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Coppa del Mondo Beijing '11-'12: O'Shea su Coquard in un bell'Omnium - E Bertazzo firma la prova dello Scratch

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L'australiano Glenn O'Shea ha vinto l'Omnium a Pechino - Foto Zimbio.comLa terza giornata di gare a Pechino non sarà certo ricordata per le grandi emozioni che si sono registrate: il livello è stato veramente basso e le vittorie sono state tutte piuttosto scontate, non si sono ancora visti i miglioramenti che spesso caratterizzano gli anni olimpici, anche se va tenuto conto del carico di lavoro degli atleti e delle assenze pesanti in quasi tutte le prove.

La prima medaglia assegnata è stata quella dell'Inseguimento Individuale con la vittoria del 28enne neozelandese Peter Latham, uno degli elementi fissi del quartetto neozelandese: per lui il cronometro si è fermato a 4'25"964 un tempo alto, ma si tratta ormai di una prova che sta venendo abbandonata da tutti i migliori interpreti visto che l'Inseguimento è stato tolto dal programma olimpico facendo, di fatto, morire la specialità stessa. Questa vittoria, ottenuta contro all'australiano Mitchell Mulhern, gli ha permesso anche di vincere la Coppa del Mondo davanti all'altro australiano Glenn O'Shea a Pechino impegnato invece nell'Omnium. L'Italia aveva al via della prova Marco Frapporti che però ha subito una squalifica, con tanto di ammenda di 200 Franchi, e non ha potuto terminare i suoi 4 km.

Per le donne c'era una sola finale in programma, quella del torneo di Velocità che ha impegnato le ragazze fin dal mattino con i 200 metri lanciati: il miglior tempo è stato fatto segnare dalla favorita Shuang Guo con 10"983, l'unica ad essere scesa sotto gli 11 secondi; dietro di lei, staccata di 2 decimi la lituana Simona Krupeckaite, mentre la curiosità più importante sta che tra le 16 ragazze a passare il turno ben 7 erano cinesi. Il torneo non ha avuto risultati diversi dai pronostici e la vittoria è andata proprio a Shuang Guo che ha superato 2 volate a zero Simona Krupeckaite, unica europea delle finali; il Bronzo infatti è stato vinto dall'altra cinese Junhong Li della Giant Pro Cycling davanti alla ragazza di Hong Kong Wai Sze Lee. La Krupeckaite può comunque consolarsi perché il secondo posto ottenuto nella prova di oggi la fa balzare al comando della Coppa del Mondo con un punto di vantaggio sulla tedesca Kristina Vogel: sarà la tappa di Londra a stabilire chi vincerà questa classifica. L'Italia era al via del torneo di Velocità con Elisa Frisoni e Marta Tagliaferro ma nessuna di loro è riuscita a qualificarsi per i turni successivi a causa dei tempi molto alti fatti registrare sui 200 metri.

Il velocista più forte presente a questa tappa della Coppa del Mondo era senza dubbio il francese Francois Pervis e lui non si è fatto attendere vincendo il torneo del Keirin: dopo aver superato senza problemi sia il primo che il secondo turno, vincendo sempre le sue batterie, si è imposto anche nella finale davanti al russo del Moskow Track Team Sergey Borisov e all'australiano Andrew Taylor. Con la vittoria di oggi, e il secondo posto ottenuto a Cali, il francese si porta anche in testa alla Coppa del Mondo con 4 punti di vantaggio sul tedesco Maximilian Levy che rimane però il grande favorito per la vittoria finale qualora decidesse di partecipare al torneo del Keirin. Anche in questo torneo gli azzurri non hanno brillato infatti sia Francesco Ceci che Fabio Masotti non hanno superato i ripescaggi e non hanno potuto accedere al secondo turno.

L'ultima finale in programma per la terza giornata è stata quella dell'Omnium maschile, forse l'unica prova veramente emozionante grazie al bel duello tra l'australiano Glenn O'Shea e il francese Bryan Coquard, un talento che si conferma in crescita ad ogni gara internazionale. L'australiano e il francese si dividono infatti ben 5 vittorie sulle 6 prove in programma (Coquard ne vince tre mentre O'Shea ne vince due), lasciando agli avversari solo lo Scratch che sorride proprio all'Italia con la vittoria di Omar Bertazzo che riesce dell'intento di guadgnare un giro su tutto il gruppo (purtroppo però Bertazzo conclude il suo Omnium in 18esima posizione, ma lascia comunque un segno nella prova più dura di tutto il programma olimpico). La vittoria va all'australiano O'Shea con 20 punti, 3 in meno del francese Coquard che commette ancora il passo falso nell'Inseguimento Individuale, suo vero tallone d'achille che necessita di grandi miglioramenti se vuole ambire a vincere una medaglia mondiale od olimpica. Il giovanissimo Coquard rimane comunque un fenomeno, se si considera che ancora non ha compiuto 20 anni, e con il secondo posto di oggi si porta in testa anche alla classifica generale della Coppa del Mondo con ben 9 punti di vantaggio sul coreano Ho Sung Cho, praticamente è quasi ipotecata.

Durante tutto l'arco della giornata si sono svolte anche le prime tre prove dell'Omnium femminile che attualmente vede al comando la grande favorita, la russa del RusVelo Evgeniya Romanyuta che guida già la classifica con un bel vantaggio: 8 punti la separano infatti dalla seconda classificata, la ragazza di Taipei Mei Yu Hsiao a pari punti con la neozelandese Joanne Kiesanowski. Per l'Italia è in gara Valentina Scandolara che attualmente si trova in 18esima posizione.

Nella quarta e ultima giornata di gare terminerà quindi l'Omnium donne con l'assegnazione delle medaglie, mentre le altre tre finali in programma saranno quelle del Keirin femminile e del Madison e del torneo di Velocità maschile: quest'ultimo vedrà la curiosa partecipazione del danese Alex Rasmussen più volte Campione del Mondo nelle prove endurance che proverà a cimentarsi nello Sprint.

Laura Grazioli

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