Coppa del Mondo Pista Cali 2010: Con Bronzini proviamo a risalire - Giorgia guida la riscossa azzurra
- Cali 2010
- Chris Hoy
- Dmytro Grabovskyy
- Edward Clancy
- Eloy Teruel Rovira
- François Pervis
- Giorgia Bronzini
- Grégory Baugé
- Jamie Staff
- Jason Kenny
- Jessica Varnish
- Katie Colclough
- Kévin Sireau
- Laura Trott
- Lisandra Guerra Rodríguez
- Malgorzata Wojtyra
- María Luisa Calle Williams
- Matthew Crampton
- Michaël D'Almeida
- Pascale Jeuland
- Rafal Ratajczyk
- Sarah Hammer
- Victoria Pendleton
- Wendy Houvenaghel
- Zachary Bell
- Uomini
- Ciclismo femminile
- Pista
Il ciclismo invernale si prepara a tornare in pista; attraversando l'Oceano Pacifico, si passa dalla calda Australia ad un paese altrettanto caldo, e non solo per il clima: la Colombia, precisamente a Cali dove c'è uno dei velodromi più curiosi del mondo perché le tribune sono molto staccate dalla balaustra della pista e lo scorso anno, noi italiani ce lo ricordiamo bene, il velocista azzurro Luca Ceci, coinvolto in una brutta caduta durante il Keirin, scivolò fuori, cadde per circa 4-5 metri provocandosi la frattura di alcune costole (riguardando le immagini della caduta possiamo solo dire che fu molto fortunato).
Il programma della tappa di Cali, dal 16 al 18 dicembre, è molto ricco, oltre al quasi rodato programma olimpico si svolgeranno altre tre prove endurance, lo Scratch maschile e l'Inseguimento Individuale e la Corsa a Punti femminile in cui l'Italia rivedrà in pista la Campionessa del Mondo su strada Giorgia Bronzini.
Sarà tappa di grandi ritorni tra i quali, il più atteso è certamente quello del due volte Campione del Mondo della Velocità, il francese Grégory Baugé, dopo il brutto infortunio che lo aveva costretto a parecchio tempo di stop: si potrà valutare anche il livello di forma anche se è normale che non sarà al top. Confermata la presenza anche dei compagni di squadra francesi Kévin Sireau, Michael D'Almeida e François Pervis; non rinunciano, però, nemmeno i britannici alla tappa di Cali presenti con il collaudato terzetto Chris Hoy, Jason Kenny e Matthew Crampton. Sempre per quanto riguarda la velocità maschile sarà importante valutare il livello di crescita di un movimento, come quello statunitense, che aveva avuto un brusco stop dopo le olimpiadi di Sydney del 2000 vinte da Marty Nothstein: il nuovo coach degli Stati Uniti è il britannico Jamie Staff, ex Campione del Mondo BMX, passato alla pista e vincitore anche del Campionato del Mondo e dei Giochi Olimpici a Pechino nella Velocità a Squadra insieme a Chris Hoy e Jason Kenny. L'obiettivo americano non è, purtroppo, Londra 2012, ma Rio de Janiero 2016 visto che, attualmente, l'unico velocista a disposizione, Giddeon Massie non è al livello dei migliori 10/15 del mondo: ciò non toglie che Staff abbia intenzione di tentare la clamorosa qualificazione nella Velocità a Squadre (che permetterebbe automaticamente i due posti anche nel Keirin e nello Sprint) portando, oltre a Massie anche Dean Tracy e Kevin Mansker.
Nella prova endurance dell'Inseguimento a Squadre saranno assenti sia l'Australia, sia, soprattutto, la Gran Bretagna e questo potrebbe permettere ad altri paesi europei di scalare punti per le classifiche olimpiche: l'Italia è quindi attesa ad una grande prova perché non sarà facile riuscire ad avere un posto tra le prime sei. Favorite d'obbligo diventano quindi la nazionale Russa seconda a Melbourne, che detiene il record della pista colombiana e la Nuova Zelanda, squadra giovane, ma un occhio va dato anche alla Spagna di Eloy Teruel (gareggerà anche coi favori del pronostico nell'Omnium) e all'Ucraina di Dmytro Grabovsky. Gli altri nomi importanti per l'Omnium saranno il Campione del Mondo Edward Clancy, il polacco Rafal Ratajczyk e il canadese Zachary Bell.
Per il panorama delle corse femminili, arricchite da ben due gare extra rispetto al programma olimpico, tutte le attenzioni saranno rivolte all'azzurra Giorgia Bronzini, fresca di titolo mondiale conquistato a Geelong, ma molto sfortunata agli ultimi Mondiali su Pista di Copenhagen: per lei la possibilità di correre la Corsa a Punti, sua specialità preferita. Nell'Inseguimento Individuale occhi puntati, invece, sulla statunitense Sarah Hammer, primatista del mondo sia individuale che a squadre, primati che ha ottenuto negli ultimi Campionati Panamericani svoltisi ad Aguascalientes in Messico; il tifo però sarà per la padrona di casa, la veterana Maria Luisa Calle che non sembra affatto intenzionata ad appendere la bici al chiodo. Per gli appassionati dell'Inseguimento a Squadra, invece, ci sarà il gradito ritorno della Gran Bretagna, recente vincitrice dei Campionati Europei, con lo stesso team formato da Katie Colclough, Wendy Houvenaghel e Laura Trott. C'è ovviamente grande attesa anche per la squadra degli Stati Uniti, per vedere se è ancora in grado di tenere gli stessi tempi con avversari di livello molto più alto. Assente a sorpresa di questa tappa è la spagnola Leire Olaberria che ha deciso di prendersi qualche settimana di stop dalle competizioni per tornare intorno a metà gennaio: nell'Omnium sarà quindi lotta aperta, in particolare, tra la francese Pascale Jeuland e la polacca Malgorzata Wojtyra.
Sul versante velocità spicca la presenza di Victoria Pendleton e della compagna di squadra Jessica Varnish (i britannici non avevano mai partecipato a così tante gare di Coppa del Mondo prima della modifica dei regolamenti per le qualificazioni olimpiche). I paesi centro-sudamericani potranno però contare sulla presenza di Lisandra Guerra Rodriguez, cubana, già vincitrice del Campionato del Mondo di Manchester nel 2008 nei 500metri.
Ci sono dunque tutti gli ingredienti per assistere ad un buon spettacolo nonostante il livello non sia certamente quello di Melbourne, ma solitamente le tappe centrali della Coppa del Mondo sono quelle più traquille dove anche molti pistard si prendono un periodo di riposo.