: Enrico Franzoi, volitivo e generoso, ha guidato praticamente per quasi tutta l'ora di gara un nutrito gruppo formato da più di una decina di corridori. Marcato a vista da Gioele Bertolini e - man mano che i giri si susseguivano - dagli "ospiti" Francis Mourey e Marcel Meisen, il 33enne veneziano si è messo a tirare il trenino sin dal secondo dei 10 giri previsti, e solo all'ultima tornata ha perso il controllo della situazione.

In mezzo, poco da raccontare: una caduta di Nadir Colledani, un problema meccanico di Mirko Tabacchi, un timido tentativo di destabilizzare la situazione al sesto giro operato da Meisen, un affondo di Mourey all'ottavo (ben rintuzzato da Bertolini), un breve allungo di Martino Fruet al nono. Nessuno è però riuscito a fare selezione, e inevitabilmente dopo ogni strappata il gruppetto dei migliori tornava a ricompattarsi alle spalle del monolitico Franzoi.

Dopodiché, al decimo e ultimo giro ci si attendeva un colpo che sparigliasse tutto evitando la corposa volata. E quel colpo l'ha messo a segno Meisen, che peraltro era ampiamente indicato come il favorito di giornata. Il tedesco ha risalito posizioni sul passaggio sul ponte, e ha interpretato alla perfezione la successiva doppia curva, fatto che gli ha permesso di mettere 5 metri tra sé e gli altri. Franzoi non è riuscito a chiudere, e allora ci ha provato Bertolini, passando l'ex compagno di squadra e spingendo a fondo per rimettere Meisen nel mirino.

Non era lontano dal battistrada, Gioele, e dava l'impressione di potersi riportare sotto (staccando al contempo gli altri), ma un salto di catena gli ha fatto perdere entrambi gli agganci subito prima di un fossato, e tra il recupero dell'assetto e il passo rallentato con cui ha affrontato il citato fossato, il capitano della Selle Italia-Guerciotti ha perso quei pochi ma fondamentali secondi. Vano il successivo tentativo di recuperare (tra l'altro la gara volgeva al termine).

 

Marcel Meisen tra gli uomini, Chiara Teocchi tra le donne
Al traguardo Meisen ha così vinto con 2" su Bertolini; a 6" Mourey beffava in volata Franzoi per il terzo gradino del podio. A seguire, al quinto posto il ceco Tomas Paprstka, quindi Luca Braidot, Nicolas Samparisi, Thomas Paccagnella, Martino Fruet e Bryan Falaschi hanno completato la top ten. La gara era valevole anche come terza tappa del Trofeo Selle SMP Master Cross, la cui classifica era già guidata da Bertolini, il quale coi 30 punti di oggi allunga nettamente e arriva a quota 95. Cristian Cominelli (solo 14esimo oggi) è secondo a 68, terzo è Paccagnella a 57.

Nella gara femminile un lungo testa a testa tra Eva Lechner e Chiara Teocchi è stato risolto da quest'ultima con un bell'allungo all'ultimo giro: la fanciulla della Bianchi Idrodrain si è imposta con 2" sulla campionessa italiana e con 26" sulla terza, Alice Arzuffi. In classifica è ancora prima Alessia Bulleri (sesta oggi tra le élite) con 76 punti, a 72 seguono Anna Oberparleiter e Rebecca Gariboldi, mentre Teocchi (che aveva saltato la prima prova ma aveva vinto la seconda) raggiunge il quarto posto a quota 70.

Le ultime due tappe del Trofeo Selle SMP Master Cross sono due prove nazionali che si disputeranno il 20 dicembre a Lucinico e il 17 gennaio a Vittorio Veneto. Essendo entrambe in concomitanza con la Coppa del Mondo non vedranno la partecipazione dei big italiani, a partire proprio da Gioele Bertolini.

Marco Grassi

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