Elia Viviani non è stato il più forte, ma il più scaltro, perché è un pistard. L'arrivo in via XX Settembre era in leggera salita. Ha vinto chi si è scoperto agli ultimi 30 metri, da vero esperto dei velodromi!
Domenico Pozzovivo cade troppo spesso: una volta passi, due può capitare, ma se ti trovi sempre in mezzo alla bagarre significa che qualcosa nella tua sincronia non funziona. Meglio abbandonare i sogni da classifica per scegliere una grande vittoria di tappa (Aprica? Sestriere?).
L'Orica è un team-computer: aveva preparato alla perfezione questo inizio di Giro e ha centrato l'obiettivo con un successo di giornata (cronosquadre) e una doppia maglia rosa (Simon Gerrans e da oggi Michael Matthews).
Alberto Contador ha una super squadra con mentalità da leardership: nel caos cittadino di oggi, l'intera Tinkoff-Saxo era davanti per coprire il suo capitano Pistolero, pur non puntando al successo giornaliero.