Consiglio federale: Foto sbiadita di una FCI moscia - Almeno verrà rifatto il sito internet
Versione stampabileIl momento è topico, siamo commossi e vogliamo urlare tutta la nostra felicità per la notizia appresa dal Consiglio Federale della FCI tenuto ieri a Roma. Ebbene, dopo anni e anni in cui il web 2.0 è passato invano all'ombra della Curva Nord dello Stadio Olimpico, anche la Federciclismo - pare - ha deciso di aggiornare il suo sito internet, con un "progetto ambizioso che intende migliorare la fruibilità dell'informazione e, di conseguenza, l'immagine federale sul web".
Notevolissimo balzo in avanti, annunciato (la realizzazione avverrà, prima o poi) dopo anni e anni di stasi sul tema, ma il C.F. di ieri è stato abbastanza scoppiettante, va detto. Intanto, dato che c'era poca gente impegnata nelle commissioni federali, ne sono state create altre due: una per i procuratori sportivi, l'altra per la revisione dello Statuto (ma come? Non era già stato revisionato due anni fa?); a una terza commissione, quella dei giudici di gara (fin qui retta dal solo presidente Antonio Pagliara), è stata completata coi componenti.
La Federciclismo, come si vede, guarda al futuro, cresce, si arricchisce di professionalità. Tutto il contrario del movimento di vertice, che invece continua a soffrire, ma questo è meno importante per noialtri federalissimi. Le vacche magre, peraltro, continueranno a pascolare nel giardino un tempo fiorito del nostro sport preferito: il bilancio per il 2013, approvato nello stesso C.F., segna un passivo di 673mila euro, perdita dovuta a un fondo svalutazione accantonato dalla FCI (in soldoni: mettiamo da parte dei soldi i cui frutti ci permetteranno di "impattare" antichi crediti non riscossi).
Questa passività obbligherà la FCI a un piano di rientro per i prossimi tre anni, a partire dai 230mila euro che dovranno essere risparmiati in questo 2014. Cinghia da stringere, insomma, su un bilancio che - dei 16 milioni complessivi - utilizza il 20% (oltre 4 milioni) per il cosiddetto "Alto livello" e per le squadre nazionali. Sarà interessante scoprire, per queste ultime, la ricaduta della perdita dello sponsor federale (la Skoda), consumatasi nei mesi scorsi.
Altre novità provenienti dal Consiglio Federale: l'assegnazione dei campionati italiani su strada al GS Melinda (lo stesso dello scorso anno), mentre il campionato italiano cronosquadre (in programma il 5 luglio) sarà organizzato dal Team 2003 di Bolgare (Bergamo), e i tricolori giovanili su pista saranno a cura dell'Unione Ciclistica 2000 di Bassano del Grappa. La FCI ha poi preso atto del rinvio al TAR del Veneto (quello del Lazio s'è dichiarato incompetente sulla materia) per il contenzioso tra i comuni di Spresiano e San Vendemiano in merito alla realizzazione di un secondo velodromo coperto dopo quello di Montichiari. Tutti lo vogliono, questo velodromo, vedremo chi e soprattutto quando lo realizzerà.
Insomma, abbiamo tralasciato qualche tecnicalità o qualche fattore non di primissimo piano (il riconoscimento di 10 nuove scuole di ciclismo lo citiamo, però), ma il quadro che emerge una volta di più è quello di una Federazione che ha perso da tempo la spinta propulsiva e si limita all'ordinaria amministrazione. E laddove propone qualche importante novità (ad esempio il sito), ci arriva in ritardo di 10 anni rispetto alle promesse.
Vedremo se nel prossimo Consiglio Federale le cose andranno meglio, ma il clima da club della canasta (per non usare metafore peggiori) è duro a venir via.