Coppa del Mondo '11-'12 - Cali: Questa Germania si piglia tutto - 4 su 4 nella Velocità, 5 ori, 9 medaglie
- Cali 2011
- Keirin Cali WE 2011
- Madison Cali 2011
- Omnium Cali WE 2011
- Velocità Cali 2011
- Alex Buttazzoni
- Angelo Ciccone
- Ausrine Trebaite
- Azizulhasni Awang
- Cyrille Thièry
- Hersony Canelon
- Juan Esteban Arango Carvajal
- Kristina Vogel
- Laura Trott
- Loïc Perizzolo
- Lyubov Shulika
- Maximilian Levy
- Michaël D'Almeida
- Morgan Kneisky
- René Enders
- Robert Förstemann
- Sarah Hammer
- Simona Krupeckaite
- Stefan Bötticher
- Tara Whitten
- Virginie Cueff
- Vivien Brisse
- Weimar Alfonso Roldan Ortiz
- Uomini
- Ciclismo femminile
- Pista
Ancora Germania protagonista nell'ultima serata di corse a Cali. Solo una Simona Krupeckaite in grande spolvero ha impedito ai tedeschi il filotto di vittorie nelle prove veloci, relegando al secondo posto Kristina Vogel nel Keirin, dopo che le furie teutoniche avevano letteralmente sbancato nella Velocità Uomini, piazzando quattro atleti in semifinale e trasformando in una sfida in famiglia la lotta per le medaglie. Bottino: su 6 gare (Keirin, Velocità e Velocità a Squadre sono tutte prove olimpiche, ricordiamolo) 5 ori, 3 argenti e 1 bronzo che, anche se la concorrenza era quella che era, sicuramente hanno fatto strabuzzare gli occhi a tutti i rivali che guardavano le prove da casa.
Come al solito riepiloghiamo, specialità per specialità, quanto avvenuto nelle finali della terza serata.
Un tifo da stadio accoglie subito la splendida prova dei beniamini di casa Juan Esteban Arango e Weimar Alfonso Roldan che nel Madison riescono a prendere un giro a tutti quanti e andare a cogliere il secondo oro per il paese ospitante, dopo quello dello stesso Arango nell'Omnium. I tre sprint vinti (più un secondo e un terzo posto) non bastano ai francesi Kneisky e Brisse che devono accontentarsi dell'argento, mentre gli svizzeri Perizzolo e Thiery si prendono la medaglia di bronzo. Quarti i bravi Ciccone e Buttazzoni, piazzamento che, unito al quinto della coppia Viviani-Ciccone ad Astana, vale la seconda posizione nella classifica di Coppa del Mondo, proprio alle spalle degli elvetici.
Festival tedesco, come detto, nella Velocità Uomini. Dopo aver fatto segnare i primi quattro tempi già nelle batterie (9.966 quello di Levy), si sbarazzano facilmente degli avversari negli ottavi e nei quarti, non perdendo neanche una manche e monopolizzano i quattro posti delle semifinali. I confronti in famiglia premiano il giovanissimo (20 anni da compiere a febbraio) Stefan Bötticher, quest'anno già campione europeo Under 23 in tutte e tre le specialità olimpiche veloci e di cui sicuramente sentiremo parlare sempre più spesso. Levy, Forstemann salgono sul podio insieme al connazionale, mentre Enders si deve accontentare di applaudire gli amici-rivali dal parterre. Fa piacere anche commentare un altro quinto posto, forse ancora più significativo di quello ottenuto ieri nel "suo" Keirin, del malese Awang, che ricorderete vittima di un brutto incidente nell'ultima prova di Coppa della passata stagione, a Manchester, quando le immagini del suo polpaccio trafitto da una lunghissima scheggia di legno fecero il giro del mondo. L'asiatico, dopo una batteria stentata, è riuscito ad avere la meglio su ottimo atleta come D'Almeida negli ottavi di finale e poi a vincere il torneo per la quinta piazza. Conferma i suoi progressi anche il venezuelano Canelon, settimo.
Nel Keirin Donne torna al successo la campionessa del mondo del 2010 Simona Krupeckaite, la cui ultima vittoria di peso risaliva proprio alla rassegna iridata danese a cui ha fatto seguire un'annata con più ombre che luci. La prima delle sconfitte, come detto, è un'atleta in grande forma come Kristina Vogel e ciò fa brillare maggiormente l'oro della lituana che potrebbe aver ritrovato il bandolo della matassa proprio all'alba della stagione che culminerà con i Giochi Olimpici. Brava anche la francese Cueff che sale ancora sul podio, dopo l'argento nella Velocità, mentre un'altra delle favorite, l'ucraina Shulika (una delle pochissime velociste a gareggiare, e con discreti risultati, nell'Inseguimento a Squadre) è quarta.
Infine, andiamo a scoprire la seconda puntata della sfida tra Sarah Hammer e Tara Whitten nell'Omnium Donne, dopo che avevamo lasciato la bicampionessa del mondo canadese in vantaggio di una sola lunghezza sulla rivale statunitense dopo tre prove. Nella quarta disciplina, l'Inseguimento, parte benissimo la primatista Hammer che dopo 2000 metri di circa mezzo secondo sulla rivale, prima di avere un brusco calo nell'ultimo chilometro e doversi accontentare della seconda posizione, cedendo un altro punto alla Whitten, con entrambi i tempi (nell'ordine dei 3'30"), però, che sarebbero valsi la medaglia d'argento nella prova individuale di venerdì vinta dalla Shanks. Avversarie, neanche a dirlo, lontanissime, con la sola Laura Trott che riesce ad arrivare a meno di tre secondi e ad affacciarsi sul podio virtuale. Colpo di scena nello Scratch, interpretato in maniera pessima dalla canadese che non riesce a far meglio di un misero 14° posto, facendo risaltare ancor di più il primo della Hammer che così, in un colpo solo, si mette praticamente la medaglia d'oro in tasca. Una formalità quindi la sesta prova, i 500 metri, che confermano i valori in campo ed esaltano le doti della Trott, che vince e consolida il podio ai danni della lituana Trebaite che, al contempo, ha fatto intravedere buoni progressi.
L'appuntamento è ora tra poco più di un mese a Pechino che potrebbe essere un crocevia importante per definire i ranking che regolano la partecipazione sia ai prossimi Campionati del Mondo australiani che ai Giochi Olimpici di Londra 2012, sperando in qualche novità positiva per i colori azzurri.