Europei Pista Pruszkow 2010: Hoy-Sireau giocano, Dmitriev ringrazia - Sprint sorpresa; Velocità donne a Clair
Viene quasi da dire "meno male c'erano solo due finali" perché la giornata di oggi dei Campionati Europei su pista di certo passa alla storia, a modo suo, come quella dei tornei di Velocità più ricchi di sorprese.
La giornata prende il via con le qualificazioni dello Sprint maschile nella maniera più normale possibile, infatti Chris Hoy fa il miglior tempo (scendendo sotto il muro dei 10 secondi), Kevin Sireau il secondo e così via fino all'ultimo qualificato, l'irlandese Felix English. Probabilmente il pubblico si aspettava un torneo noioso fino alla grande finale Hoy vs Sireau, ma ha dovuto ricredersi subito. Lo sconosciuto irlandese ha approfittato di un errore marchiano di Hoy che, dopo aver preso abbondantemente la testa della prova, ha rallentato vistosamente, per preservare qualche energia per i turni successivi ed è stato beffato a pochi metri dalla fine. Si può solo immaginare la cocente delusione del grande velocista scozzese che ha definito questo suo errore "una stupidaggine che non deve ripetersi mai più", mentre per l'irlandese si tratta di una vittoria da ricorderà tutta la vita: tra l'altro la sua gioia dura molto poco perchè agli ottavi si trova ad affrontare Denis Dmitriev, russo, che lo elimina facilmente.
Le sorpese non finiscono certo qui, anzi, sono solo all'inizio perché ora il tabellone del russo diventa piuttosto facile e volata dopo volata Dmitriev si trova sempre più vicino alla possibilità di una medaglia: in semifinale si trova ad affrontare un'altra delle sorprese di giornata, il polacco Zielinsky che aveva eliminato al turno precedente il francese D'Almeida (in uno sprint aveva, però, ottenuto una squalifica che l'aveva costretto ad andare a disputare la terza volata).
Il polacco vince bene la prima delle due volate, ma nella seconda, agli occhi della giuria, stringe il russo in maniera irregolare (una decisione molto dubbia) e viene squalificato nuovamente: questo, da regolamento, costringe il polacco ad essere relegato all'ultimo posto, Dmitriev va in finale e Jason Kenny, che nel frattempo aveva perso da Sireau, si ritrova con una medaglia di bronzo senza nemmeno disputare la finalina.
Il primatista Sireau non poteva aspettarsi una finale più facile, infatti la snobba e, sottovalutando l'avversario, entrambe le volte il russo lo punisce, la prima volta non facendosi raggiungere, la seconda prendendosi il lusso di passarlo proprio sul rettilineo finale: non ci poteva essere giornata peggiore per i grandi velocisti e non poteva essercene una migliore per il russo Denis Dmitriev.
Molto più tranquillo invece il torneo della Velocità femminile dove non è partita Elisa Frisoni a causa della febbre (è comunque sua intenzione tornare a correre nella terza giornata per il Keirin): la vittoria è andata alla francese Sandie Clair che ha condotto un torneo davvero esemplare soprattutto a livello tattico, in particolare proprio durante la finale con la tedesca Christina Vogel. Un po' sottotono è stato invece il torneo di Simona Krupeckaite che ha comunque conquistato un bronzo, anche lei però, senza disputare la finalina perché Olga Panarina, la bielorussa che al mattino aveva fatto il miglior tempo, non si è presentata alla partenza. Se la Francia ha avuto un momento di impasse nel settore della velocità femminile non si può certo dire che non si sia ripresa: due ori conquistati (e manca ancora il Keirin) e la sicurezza di una velocista molto giovane perché la Clair ha solo 22 anni.
La giornata degli Europei ha visto anche lo svolgimento delle prime 3 prove dell'Omnium maschile e femminile che attualmente sono guidati dal polacco Rafat Ratajczyk e dalla spagnola Leire Olaberria rispettivamente con 9 e 12 punti entrambi senza aver vinto ancora una prova: non è necessario, infatti, nell'Omnium vincere una delle 6 gare in programma, è sufficiente sempre piazzarsi nelle prime posizioni. L'Italia schierava al via Elia Viviani e Monia Baccaille, ma per la nostra portacolori la gara è finita presto a causa di una caduta nei primi giri della Corsa a Punti che l'ha costretta al ritiro, con una clavicola fratturata (caduta causata dalla scodata di Laura Trott, britannica Campionessa del Mondo Juniores proprio di questa specialità); Viviani invece si trova al quinto posto dopo 3 gare con 21 punti ma già 8 di distanza dal podio: un'impresa quindi non facile per lui avvicinare il bronzo, ma l'Omnium è comunque una gara molto lunga e non si può mai dire fino alla fine.
Nelle donne guida, sì, Leire Olaberria, ma la vera punta di questa giornata è la ceca Jarmila Machacova che attualmente si trova al secondo posto con un solo punto di distacco: nella prova dell'Eliminazione, quando ci si trovava ancora nel giro a vuoto, la Machacova è stata involontariamente coinvolta in una brutta caduta a causa della quale ha battuto violentemente fianco e schiena. Jarmila Machacova è rientrata in pista dopo poco, ha condotto tutta la gara di testa e poi è andata a vincere, nonostante la vittoria il dolore al fianco era così forte che i suoi allenatori hanno dovuto condurla a braccia fino al box perché lei non riusciva più a camminare: c'è da sperare che la botta non comprometta la sua partecipazione alla seconda sessione di gare.
Sarà quindi molto intensa l'ultima giornata di gare con le finali dell'Omnium e il torneo del Keirin a completare il programma olimpico: la giornata però non sarà finita lì perché per i grandi appassionati delle 6 Giorni si svolgerà la Madison Cup ossia il Campionato Europeo dell'Americana con l'Italia in pista con Angelo Ciccone e Fabio Masotti.