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Olimpiadi su Pista 2012: Jason conquista il suo vello d'oro - Kenny stravince la Velocità su Grégory Baugé

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Jason Kenny proclamato vincitore della Velocità di Londra 2012 dal francese Grégory Baugé © london2012.com

La quinta giornata dei Giochi Olimpici di Londra assegnava una sola medaglia, quella più antica del ciclismo e dedicata alla Velocità maschile, l'unica prova delle due ruote ad aver resistito a tutte le edizioni delle Olimpiadi a cui il ciclismo ha preso parte a partire da Atene nel 1896. La vittoria è andata al britannico Jason Kenny, il più veloce nelle qualificazioni di sabato con 9"713, il nuovo Record Olimpico. Jason conquista la sua seconda Medaglia d'Oro olimpica di questa edizione, la prima nella Velocità a Squadre dove aveva fatto vedere a tutti che mentre gli altri erano ancora umani, lui era di più. Più veloce, più forte. Quattro anni fa nella Velocità si era dovuto piegare al compagno di squadra Chris Hoy, ma nei trial britannici di quest'anno lo scozzese non è mai stato in grado di batterlo e il giovane Kenny (è del 1988) è riuscito a guadagnarsi degnamente il suo posto nei grandi. La sua tecnica è cresciuta di anno in anno e nelle ultime due stagioni è arrivato sempre in finale ai Campionati del Mondo della Velocità contro Grégory Baugé, però perdendo sempre. A dire la verità agli ultimi Campionati del Mondo aveva dato l'idea di essere arrivato al punto di riuscire a battere il francese ma a causa di una scorrettezza la giuria l'aveva retrocesso, ma aveva portato Baugé ad avere i crampi e non sarebbe più stato in grado di reggere una terza volata. Per Jason Kenny è una medaglia meritata, è stato il più forte, il più bravo in volata, dotato di un'accelerazione straordinaria: all'inizio del 2012 gli consegnarono il Mondiale del 2011 che tolsero a Baugé ma niente gli darà la soddisfazione di averlo stavolta battuto senza scuse sulla pista.

La Medaglia d'Argento è stata vinta (perché ai Giochi si vince l'Argento, non si perde l'Oro) dal dominatore della Velocità dell'ultimo quadriennio, il francese Grégory Baugé: questo ragazzo della Guadalupa del 1985 ha avuto una crescita costante negli anni diventando il punto di riferimento di una disciplina mostrando sia velocità che abilità tecniche uniche tra tutti gli specialisti della Velocità. Anche nella finale di oggi ha mostrato al pubblico, e a Kenny, la sua grande abilità nel gestire una volata contro un avversario che sapeva essere nettamente superiore: Jason Kenny, nonostante la vittoria, oggi è andato a lezione di Sprint. La Medaglia di Bronzo ha preso il volo per l'Australia grazie a Shane Perkins prima battuto 2 volate a 0 in semifinale da Baugé e poi vincendo la finalina sul grande fenomeno di questi Giochi Olimpici, Njisane Phillip di Trinidad e Tobago.

Un piccolo paragrafo lo merita proprio il ragazzo di Trinidad e Tobago Phillip: la sua tecnica, la sua accelerazione avevano stupito tutti quanti tanto da pensare che anche Kenny avrebbe potuto rischiare qualcosa. Phillip non si era tirato indietro a questo scontro, anche nelle interviste mostrava la sua tranquillità mentale senza il minimo timore reverenziale nei confonti di Kenny e degli altri avversari; arrivato alle semifinali voleva arrivare in fondo. Purtroppo la favola di Trinidad e Tobago e della sua prima medaglia si infrange prima contro la superiorità di Kenny e poi contro Perkins (con anche un po' di sue colpe nell'ultima volata dove all'ultimo giro ha un po' perso l'attimo). Il futuro però è dalla sua parte, è solamente del 1991, e tra quattro anni a Rio sappiamo già chi sarà il velocista più pericoloso sul tondino brasiliano.

Oggi si sono disputati anche i quarti di finale della Velocità femminile con tutte le migliori che hanno passato il turno quasi senza problemi: quasi, perché la cinese Shuang Guo nella prima volata si è fatta decisamente sorprendere dalla cubana Lisandra Guerra ed è andata a perdere il primo scontro diretto. Non ha però più avuto problemi a recuperare nelle altre due volate e nell'ultima giornata proverà a battere Anna Meares e ad entrare nella finale per la Medaglia d'Oro (e migliorare il Bronzo già conquistato nella sua Pechino). Nell'altra semifinale la primatista del Mondo Kristina Vogel affronterà la grande favorita del torneo, tornata in grande spolvero, Victoria Pendleton che ha fatto vedere di avere una forma veramente straordinaria.

Terminato ieri l'Omnium maschile, nel pomeriggio ha preso il via la stessa specialità al femminile: la sorpresa principale viene dalla Francia che al posto di Pascale Jeuland schiera Clara Sánchez-Henriette specialista del Keirin (dove si è classificata quarta a questi Giochi Olimpici). Questa scelta è estremamente coraggiosa ma anche mostra che i francesi non hanno grandi ambizioni di vittoria e puntano tutto sulle prestazioni nel Giro Lanciato e nei 500 metri: nonostante l'aver portato una specialista della Velocità ciò non è stato sufficiente per battere la britannica Laura Trott vincitrice del Giro Lanciato con 14"057. Laura Trott, Campionessa del Mondo in carica, si è imposta decisamente anche nell'Eliminazione battendo un'altra delle grandi favorite, Sarah Hammer: le due ragazze dopo tre prove si trovano ora in vetta alla classifica generale con 12 punti ciascuna e distanziano già di 5 punti l'australiana Annette Edmondson e di 6 l'altra attesa protagonista, la canadese Tara Whitten.

Il Titolo Olimpico dell'Omnium femminile sarà assegnato nel pomeriggio di domani insieme alla Velocità femminile e al Keirin maschile dove tornerà in pista Chris Hoy che tenterà di chiudere in bellezza la grande settimana britannica del Ciclismo su Pista.

Laura Grazioli

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