Coppa del Mondo su Pista 2014: Com'è caliente questa Australia! - Sono loro i protagonisti. Meares, record nei 500 metri
- 500 metri Aguascalientes [Dic] WE 2013
- Aguascalientes [Dic] 2013
- Inseguimento Aguascalientes [Dic] WE 2013
- Keirin Aguascalientes [Dic] WE 2013
- Omnium Aguascalientes [Dic] 2013
- Omnium Aguascalientes [Dic] WE 2013
- Scratch Aguascalientes [Dic] 2013
- Velocità Aguascalientes [Dic] 2013
- Anna Meares
- Annalisa Cucinotta
- Artyom Zakharov
- Caroline Ryan
- Edward Clancy
- Eiya Hashimoto
- Elinor Barker
- Francesco Ceci
- François Pervis
- Jason Kenny
- Jasper De Buyst
- Jolien D'Hoore
- King Lok Cheung
- Kristina Vogel
- Laura Trott
- Luke Davison
- Matteo Alban
- Matthew Glaetzer
- Miriam Welte
- Owain Doull
- Pavel Kelemen
- Rebecca Angharad James
- Rebecca Wiasak
- Roman Lutsyshyn
- Sarah Hammer
- Sebastian Mora Vedri
- Shane Archbold
- Silvia Valsecchi
- Simona Frapporti
- Simone Consonni
- Sofia Arreola Navarro
- Stefan Bötticher
- Wai Sze Lee
- Uomini
- Ciclismo femminile
- Pista
Anche la seconda giornata di gare ad Aguascalientes ha lasciato il segno, soprattutto con un nuovo Record del Mondo per una delle sfide più importanti in assoluto: la Velocità maschile. E anche se il Record passa di mano, rimane sempre in Francia. È giusto raccontare i fatti dall'inizio: già dallo scorso anno si era capito che questa pista era veloce e i tempi di ieri avevano fatto intuire la possibilità che cadesse anche il Record di Kevin Sireau. Gli appassionati attendevano soprattutto il tedesco Robert Förstemann, che aveva impressionato a Manchester, invece è stato François Pervis ha lasciare il suo segno nella storia: 9"347 ad una media di 77 km/h. Da lasciare senza parole.
Non è stato l'unico atleta a scendere sotto il tempo di Mosca di Sireau, l'hanno fatto anche l'australiano Glaetzer, il ceco Kelemen e il tedesco Levy: solamente quinto Förstemann e più lento di 1 millesimo rispetto a Sireau. Il tempo clamoroso non ha però permesso a Pervis di vincere il torneo perché nei quarti di finale si è trovato a sfidare il Campione Olimpico Jason Kenny che l'ha sconfitto per due volate a zero.
Purtroppo nemmeno Jason Kenny è riuscito a trionfare: a sorpresa infatti la vittoria è andata all'australiano Matthew Glaetzer. Il giovane talento aussie ha avuto l'onore di sconfiggere il Campione Olimpico senza dover andare alla terza volata: un risultato che proietta finalmente Glaetzer nella cerchia dei migliori velocisti mondiali. Già nel 2010, quando vinse il Mondiale Juniores, si era capito che era un ottimo velocista ma gli mancava ancora il segno nella massima categoria. Glaetzer è un velocista un po' diverso tra quelli che primeggiano negli ultimi anni: è molto alto, ma non è particolarmente muscoloso, molto meno, per esempio, del coetaneo Campione del Mondo Stefan Bötticher.
Per l'Italia era in gara Francesco Ceci, classificatosi 39esimo con il tempo di 9"965 (il particolare di questa gara è che su 41 partenti solamente l'ultimo, Leandro Botasso, ha fatto un tempo superiore ai 10 secondi).
La seconda giornata ha visto il ritorno della grande Australia anche grazie ad Anna Meares che sembra non essere mai stanca: infatti ieri ha abbassato ancora il Record del Mondo dei 500 metri che già era suo; ora il nuovo primato mondiale è 32"836. Per la Campionessa Olimpica della Velocità è un gran risultato soprattutto perché ha sconfitto due tra le migliori sprinter del momento: Miriam Welte e Wai Sze Lee.
Bisogna anche dire che Wai Sze Lee ha avuto una giornata molto impegnativa, perché iscritta anche al torneo dei Keirin, dove è riuscita anche a piazzarsi al secondo posto, superata ancora da una tedesca, stavolta Kristina Vogel. Non solo Glaetzer e Meares e non solo velocità: gli aussie si sono imposti anche nell'Inseguimento Individuale femminile e nell'Omnium maschile.
Nell'Inseguimento la vittoria è andata a Rebecca Wiasak che ha sconfitto la favorita britannica Elinor Barker, che pure aveva fatto il miglior tempo nelle qualifiche. A differenza di tutte le altre gare, i tempi nell'Inseguimento Individuale sono stati piuttosto alti proprio a significare la perdita di interesse da parte delle atlete per questa specialità. Il tempo fatto segnare dalla Wiasak è stato infatti di 3'28"884, oltre 6" più alto del Record di Sarah Hammer. Per l'Italia era in gara Silvia Valsecchi che si è piazzata all'ottavo posto.
L'Omnium maschile ha visto la vittoria di Luke Davison, che aveva già trionfato ieri nell'Inseguimento a Squadre: l'australiano è riuscito a primeggiare senza vincere alcuna delle sei gare in programma, ma è riuscito ad essere regolare a dispetto degli alti e bassi degli avversari. I suoi 30 punti come risultato finale sono molti e la dicono lunga sulla gara altalenante perché, in genere, per vincere servono 16, massimo 20 punti. Al secondo posto si è piazzato il belga Jasper De Buyst, già vincitore a Manchester, mentre sul terzo gradino del podio è salito il kazako Artyom Zakharov. Solamente 15esimo Simone Consonni che ha avuto come miglior risultato il nonoposto nell'Eliminazione e nel Chilometro.
Proprio il Chilometro, ha visto l'ennesimo capolavoro di Edward Clancy che ha percorso i classici quattro giri in 1"00'908, un tempo di livello mondiale: il britannico ha dimostrato ancora una volta di essere uno specialista delle prove cronometrate che però pecca sempre nelle gare di gruppo.
L'ultima gara in programma, lo Scratch maschile, ha visto invece la vittoria del britannico Owain Doull che è stato in grado di guadagnare il giro insieme a King Lok Cheung. Il gruppo è stato poi regolato in volata dall'ucraino Roman Lutsyshyn davanti al neozelandese Dylan Kennett. Per l'Italia era in gara Matteo Alban, penultimo, a due giri di ritardo dal vincitore, in coppia però con l'australiano Glenn O'Shea.
Nella terza giornata di gare ci sono in programma la finale della Velocità e dell'Omnium donne (che a metà gara vede al comando Sarah Hammer), il Chilometro, l'Americana e il Keirin maschile.