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Coppa del Mondo su Pista: Bötticher sale, Kenny cade - A Glasgow la velocità parla tedesco

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La caduta di Jason Kenny nel Keirin, Stefan Bötticher resta in sella e vince © Sportinglife

Si è conclusa anche la seconda tappa della Coppa del Mondo disputata nel nuovo Velodromo Sir Chris Hoy di Glasgow che ci ha dato il permesso di riflettere su molte cose che riguarderanno il futuro della pista (e non si tratta di un futuro remoto). La prima novità che balza all'occhio è la presenza di un maggior numero di paesi al via: ormai il movimento ciclistico su pista abbraccia ogni zona del globo terrestre e non fanno più sorridere gli atleti di Trinidad e Tobago che non arrivano più solo con la nazionale ma hanno anche un team che li sponsorizza (Haseem McClean era infatti iscritto con il Team Bacon). Per ora i nomi possono ancora far sorridere, come il caso dell'atleta del Suriname Jair Tjon En Fa, ma un tempo di 10"521 per soli 8 centesimi non gli ha permesso di poter proseguire il torneo di Velocità, e parliamo comunque di un ragazzo del 1993. I tecnici della Francia già da alcuni anni avevano previsto che per le discipline di velocità ci sarebbe stato un cambiamento radicale: è infatti probabile, secondo il loro studio, che quasi tutti gli sprinter presto saranno di origine caraibica, come nel caso dell'atletica, perché più dotati di fibre bianche adatte agli sforzi molto intensi e molto brevi. Lo studio non è lontano dalla realtà visto che già quest'anno ai Giochi Olimpici 2 finalisti su 4 erano di origine caraibica.

La tappa di Glasgow doveva essere il grande ritorno di Jason Kenny, ma non è stato certo il ritorno più felice possibile: nella finale del Keirin ha toccato la ruota posteriore del tedesco Bötticher ed è caduto rovinosamente provocando di conseguenza anche la caduta del francese Quentin Lafargue (questa caduta gli ha poi impedito anche di prendere il via nella Velocità). Per Jason Kenny questo non è certo un periodo facile, dopo le grandi vittorie olimpiche ha passato un periodo di forte depressione, senza motivazioni e senza voglia di rimettersi in gioco, questa avrebbe dovuto essere la sua gara di ripresa: questa caduta potrebbe aver rovinato del tutto la sua stagione invernale.

Il paese che può invece festeggiare per aver finalmente trovato un atleta davvero vincente è la Germania: perché è vero che ha sempre avuto una grande tradizione di velocisti, ma negli ultimi anni tutti i loro più forti non erano comunque all'altezza di Baugé, di Hoy o di Kenny. La Germania ha però curato il suo giovane talento del 1992 Stefan Bötticher che in questa tappa di Coppa del Mondo si è imposto sia nel Keirin sia nella Velocità battendo Robert Förstemann due volate a zero e facendo segnare il secondo miglior tempo nei 200 metri con 10"012 (Förstemann era invece riuscito a scendere sotto i 10 secondi con 9"989). Il ventenne Bötticher riesce così nella bella impresa di vincere tutte e tre le gare di Velocità e comincia a scrivere il suo nome tra i grandi favoriti del Campionato del Mondo di Febbraio a Minsk.

La Germania non si accontenta di vincere le prove veloci con gli uomini, le vince anche con le donne. Lasciata a riposo la Primatista del Mondo Miriam Welte, è la sua compagna Kristina Vogel a fare man bassa sia nella Velocità che nel Keirin. Nel torneo di Velocità, dopo aver fatto segnare il miglior tempo con 11"100 ha sconfitto in finale la beniamina di casa Jessica Varnish che però può consolarsi con la vittoria nella Velocità a Squadre del primo giorno. Nel Keirin invece ha vinto in volata sulla russa Ekaterina Gnidenko e su Wai Sze Lee di Hong Kong. Deludente è stata invece Olga Panarina che ha conquistato la vittoria nei 500 metri ma poi è stata impalpabile per il resto delle competizioni.

Per i teutonici non è finita qui (come se 5 Ori fossero pochi), infatti nell'Omnium maschile torna a vincere Lucas Liss (dopo la vittoria a Cali) e si conferma come un grande specialista: la Germania, avendo un grande vivaio, tiene a proteggere molto i suoi giovani e non li manda subito allo sbaraglio nelle grandi competizioni. Questo non è sempre un bene se si pensa che Lasse Norman Hansen e Bryan Coquard hanno la stessa sua età ed erano sui gradini più alti del podio dei Giochi Olimpici. Lucas Liss ora ha però tutto il tempo di prepararsi con tranquillità ai Giochi visto che ha ancora dei problemi nelle gare di gruppo (Corsa a Punti e Scratch) e deve migliorare nell'Inseguimento Individuale: aver battuto però il Campione del Mondo in carica Glenn O'Shea è sempre una bella presentazione.

Nell'Omnium femminile la vittoria è andata invece alla Campionessa del Mondo e Olimpica in carica Laura Trott che però ha dovuto sudarsela contro un'agguerrita australiana Ashlee Ankudinoff che ha ceduto solo nella prova finale dei 500 metri. Da tenere in considerazione per il futuro prossimo è invece la russa Tamara Balabolina (classe 1993) che è arrivata a soli 2 punti dalle migliori con una straordinaria rimonta nel secondo giorno dove si è imposta sia nello Scratch che nei 500 metri: per lei da migliorare è proprio la gestione della gara che non ti permette mai un attimo di distrazione.

A dicembre la Coppa del Mondo si prende una pausa e tornerà dal 17 al 19 gennaio ad Aguascalientes in Messico, terza ed ultima tappa prima dei Campionati del Mondo che si svolgerano dal 20 al 24 Febbraio a Minsk in Bielorussia.

Laura Grazioli

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