Giro d'Italia Ciclocross 2013: Fontana torna e subito zampilla - Giù Franzoi, Bertolini allunga. Tra le donne festa Lechner-Valentini
- Giro d'Italia Cross - Fanzolo di Vedelago 2013
- Giro d'Italia Cross - Fanzolo di Vedelago WE 2013
- Alessia Bulleri
- Alice Maria Arzuffi
- Bryan Falaschi
- Chiara Galimberti
- Chiara Teocchi
- Cristian Cominelli
- Elena Torcianti
- Elena Valentini
- Elia Silvestri
- Enrico Franzoi
- Eva Lechner
- Fabio Ursi
- Gioele Bertolini
- Luca Braidot
- Marco Aurelio Fontana
- Mirko Tabacchi
- Nicolas Samparisi
- Nicoletta Bresciani
- Rebecca Gariboldi
- Thomas Paccagnella
- Tommaso Caneva
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- Ciclocross
Ci mancava Marco Aurelio Fontana, il guascone di Giussano che si divide tra mountain bike e ciclocross con risultati lusinghieri su entrambi i fronti. Ci mancava e lo aspettavamo da settimane all'esordio - dapprima rinviato per febbre, quindi finalmente avvenuto oggi - nel Giro d'Italia di Ciclocross. Lo aspettavamo noi e lo aspettava Enrico Franzoi, pronto a misurarsi col suo alter ego dell'offroad dopo aver dominato nel circuito italiano appena gli è stato possibile (e appena non ha avuto problemi vari, bisogna aggiungere).
Purtroppo, però, questa attesa sfida è finita troppo presto, visto che a metà gara il veneto è caduto scivolando su un passaggio dall'asfalto al brecciolino, e tutto sbucciato si è ritirato, offrendosi alle medicazioni di rito e dicendo probabilmente addio all'idea di vincere il Giro. Non è mica un ritiro da poco, visto che in quel momento (era il terzo giro) Enrico era al comando della gara di Fanzolo di Vedelago, sesta e penultima tappa della challenge rosa.
Partito subito a tutta, il capitano della Selle Italia-Guerciotti si era già avvantaggiato nel corso della prima tornata, mentre Fontana, partito con più cautela, ha perso qualche metro prima di rientrare nel gruppetto dei primi inseguitori (comprendente Tabacchi, Cominelli, Paccagnella e Nicolas Samparisi, mentre i primi due della classifica, Bertolini e Falaschi, erano un po' attardati). Alla fine del primo giro, Franzoi aveva già 13" su Tabacchi e Fontana, e 15" sugli altri, e nella seconda tornata la coppia inseguitrice, trainata dal campione nazionale italiano, ha rosicchiato qualcosa al battistrada (mentre Luca Braidot si ritirava a causa di un problema meccanico).
Al passaggio del terzo giro, la gara aveva ormai una fisionomia chiara: Franzoi al comando, Fontana e Tabacchi non troppo distanti da lui (9"), tutti gli altri fuori dai giochi per la vittoria (oltre mezzo minuto il ritardo di Bertolini, Samparisi e poi degli altri). La caduta di Enrico (che ha forse anche un po' pagato la pressione che gli mettevano i due inseguitori) ha però rivoluzionato tutto, almeno per le prime posizioni: e una volta rimasti al comando in due, al quarto giro Fontana ha rotto gli indugi ed ha attaccato: per Tabacchi non c'è più stato niente da fare, anche se il bellunese della Forestale è stato bravo a difendere il secondo posto, controllando la situazione senza patemi.
Alle sue spalle, Bertolini provava intanto a fare le scarpe a Falaschi: 93 punti in classifica per entrambi (la rosa l'aveva Gioele grazie al miglior piazzamento nell'ultima gara disputata), e la necessità di avvantaggiarsi per provare a mettere un importante mattone per la conquista del Giro, visto anche che l'uscita di scena di Franzoi - che era terzo a 90 punti - facilitava grandemente le cose per gli altri due (invece il quarto della graduatoria, Silvestri, ha vissuto una giornata negativa, forse influenzata dal taglio dei fighissimi baffi che fin qui Elia aveva esibito...).
Alla prima frustata di Bertolini, Falaschi (come Daniele Braidot e Paccagnella) ha risposto presente; alla seconda, nel quinto giro, solo Paccagnella ha tenuto la ruota del giovane collega, che ha lavorato da lì alla fine per tenere le distanze su Braidot e, appunto, Falaschi. Mentre Fontana vinceva con 21" su Tabacchi, nella volata per il terzo posto proprio Bertolini non ci ha capito più nulla, scodando e finendo per terra. Buon gioco per Paccagnella, terzo (il ragazzo è in crescita), a Gioele comunque il quarto posto non dispiace, visto che il rivale (nonché compagno di squadra) Falaschi ha chiuso sesto (dietro a Braidot). Il resto della top ten reca i nomi di Nicolas Samparisi, Fabio Ursi, Tommaso Caneva e Cristian Cominelli (buon decimo alla seconda gara stagionale).
In classifica i 19 punti conquistati da Bertolini fanno con gli altri 93 un totale di 112, contro i 106 raggiunti da Falaschi. Franzoi a 90 è teoricamente ancora in gara (come del resto Silvestri a 84), ma sostanzialmente la lotta si riduce ai primi due: per sorpassare l'avversario, Falaschi dovrebbe piazzarglisi almeno 2-3 posizioni avanti (a seconda dell'ordine d'arrivo: i punti in palio sono 30-26-22-19-16-13-11-9-7-6 e via fino a 1). A Paterno, il 29 dicembre, ci sarà la resa dei conti.
E ci sarà anche tra le donne, questa resa dei conti, visto che pure lì la situazione è ancora aperta (anche se...): oggi Eva Lechner non ha fatto prigionieri, è partita forte, e quando è rimasta sola con Elena Valentini l'ha piantata in asso, a due giri dalla fine, ed è andata a vincere; ma l'altoatesina non è in lotta per la maglia rosa, visto che ha saltato le prime tre gare perdendo irrimediabilmente terreno dalle altre. La sfida, tra le élite, riguarda altre due atlete Selle Italia-Guerciotti, la Valentini, appunto, e Alice Maria Arzuffi.
In rosa fino a oggi c'era quest'ultima, con 138 punti contro i 134 di Elena; ma una caduta (con annessa foratura) nel secondo giro ha appiedato la leader della classifica, obbligandola a percorrere ad andatura ridotta lo spazio che mancava ai box. Una volta cambiata bici, Alice ha provato a ricucire, ma non è andata più su del settimo posto finale. Buon per la Valentini, che con la piazza d'onore odierna raccoglie 26 punti (13 quelli dell'amica-rivale) e raggiunge quota 160, contro i 149 della Arzuffi. Terza di giornata, Nicoletta Bresciani, davanti alla rientrante Francesca Cauz (buona quarta) e ad Alessia Bulleri.
Tra gli juniores, Moreno Pellizzon non ha vinto ma il quarto posto ottenuto al traguardo gli permette di conservare la maglia rosa, anche se Giorgio Rossi (terzo di giornata) gli rosicchia 3 punti (i due sono 139-133); la gara l'ha vinta Manuel Todaro, autore di una bella azione a due con Federico Mandelli, e poi di un affondo decisivo nel finale. Tra le juniores, quinta vittoria in sei gare per Chiara Teocchi, che ha matematicamente vinto il Giro con 176 punti: né Rebecca Gariboldi (seconda oggi e in classifica con 141 punti), né Chiara Galimberti (139 punti, solo quarta oggi) potranno più raggiungerla. Il podio di giornata è stato completato da Elena Torcianti, terza.