Ciclocross del Ponte 2014: Questa dimostrazione ci Baestaens - Vince anche a Faè. Bertolini lotta come un leone ed è secondo
- Ciclocross Del Ponte 2014
- Ciclocross Del Ponte WE 2014
- BKCP - Powerplus 2014
- Alessia Bulleri
- Alice Maria Arzuffi
- Bryan Falaschi
- Elia Silvestri
- Enrico Franzoi
- Eva Lechner
- Francis Mourey
- Gioele Bertolini
- Luca Braidot
- Marco Aurelio Fontana
- Marco Ponta
- Mirko Tabacchi
- Nicoletta Bresciani
- Radomir Simunek
- Vincent Baestaens
- Vojtech Nipl
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Il Cross del Ponte di Faè d'Oderzo è ormai da anni l'appuntamento più atteso del calendario italiano per quanto riguarda il ciclocross: percorso interessante, sul fangoso terreno dei vigneti a sinistra del Piave, tre ponti artificiali montati apposta dall'organizzazione, partecipazione internazionale e soprattutto una grande cornice di pubblico, complice anche la splendida giornata autunnale. La corsa non ha tradito le attese, con un "triello" che ha tenuto col fiato sospeso gli spettatori fino alla fine della gara. È stato Vincent Baestaens, nomen omen, a primeggiare come già successo ieri a Rossano per il Giro d'Italia: il belga della BKCP è riuscito a mettersi alle spalle un bravissimo Gioele Bertolini, in una delle sue migliori prove finora per carattere e condotta di gara, e soprattutto Francis Mourey, che l'anno scorso dominò lasciando gli avversari a più di un minuto, ed invece quest'anno ha dovuto soccombere ai giovani.
Preludio alla prova maschile le prove juniores e femminili. Tra i più giovani, dominio di Stefano Sala (Selle Italia Guerciotti) che si è imposto con più di un minuto di margine su Giorgio Rossi (Idrodrain Bianchi) e Daniel Smarzaro (Carraro Team Trentino), mentre il giovane talento Jakub Dorigoni, vincitore ieri, è finito giù dal podio. Tra le donne è mancata la rivincita tra Eva Lechner e Alice Maria Arzuffi, complice un incidente meccanico che ha tagliato fuori la giovane maglia rosa del Giro d'Italia dalla gara relegandola al sesto posto. La Lechner ha così bissato il successo di ieri, precedendo Nicoletta Bresciani e Alessia Bulleri.
Tra gli uomini al via son stati il ceco Vojtech Nipl ed Elia Silvestri, come suo solito, a tentare di prendere il comando delle operazioni nel primo giro, e già Enrico Franzoi fa capire di essere in giornata no staccandosi dal primo drappello. Ma già al secondo giro Mourey comincia a far sul serio, e con lui restano solo Baestaens, un tenace Marco Aurelio Fontana, ieri out per febbre, e Bryan Falaschi. Successivamente anche Bertolini riesce a rientrare, complice di una fase di studio che durerà un paio di giri. È in questa fase di gara che invece Radomir Simunek jr. è costretto ad alzare bandiera bianca, complice un problema al cambio posteriore. Un weekend davvero sfortunato per il figlio d'arte ceco, costretto sabato a finire la prova di Hasselt a spinte e ieri rallentato dal mal di stomaco.
Dopo la metà della gara Mourey riaccende il gas e Baestaens risponde subito presente: anche Fontana, stavolta con molta fatica, riesce ad aggregarsi. Dietro Bertolini, dopo le difficoltà iniziali, comincia ad accelerare con determinazione, mentre Fontana comincia a spegnersi: a due giri dalla fine Bertolni e Falaschi hanno un pugno di secondi di ritardo dai due in testa, con Fontana che invece comincia a staccarsi. La gara è tutto qui: gli altri sono troppo lontani. La maglia rosa del Giro d'Italia cross si porta finalmente sulla testa (mentre Falaschi cede e viaggia verso il quarto posto finale) e non pago, comincia a spingere a tutta per gli ultimi due giri, arrivando a mettere in seria difficoltà persino Mourey. Ma il terzetto non si sfalda ed è Baestaens, d'astuzia, a vincere, portandosi in testa nelle ultime curve e primeggiando sul rettilineo finale con uno scatto irresistibile. Gioele Bertolini, nonostante le fatiche, riesce a guadagnare il secondo posto, mentre Mourey, contro ogni pronostico alla vigilia è solo terzo. Falaschi è a 24", Fontana a 50", ben lontani gli altri col bravo Nipl a 1'38" che precede di poco Marco Ponta, Luca Braidot e Mirko Tabacchi. Soltanto decimo Enrico Franzoi a 2'30", vera delusione odierna.
I successi di Baestaens e le prestazioni di Bertolini vanno dunque visti sotto un'ottica diversa, alla luce dello sconfitto di lusso odierno: ad Essen, quando Baestaens tornerà a calcare il terreno fiammingo, avremo una idea più concreta del valore delle sue prestazioni italiane. Per rivedere Bertolini invece bisognerà aspettare meno, visto che domenica a Silvelle di Trebaseleghe è in programma la penultima prova di Coppa Italia, su uno dei tracciati storici del ciclocross italiano.