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Ciclocross Brugherio 2014: Pendenze e fango, Falaschi ci sguazza - Ottima cornice di pubblico e grande spettacolo

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Bryan Falaschi vince la prova di Brugherio © Foto MondiniFuori dal circuito del Giro d'Italia, ci sono comunque ottime realtà nel nostro paese che riescono ad organizzare prove di ciclocross con tutti i crismi. Una di queste è la Lega Ciclistica Brugherio 2, che nel Parco Increa ha disegnato una prova spettacolare, teatro anche del Giro d'Italia l'anno scorso e quest'anno internazionale, ricca di contropendenze e passaggi difficili come si confà al vero ciclocross tradizionale. Il maltempo ha fatto poi il resto, riempiendo di fango un percorso già poco facile: ha prevalso Bryan Falaschi, atleta italo-svizzero della Selle Italia-Guerciotti, con 33" di vantaggio su Enrico Franzoi e 55" su Marco Aurelio Fontana. Una bella soddisfazione per Falaschi, visto che ha surclassato i due atleti azzurri più competitivi degli ultimi anni, entrambi però non al 100%, il primo perché ammalato la settimana scorsa, il secondo semplicemente all'esordio stagionale.

Falaschi non ha perso tempo, partendo già nei primi giri e incrementando costantemente il suo vantaggio. Dietro, erano Franzoi, Fontana e Luca Braidot a condurre l'inseguimento: per il forestale giuliano, le speranze di podio si infrangono contro un'incomprensione ai box, che gli fa perdere secondi preziosi per bici di ricambio non pronta. A far fuori Fontana invece ci pensa il ritmo gara mancante, nelle ultime due tornate. Luca Braidot giunge dunque quarto a 1'55", segue Marco Ponta a 2'23" che precede Daniele Braidot e Mirko Tabacchi, appaiati a più di 3'. Bisogna aspettare 4'12" per Marco Bianco, che precede il primo under, Nadir Colledani, e l'unico straniero, lo svizzero Fabian Liehnard, vicino alla soglia dei 5'. Deludenti i fratelli Samparisi ed Elia Silvestri, fuori dalle prime 10 posizioni.

Tra le donne, Anna Oberparleiter (Carraro Team) si trova più a suo agio nel fango della nazionale Elena Valentini, relegata al secondo posto a 28". Sul podio anche la Forestale Alessia Bulleri, a 1'48", mentre Chiara Teocchi non conclude la prova. Tra gli juniores, sono Stefano Sala e Sofia Beggin ad imporsi in solitaria.

A Brugherio, nonostante la pioggia, la risposta del pubblico è stata ottima. Per il ciclocross in Italia, e non solo, è sempre così: quando il percorso è spettacolare, attrae pubblico; il resto lo fa la tradizione e l'affidabilità di chi organizza. Un esempio è la prova di Milton Keynes di Coppa del Mondo disputata sabato, esordiente nel circuito eppure degna come qualunque altro classico: il confronto con la prova di Roma, che solo un diluvio l'anno scorso ha reso più interessante, è piuttosto impietoso. Ed in Italia non c'è solo Brugherio: anche la nazionale di Schio, la settimana scorsa, ha regalato non poche emozioni, con continui saliscendi e discese più da mountain bike che da ciclocross: il pubblico, anche lì, ha apprezzato, nonostante fosse una prova di livello solo nazionale e fossero assenti Franzoi, Fontana ed i Selle Italia (in corsa in Svizzera): han dominato i gemelli Braidot, con Luca davanti a Daniele nonostante un ottimo Marco Ponta, che ha concluso terzo.

Entrambe queste prove fan parte del circuito Trofeo Selle SMP Master Cross, che racchiude in sé 5 tra le più importanti prove del calendario italiano: seguiranno l'internazionale di Faè domenica prossima, Monte Prat e Vittorio Veneto in gennaio. Insomma, in Italia abbiamo due circuiti di alto livello: ci viene da chiedersi se non sarebbe stato più sensato unire le forze, visto il budget comunque basso del Giro d'Italia, per creare attrazione, e visto anche che le prove del Giro, Silvelle a parte, son state create di sana pianta, con risultati non proprio spettacolari: la prova di Rossano Veneto, che si disputerà sabato prossimo, si risolve in poco più di una gimkana, totalmente pianeggiante peraltro.

Infine, una buona notizia: il Gp Guerciotti ci sarà anche quest'anno e sarà internazionale. La corsa è stata da poco inserita nel calendario UCI per il 17 gennaio. La partecipazione sarà completa: ci sarà Jens Vandekinden, vincitore nella passata edizione, nonché numerosi atleti provenienti dall'estero, prevalentemente dalla Svizzera.

Nicola Stufano

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