Record dell'Ora: A Bobridge mancano due giri - 51.3 km per Jack, resiste il 51.850 di Brändle
Versione stampabilePrima o poi doveva succedere, ma onestamente non ci aspettavamo che fosse Jack Bobridge il primo corridore a fallire l'attacco al Record dell'Ora con i nuovi regolamenti: il corridore australiano ci ha provato oggi al velodromo di Melbourne ma non è riuscito a far meglio dei 51.850 chilometri di Matthias Brändle fermandosi circa 500 metri prima dell'austriaco. Bobridge sembrava l'uomo giusto per portare il nuovo Record dell'Ora ad un altro livello: nel 2011 era stato proprio Jack a battere il record del mondo che sembrava inarrivabile di Chris Boardman nell'Inseguimento Individuale, nelle ultime settimane poi erano arrivate indicazioni importanti dal Campionato Nazionale a cronometro e dal Tour Down Under. Insomma, le condizioni per avere successo sembravano esserci tutte.
Parziali record all'inizio
Nei primi giri Bobridge era partito fortissimo coprendo i primi 5 chilometri a 53.2 km/h e i primi 10 addirittura a 53.5 km/h: tutti i giri sotto i 17", i tre migliori in 16"2. Poco più di 10' ed il record sembrava praticamente cosa già fatta e il dubbio era già diventato di quanto e non se l'avrebbe battuto. Invece attorno al 50° giro Bobridge ha iniziato a rallentare: sulle prime sembrava una normale azione di controllo, ma poi i tempi sul giro hanno continuato ad alzarsi andando a superare spesso i 18".
Il calo nella seconda mezzora
Il sorpasso di Brändle è arrivato intorno al 30° chilometro e la forbice si è allargata fino a superare i 30". Negli ultimi dieci minuti Bobridge ha tentato di reagire con un'ultima decisa accelarazione ma il gap quello era e quello è rimasto fino allo scoccare dei 60 minuti: al 25enne australiano della Budget Forklifts sono mancati circa due giri per fare meglio dell'austriaco della IAM Cycling.
È importante notare come i tre corridori che hanno tentato il Record dell'Ora con il nuovo regolamento abbiano scelto tre approcci abbastanza diversi uno dall'altro: Voigt era partito relativamente piano per sparare tutto negli ultimi 15' il cui è risultato essere il più veloce; Bobridge è partito più veloce di tutti con tempi impressionanti ed è calato alla distanza; Brändle invece ha scelto un ritmo più regolare, è rimasto costantemente attorno ai 52 km/h e solo nel finale invece ha perso qualcosa, una tattica che comunque ha dato i suoi frutti.
Tra 8 giorni tocca a Rohan Dennis
Passato indenne a questo primo assalto, Brändle non può sentire al sicuro perché domenica prossima sarà un altro australiano a provarci, il vincitore dell'ultimo Tour Down Under Rohan Dennis: il corridore della BMC è in gran forma e nel velodromo elvetico di Grenchen giocherà praticamente in casa. Dalle indiscrezioni uscite negli ultimi giorni pare che l'australiano abbia organizzato una tabella di marcia sui 52.5 km/h: rispettandola il record sarebbe automatico, ma un'ora a spingere sui pedali a tutta può diventare lunghissima.