Coppa del Mondo '11-'12 - Cali: ArangOmnium! Colombia in festa - Oro anche per Vogel, Levy e Shanks
- Cali 2011
- Inseguimento Cali WE 2011
- Keirin Cali 2011
- Omnium Cali 2011
- Omnium Cali WE 2011
- Velocità Cali WE 2011
- Alison Shanks
- Ausrine Trebaite
- Bryan Coquard
- Elisa Frisoni
- Francesco Ceci
- François Pervis
- Hersony Canelon
- Juan Esteban Arango Carvajal
- Kristina Vogel
- Lesya Kalitovska
- Marta Tagliaferro
- Maximilian Levy
- Sarah Hammer
- Sarah Kent
- Tara Whitten
- Valentina Scandolara
- Victoria Baranova
- Virginie Cueff
- Wai Sze Lee
- Wendy Houvenaghel
- Yulei Xu
- Zachary Bell
- Uomini
- Ciclismo femminile
- Pista
Anche in questa stagione la prova di Coppa del Mondo di Cali sta confermando la scarsa propensione degli atleti di alto livello a darsi battaglia sull'anello colombiano e quel che ne risulta è uno livello tecnico mediamente più basso rispetto alle altre tappe. La fotografia ne è la seconda giornata (terza contando le qualifiche degli inseguimenti a squadre) di gare, in cui si sono disputate le finali di Inseguimento Individuale Donne (disciplina non più olimpica), Velocità Donne, Keirin e Omnium Uomini.
Se nella giornata precedente la Germania aveva strappato un record del mondo che aveva mitigato la delusione per delle finali dell'inseguimento non all'altezza delle aspettative, stanotte i successi di Shanks, Vogel, Levy e Arango, pur meritatissimi, non hanno particolarmente impressionato per qualità.
Nell'Inseguimento Donne, pronostico rispettato con la neozelandese campionessa del mondo del 2009 Alison Shanks che, proprio come in quell'occasione, ha prevalso sulla rivale britannica Wendy Houvenaghel, anche se entrambe hanno fatto segnare, sia in qualifica che in finale, tempi abbastanza lontani dai loro personali. Ha invece disertato la prova la primatista del mondo Sarah Hammer, poi scesa in pista per l'Omnium (le qualifiche per le due prove erano in programma consecutivamente, quindi per lei scelta praticamente obbligata), mentre nella finalina per il bronzo, l'ucraina Lesya Kalitovska, che già questa medaglia aveva conquistato alle scorse Olimpiadi, ha avuto facilmente la meglio sull'australiana Kent.
Ancora un successo nelle prove veloci per la Germania che, con Kristina Vogel, vince l'oro nella Velocità Donne. Percorso netto per lei che, dopo aver fatto segnare il secondo tempo nelle qualifiche, non ha concesso nemmeno una manche alle rivali che mano mano ha incontrato, ultima la francesina Cueff. Pur partendo da un ottavo tempo iniziale, la transalpina ha confezionato il capolavoro nei quarti, eliminando con tre volate l'atleta di Hong Kong Wai Sze Lee che, con la Vogel, era stata l'unica a scendere sotto il muro degli 11". Bronzo alla russa Baranova sulla cinese Xu. Basta scorrere la lunga lista delle assenti, dalla Meares alla Shulika, passando per Panarina, Pendleton e Guo, per dare in ogni caso il giusto peso alla competizione. Poca gloria per le nostre Frisoni e Tagliaferro, rispettivamente 27esima e 37esima (ultima) e che a questo punto rischiano seriamente di lasciare fuori l'Italia anche dal prossimo Campionato del Mondo.
Il quarto oro "veloce" tedesco (su 4 specialità olimpiche veloci disputate) arriva nel Keirin dal campione del mondo 2009 Maximilian Levy che vince la finale dopo aver tagliato per primo la linea del traguardo anche nei primi due turni. Lo sconfitto è il francese Pervis, già vincitore del Chilometro, mentre la sorpresa è il 23enne venezuelano Canelon, ottimo terzo, e che ripete il piazzamento della Velocità a Squadre, una bella realtà in un movimento, quello sudamericano, che finora aveva fatto vedere pochino nel settore velocità. Proprio i sudamericani - nel primo turno lo stesso Canelon, nei ripescaggi il brasiliano Cipriano - hanno impedito l'accesso al secondo turno a Francesco Ceci che si è così dovuto accontentare del 14° posto.
Festa colombiana nell'Omnium Uomini che vede Juan Esteban Arango rimontare nella seconda giornata i sei punti che lo dividevano dal giovanissimo francese Coquard. Quest'ultimo ha dilapidato il suo tesoretto con una pessima prova nell'inseguimento, disciplina in cui dovrà necessariamente migliorare se vorrà arrivare ai vertici della specialità, perdendo anche la seconda piazza a vantaggio del più costante canadese Zachary Bell. Al contrario, il sudamericano, che ieri aveva consentito al quartetto di qualificarsi alla finalina dell'inseguimento a squadre (poi persa dai suoi connazionali privati del suo apporto), ha vinto le prove cronometrate di 3000 e 1000 metri, supplendo a una parziale débacle nello Scratch (decimo). Non ha preso parte alla seconda giornata Angelo Ciccone, così come Archbold e Teruel, tutti squalificati nell'Eliminazione per aver provocato una caduta di massa. Per il momento, anche se non ancora matematicamente, la qualificazione di un italiano (tutto ci fa pensare che sarà Elia Viviani) a Londra 2012 pare essere ancora al sicuro, ma non sarà possibile subire altre battute d'arresto.
Sicuramente non sarà a Londra un'atleta italiana nell'Omnium Donne e, complice anche la controprestazione di Valentina Scandolara, eliminata nelle qualificazioni (veramente una brutta giornata, inaspettata scrive la giovane veronese su Twitter), rischiamo anche di non essere rappresentati ai prossimi mondiali australiani. Nelle prime tre prove, bellissimo testa a testa tra l'oro e l'argento iridati Tara Whitten e Sarah Hammer, rispettivamente terza-prima-seconda e prima-seconda-quarta nel Giro Lanciato, Corsa a Punti e Eliminazione e ora divise da un solo punto. Alle avversarie, per ora capeggiate dalla lituana Trebaite, non rimane che lottare per il bronzo, mentre gli spettatori potranno godersi fino alla fine questo avvincente testa a testa tra quelle che sono sicuramente le due migliori interpreti dell'Omnium a livello mondiale in questo momento.