Mondiali su Pista 2013: La Germania trova un vero vincente - È di Bötticher l'oro nella Velocità. Madison: Italia 4a
- CAMPIONATO DEL MONDO SU PISTA 2013
- Campionato del Mondo Keirin WE 2013
- Campionato del Mondo Madison 2013
- Campionato del Mondo Omnium WE 2013
- Campionato del Mondo Velocità 2013
- Campionato del Mondo Velocità WE 2013
- Annette Edmondson
- Denis Dmitriev
- Else Belmans
- Francesco Ceci
- François Pervis
- Gillian Carleton
- Giorgia Bronzini
- Jinjie Gong
- Katarzyna Pawlowska
- Kristina Vogel
- Laura Trott
- Lisandra Guerra Rodríguez
- Miriam Welte
- Morgan Kneisky
- Rebecca Angharad James
- Sam Webster
- Sarah Hammer
- Shuang Guo
- Simona Frapporti
- Stefan Bötticher
- Stephanie Morton
- Vivien Brisse
- Uomini
- Ciclismo femminile
- Pista
Mentre tutta Europa è sotto la neve e tante corse vengono annullate, al caldo della Minsk Arena si sono conclusi oggi i Campionati del Mondo su Pista che hanno visto consegnare le ultime quattro medaglie in palio per l'edizione 2013. Se l'Italia ieri ha gioito per il bronzo di Giorgia Bronzini, oggi ci mordiamo le mani per il quarto posto dell'inedita coppia Liam Bertazzo e Angelo Ciccone nel Madison che ha visto trionfare la coppia francese formata da Vivien Brisse e Morgan Kneisky davanti a Spagna e Germania.
In tutta onestà la gara è stata estremamente noiosa e con pochissimi acuti: le uniche coppie che sono riuscite a guadagnare il giro sono quelle salite sul podio e ci sono arrivate a 10 tornate dal termine. Prima di allora gli attacchi sono stati sia pochi di numero che di intensità, non ce n'è stato uno che fosse veramente importante per l'esito della gara e anche l'azione di Francia, Spagna e Germania si è conclusa solo quando c'è stato un cedimento del gruppo, in modo anche un po' ingenuo, visto che la corsa andava verso il termine.
L'Italia ha corso molto bene nella gestione delle volate, raccogliendo 12 punti ma sarebbe arrivata ai piedi del podio anche se i tre team non avessero guadagnato il giro, quindi si tratta di medaglie ampiamente meritate. Il Madison è stato caratterizzato anche da due cadute, una appena ha preso il via la gara per un errore di cambio dei russi (proprio il primo cambio) ma è stata la seconda quella più importante, perché ha coinvolto la coppia belga che lo scorso anno vinse il Campionato del Mondo: De Ketele e Van Hoecke hanno però ripreso la gara e hanno concluso all'ottavo posto.
Seconda vittoria per Becky James in questo torneo mondiale. Dopo quella nella Velocità Individuale, oggi si è ripetuta nel Keirin, dove ha avuto la meglio sulla cinese Jinjie Gong e la cubana Lisandra Guerra Rodriguez. Sfortunatissimo il torneo delle due tedesche favorite, entrambe vittime di cadute: Miriam Welte è finita a terra ancora al primo turno insieme a Stephanie Morton (caduta causata da Shuang Guo), mentre Kristina Vogel è cascata proprio nella finale. La Vogel si è ritrovata chiusa sul lato interno è finita sulla linea azzurra e poi ha perso il controllo del posteriore della bicicletta. Le tedesche, partite con il pronostico di vincere tutte le gare veloci, hanno conquistato il solo titolo della Velocità a Squadre. La Gran Bretagna invece, dopo il ritiro di Victoria Pendleton, ha già una promessa su cui lavorare per Rio de Janeiro.
Anche Sarah Hammer vince la sua seconda medaglia d'oro della rassegna iridata nell'Omnium dopo quella dell'Inseguimento Individuale, ma stavolta sul podio si commuove e chissà quante emozioni vedendo al secondo posto quella Laura Trott che la sconfisse proprio ai Giochi Olimpici di Londra. Sarah Hammer ha dominato l'Omnium fin dalla prima giornata e ha incrementato nella seconda, iniziata con la vittoria nella prova dell'Inseguimento, il quarto posto nello Scratch (vinto a sorpresa dalla belga Else Belmans), e il sesto posto nei 500 metri finali vinti dalla canadese Gillian Carleton autrice, tra l'altro, di una rimonta incredibile nella seconda giornata fino al quinto posto finale.
Laura Trott, con due terzi posti nell'Inseguimento e nello Scratch e il quarto nei 500 metri, ha vinto l'argento davanti all'australiana Annette Edmondson, che ha superato la polacca Katarzyna Pawlowska proprio nella gara finale. Simona Frapporti ha chiuso la prova al 12esimo posto: fatale per lei, per essere uscita dalla top ten, è stato il brutto piazzamento nello Scratch che poi ha pagato anche nei 500 metri visto che le prove di velocità non sono proprio la sua specialità (era arrivata infatti ultima nel Giro Lanciato).
L'ultima medaglia è stata quella della Velocità maschile: Pervis, dopo le qualificazioni dei 200 metri, era ovviamente il favorito, veniva da una preparazione invernale perfetta fatta in Giappone con il Keirin, ma non aveva fatto i conti con Denis Dmitriev, russo ora allenato proprio da uno degli allenatori che prima seguivano i francesi. Dmitriev ha sconfitto 2 volate a 1 Pervis ed è andato a giocarsi la finale con il giovanissimo tedesco Stefan Bötticher che in semifinale ha avuto la meglio sul neozelandese Sam Webster. Che Stefan Bötticher fosse un talento lo si era già visto da tempo ma che fosse in grado di vincere un Campionato del Mondo non era facile da immaginare, eppure l'ha fatto, con due grandi volate vinte al fotofinish contro Dmitriev. La Germania da tempo attendeva un vero vincente: la scuola tedesca ha moltissimi sprinter di altissimo livello, ma aveva bisogno di uno in grado di vincere un Mondiale della Velocità e questo non capitava da diverso tempo. Stefan Bötticher dalla sua ha anche l'età ed essendo solamente un 1992 ha ancora tempo per migliorare.
Per l'Italia, tolta la solita Bronzini che salva sempre la situazione, i risultati non sono stati dei migliori: ci si aspettava un miglioramento soprattutto del quartetto maschile (tolto il gap del materiale nuovo da testare), mentre il settore velocità ormai è assodato che non c'è e ancora non si capisce perché non ci si voglia investire, considerando quante medaglie consegna ai Giochi Olimpici.