Sei Giorni di Fiorenzuola 2011: Viviani-Guarnieri, trionfo annunciato - Donne, vittoria per Romanyuta
- Liquigas - Cannondale 2011
- Chiara Vannucci
- Elia Viviani
- Evgeniya Romanyuta
- Franco Marvulli
- Jacopo Guarnieri
- Jan Dostal
- Jarmila Machacová
- Jens-Erik Madsen
- Jiri Hochmann
- Leif George Lampater
- Marc Hester
- Martin Blaha
- Michael Christiansen Morkov
- Nolan Hoffman
- Recep Ünalan
- Sarah Hammer
- Stella Tomassini
- Steve Schets
- Svetlana Bubnenkova
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E alla fine è stato un grande trionfo per gli italiani Elia Viviani e Jacopo Guarnieri: i due atleti della Liquigas Cannondale in maglia Pulinet hanno vinto, anzi stravinto, la Sei Giorni delle Rose di Fiorenzuola davanti a un pubblico in delirio per l'idolo di casa (Guarnieri vive da qualche anno a Fiorenzuola) e davanti anche a un pullman di tifosi venuti appositamente da Vallese, il paese di Elia Viviani, per incitare il loro beniamino.
Numerosi ospiti erano presenti alla serata finale, Elmgren il Presidente dell'Unione Internazionale dei Velodromi, Marco Villa nuovo Commissario Tecnico della Pista, diversi organizzatori di competizioni su pista e Michael Morkov, l'atleta della Saxo Bank che lo scorso anno vinse a Fiorenzuola con l'altro danese Alex Rasmussen ora alla HTC.
Oltre alle prove élite si sono conclusi anche l'International Track Young e Woman: il primo è stato vinto dal turco Unalan Recep, in maglia di leader sin dalla prima serata, davanti al connazionale Ahmet Orken e all'estone Eerik Idarand; il primo degli italiani, quinto, è stato il giovanissimo Jakub Mareczko, classe 1994, juniores bresciano della Aspiratori Otelli vincitore dell'ultima tappa del torneo. Il torneo riservato alle donne è stato invece vinto dalla russa Evgeniya Romanyuta che scalza dal primo posto Svetlana Bubnenkova (che finirà addirittura al quinto posto): la Romanyuta trionfa davanti alla ceca Jarmila Machacova e alla statunitense Sarah Hammer; un podio più regale era impossibile da immaginare. La prima delle italiane è stata invece Stella Tomassini, sesta, anche lei una juniores ma del 1993.
Le gare finali degli élite partono con la Corsa a Punti, ma i partenti decidono di animarla un po' e, giusto il tempo di qualche tornata, la Corsa a Punti diventa una mini-americana con "accuse" reciproche su chi sia stato a iniziare per primo: non ha alcuna importanza quando il pubblico si diverte. La vittoria nella Corsa a Punti all'Americana è andata alla coppia danese formata da Marc Hester e Jens-Erik Madsen che fino ad ora non erano ancora riusciti a vincere nemmeno una prova sebbene siano sempre stati nelle prime posizioni.
In attesa della Grande Americana Finale si sono disputate altre tre prove, lo Scratch dei numeri rossi è stato vinto dal Campione d'Europa della prova Omnium Under23 Jan Dostal, l'Eliminazione dei numeri neri ha visto invece il successo del belga Steve Schets e lo Scratch finale "tutti in pista" (con 40 atleti sull'anello) è finito nel carniere del sudafricano Nolan Hoffmann.
Nell'ultima Madison i punti conquistati vanno direttamente in classifica generale e i punteggi sono doppi quindi anche tanti punti di vantaggio possono non servirti se non controlli bene la corsa. Il primo attacco importante è lanciato dalla coppia danese Hester-Madsen insieme ai cechi Blaha-Hochmann che riescono e guadagnare il giro e riportarsi a giri pieni con le altre due coppie in vetta alla generale. Dopo una fase di stallo, sempre le due coppie danese e ceca ci riprovano ma stavolta sono Marvulli e Lampater ad occuparsi dell'inseguimento visto che la loro posizione in classifica viene messa in discussione soprattutto dai Campioni d'Europa dell'Americana Blaha-Hochmann. Elia Viviani decide di non rispondere subito all'attacco di Marvulli, poi si esibisce in uno scatto poderoso e riaggancia lo svizzero proprio sotto le tribune salutando e incitando il pubblico a fare più rumore. Tutte e quattro le coppie si riportano in parità e ormai i giri sono troppo pochi perché vengano tentati altri attacchi.
L'ultimo giro è tutto per i giovani italiani: Viviani cambia con Guarnieri che può finalmente trionfare nella Sei Giorni di casa dopo due anni sul secondo gradino del podio. La loro Sei Giorni la concludono con 200 punti davanti a Franco Marvulli e Leif Lampater con 154 e a Martin Blaha e Jiri Hochmann con 135. Vincono inoltre la classifica finale a squadre formata dalla somma dei punti tra élite, donne e young per la Pulinet insieme alla Campionessa Europea dell'Omnium juniores Chiara Vannucci e al turco Ahmet Orken.