Mondiali su Pista 2011: Una giornata al Palazzetto - La grande festa olandese
Dalla nostra inviata ad Apeldoorn
Avete presente quando in uno stadio segna un gol l'attaccante più importante della squadra di casa? Il boato del pubblico riempie tutto lo spazio fino a non sentire più niente: questo è successo oggi ad Apeldoorn al termine della giornata di gare.
Quando Marianne Vos a 200 metri dal traguardo ha preso la volata in testa, tutto il pubblico s'è alzato, lo speaker istituzionale ha lasciato il microfono a quello locale (lo speaker della 6 Giorni di Rotterdam noto per il suo modo molto spettacolare di commentare) e il palazzetto è esploso in un urlo meraviglioso: durante il giro d'onore per aver vinto la gara, il pubblico cantava e le grida di gioia di Marianne Vos nemmeno si son sentite.
Quanto è stata criticata per la condotta di gara nella Corsa a Punti, ma lei aveva addosso tantissima responsabilità verso il pubblico: quando sei un talento così, niente ti viene perdonato, nemmeno gli errori più banali. Marianne si è però rifatta vincendo trionfalmente lo Scratch e adesso la responsabilità verso il pubblico olandese passa a Kirsten Wild, ora in testa all'Omnium, per cercare di portare a casa quella maglia iridata che ha avuto bisogno dei trial tra loro due per decidere chi avrebbe partecipato.
È stata davvero una bella giornata per l'Olanda coronata anche dalla medaglia di bronzo di Teun Mulder nel Keirin con una condotta di gara impeccabile: certo, il migliore della finale è stato proprio il vincitore, Shane Perkins, che ha sofferto moltissimo l'eliminazione dalle semifinali della Velocità (che l'anno scorso gli valsero l'argento) e doveva assolutamente rifarsi. Il suo torneo non era certo partito bene con l'eliminazione nella sua batteria e il dover ricorrere ai ripescaggi, però il secondo turno l'ha favorito, non finendo nella batteria con ben 3 britannici: la volata finale è stato un capolavoro di tattica, la scelta della ruota di Crampton scalzando Chris Hoy, la scelta di tempo per uscire e lanciarsi e la resistenza al recupero del Campione del Mondo uscente. Se Chris Hoy voleva un successore degno di questo nome, nel Keirin, l'ha trovato. E se la giornata dell'Olanda è stata bella chissà che parole si dovranno usare per l'Australia che ha conquistato bene tre medaglie d'oro, quella di Perkins ma pure quelle di Anna Meares e di Michael Freiberg.
Anna Meares aveva già mostrato ai Giochi del Commonwealth che aveva trovato l'annata di grazia e per questo stato di forma aveva anche rinunciato a difendere il titolo dei 500 metri per concentrarsi proprio sulla Velocità: questo non le ha comunque impedito di riconfermarsi per la terza volta consecutiva Campionessa del Mondo nella Velocità a Squadra insieme a Kaarle Mc Culloch. Il suo torneo era partito con quasi lo stesso tempo di Olga Panarina e, trovandosi al secondo posto di qualifica, il suo tabellone le ha fatto incontrare Victoria Pendleton in semifinale: è stato veramente terribile per gli amanti della Velocità che le due regine si siano trovate lì e non in finale. Dopo aver vinto una volata a testa nell'ultima si sono cimentate in un vero surplace davanti alla folla in delirio: il surplace è ora vietato, ma un po' di spettacolo al pubblico non si può certo negare. Queen Victoria si deve piegare ad Anna Meares, lo fa degnamente e non ha niente da rammaricarsi, anzi con il tabellone che ha trovato a causa del 7° tempo di qualificazione non ha fatto altro che dimostrare una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, che lei è quella con la migliore visione di gara e capacità di gestire una volata.
La terza, e ultima, medaglia di giornata l'ha meritatamente conquistata Michael Freiberg, un altro giovane talento australiano, anche se un po' meno conosciuto degli altri noti campioni: la carriera di Freiberg si è concentrata quasi completamente sulla pista occupandosi poco del settore strada. Il suo percorso per l'oro nell'Omnium non era iniziato benissimo e, forse, in molti l'han dato per finito troppo presto: è stato capace di uscire alla distanza, di gestire le sue forse su due giornate di gara. L'Australia non poteva trovare un degno sostituto per Leigh Howard che ora, come per Cameron Meyer, vede la sua posizione nel team australiano in periocolo.
Rivedere le posizioni a volte può risultare la scelta migliore, come è stato per la Nuova Zelanda di Shane Archbold, argento: l'avevamo accolto come curiosa sorpresa a Melbourne, avevamo spalancato gli occhi a Manchester, ma la prestazione del Campionato del Mondo è stata qualcosa di più perchè il livello del Mondiale è sempre diverso dalla Coppa del Mondo. Che il livello tra Coppa del Mondo e Mondiale è differente l'ha capito purtroppo anche Elia Viviani, autore di una più che buona prova dell'Omnium ma che nei due giorni è andato in calando: gestire le forze sta diventando la caratteristica più importante dell'Omnium diviso su due giornate.
Domani ci sarà la chiusura del Campionato, saranno ancora 4 i titoli in palio tra i quali quello del Madison, prova regina delle 6 Giorni che si corre a coppie: per l'Italia parteciperanno Davide Cimolai ed Elia Viviani (ieri pomeriggio durante gli allenamenti era sembrato che forse Omar Bertazzo avrebbe sostituito Viviani, ma quest'ultimo ha confermato invece l'intenzione di partecipare anche all'ultima prova del Mondiale). Il Madison non è più specialità olimpica quindi i giochi saranno molto più aperti degli ultimi anni e forse ci saranno anche delle possibilità per loro se sapranno buttarsi senza paura nelle azioni giuste.