Pista CdM Cali 2010: Francia b. Gran Bretagna, la sfida continua - Shanks e Pendleton, successi a squadre
- Cali 2010
- Alessandra Borchi
- Alex Buttazzoni
- Alison Shanks
- Chris Hoy
- Dotsie Bausch
- Edward Clancy
- Filippo Fortin
- Gijs Van Hoecke
- Grégory Baugé
- Jason Kenny
- Jessica Varnish
- Juan Esteban Arango Carvajal
- Kristina Vogel
- Kévin Sireau
- Lauren Ellis
- Lauren Tamayo Franges
- Marta Bastianelli
- Marta Tagliaferro
- Martin Blaha
- Matthew Crampton
- Michaël D'Almeida
- Miriam Welte
- Morgan Kneisky
- Rushlee Buchanan
- Sarah Hammer
- Victoria Pendleton
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Quella colombiana tradizionalmente è considerata forse come la tappa meno prestigiosa tra le prove di Coppa del Mondo ma dobbiamo ammettere che il livello della prima serata (nottata italiana) sembra in parte smentire la cosa, soprattutto per certe discipline.
Il primo podio assegnato è stato quello dell'Inseguimento a Squadre Femminile. Le grandi specialiste mondiali, attratte dal fatto che da quest'anno la prova individuale è in programma solo in questa tappa, hanno trascinato le rispettive squadre a prestazioni di tutto rispetto. Alla fine l'ha spuntata la Nuova Zelanda della Campionessa del Mondo 2009 Alison Shanks che, con le compagne Ellis e Buchanan, ha avvicinato il muro dei 3'22", fermandosi a poco più di due decimi, sei in meno del primato del mondo da loro ufficialmente stabilito nel marzo scorso. Battuto in finale un altro equipaggio molto accreditato come quello statunitense della Ouch Pro Cycling di Sarah Hammer (in attesa di vedere ufficializzati i record individuale e a squadre firmati in maggio ad Aguascalientes) con le fedeli Bausch e Tamayo. Rimasto fuori dalla finale per l'oro il terzetto britannico (Houvenaghel, Trott, Armitstead) che però si è migliorato nella finalina vinta: il loro 3'23"787, se corso nelle qualificazioni sarebbe valso almeno la seconda piazza, ma tant'è... Bastianelli, Borchi e Tagliaferro replicano la prestazione di Melbourne fermando i cronometri su un 3'36" alto che vale la 16esima piazza.
Nella Velocità a Squadre Femminile torna al successo la coppia britannica Pendleton-Varnish che in finale hanno la meglio sulle tedesche Welte-Vogel. Assenti le cinesi "titolari", le australiane e le olandesi, la francese Clair, orfana di Sánchez, ha centrato l'ultimo posto sul podio con la giovane connazionale Cueff, avendo la meglio sulla coppia spagnola.
Grande spettacolo nella finale della Velocità a Squadre Maschile che ha visto sfidarsi i terzetti che hanno monopolizzato i podi degli ultimi 5 Campionati del Mondo, e dell'Olimpiade di Pechino. I francesi Sireau-Baugé e D'Almeida hanno sbaragliato il terzetto britannico Hoy-Staff-Crampton che aveva dominato a Melbourne non più di due settimane fa rinnovando l'eterna sfida con i rivali d'Oltremanica che curiosamente li ha visti vincitori (con Hoy e compagni sempre secondi) nelle quattro rassegne iridate a cavallo della passata Olimpiade (dal 2006 al 2009), con i britannici che si sono presi la rivincita proprio nell'appuntamento più prestigioso, quello a cinque cerchi. Terzi i neozelandesi Dawkins-Mitchell-Webster.
Tra le prove non olimpiche, spazio allo Scratch Maschile con un discreto campo partenti, indebolito solo dalla disputa in contemporanea dell'Omnium con cui divide parecchi specialisti. La volata finale è stata vinta dall'iridato di Pruszkow, il francese Morgan Kneisky, che ha sprintato sul giovanissimo belga Van Hoecke e sul ceco Blaha, mentre il nostro Alex Buttazzoni ha chiusto discreto settimo, primo dei non doppiati.
Già disputate anche le prime tre prove dell'Omnium Maschile, che sarà completato stasera. Tra gli atleti già protagonisti a Melbourne è spuntato un nome nuovo ma non completamente sconosciuto ai più attenti che se lo ricorderanno sul podio dello Scratch nel Mondiale scorso. Juan Esteban Arango ha vinto il Giro Lanciato e conquistato il secondo posto nella Corsa a Punti, pagando qualcosa nell'Eliminazione che però non gli ha impedito di mantenere la testa della classifica provvisoria, con tre lunghezze sull'iridato Ed Clancy da cui dovrà difendersi soprattutto nella prova del Chilometro da fermo. Gli altri accreditati alla vittoria, da Archbold a Bell, passando per Teruel, hanno subito almeno un passaggio a vuoto e inseguono a dieci punti e più e dovranno sperare in un passo falso della coppia di testa. Eliminato - ahinoi - già nelle qualificazioni Filippo Fortin a dimostrazione che, se davvero vogliamo evitare il rischio di rimanere fuori dai Giochi di Londra, Viviani dovrà al più presto scendere in pista per cercare la sempre più disperata impresa.
Oltre al già citato Omnium, il programma serale prevede l'assegnazione dei podi nell'Inseguimento Individuale (con Houvenaghel e Hammer che vorranno rifarsi ai danni di Shanks) e della Velocità Femminile (Pendleton favorita, mentre osserveremo con curiosità le prove di Bronzini e Guarischi) e del Keirin Maschile che però non vedrà al via l'iridato Hoy, vincitore a Melbourne.