Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tutti dopati?: Una protesta entro il Lombardia - Bugno: «Ma tocca ai corridori muoversi»

Versione stampabile

Gianni Bugno, presidente del CPA © www.museodelghisallo.itGianni Bugno è il presidente del CPA, il sindacato europeo dei corridori, e naturalmente, da buon sindacalista, non si è tirato indietro al momento di appoggiare le voci di protesta che si sono levate dai corridori all'indirizzo dell'infelice uscita del procuratore generale antidoping Ettore Torri. L'abbiamo sentito per sapere se ci sono progetti particolari da parte del gruppo, in merito a quanto avvenuto nei giorni scorsi, ma la sensazione che ne traiamo è che per l'ennesima volta i corridori si lasceranno sfuggire l'occasione per far sentire per bene la loro voce e far valere le loro ragioni. Chissà. Anzi: vedremo.

Riepiloghiamo un giudizio sulle frasi di Torri?
«Già detto, è stata un'uscita troppo azzardata, mi meraviglio che venga da lui, uno con un ruolo tanto importante e delicato. Approvo e appoggio la protesta dei corridori, se Torri ha le prove parli, ma se non le ha non possiamo accettare che si spari così nel mucchio. Se anche ci fosse un solo corridore non dopato, avremmo il dovere di difendere quell'unico innocente. E comunque, al di là di tutto, il ciclismo è quello che ha fatto di più, e che più si è avvicinato a risolvere il problema del doping. Negli altri sport è una questione taciuta, questa, emergono pochi positivi non perché tutti siano puliti, ma semplicemente perché non ci sono i controlli che abbiamo noi, controlli che a volte addirittura esasperano i ciclisti per la loro invasività».

Una differenza di trattamento che si riverbera pari pari nei media principali.
«Per un ciclista basta la presunzione di colpevolezza, ed è rovinato, titoli, paginate... Stiamo lavorando e insistendo perché si velocizzino le procedure, per fare un esempio Pellizotti è in attesa di un giudizio da aprile, intanto è fermo... Uno non può fare il ciclista per tutta la vita, questo è un lavoro che si può fare per pochi anni. Anche perdere una sola stagione è un danno pesante».

Ora i corridori - ma non solo loro - mostrano un'unità invidiabile nella contestazione alle frasi di Torri: quanto durerà? In altri termini, perché è così difficile protestare?
«Il punto è che i corridori vivono da realtà diverse, la differenza che c'è tra una Pro Tour e una Continental è abissale, diverse esigenze, diverse problematiche. Come sindacato stiamo provando a porre l'accento sulla figura dei corridori, che deve tornare centrale nel movimento. Vogliamo il ritorno ai vecchi punteggi personali, le squadre Pro Tour devono avere non solo una licenza pagata a peso d'oro, ma anche i migliori corridori. Per fare un altro esempio, vorremmo che di diritto al Mondiale accedessero i migliori in base alla classifica internazionale: l'Italia ha diritto a 9 posti? Andranno al Mondiale i 9 migliori nella classifica UCI. Al ct il compito di assemblare la squadra e di far andare d'accordo gli uomini, non di selezionarli».

È prevedibile una forma di protesta importante, magari al Giro di Lombardia?
«Io non sono per le proteste eclatanti, penso che vadano più contro il pubblico che a favore di una battaglia. Comunque vedremo cosa organizzeranno, non è detto che si aspetti il Lombardia, c'è anche la Parigi-Tours di mezzo (anche se il problema riguarda più il movimento italiano, in realtà). So che stanno preparando qualcosa, aspettiamo le mosse dell'ACCPI e poi ci regoleremo. Di sicuro devono muoversi loro, noi al più possiamo dare tutto il supporto possibile, ma sono i ciclisti a dover capire di essere il motore che fa girare il movimento, e a dover pretendere di più. Stavolta paiono consapevoli del fatto che un certo limite è stato superato, vediamo se poi ognuno tornerà a guardare il proprio giardinetto».

Non si dovrebbe chiedere conto - più che a Torri - a Di Rocco, che mettendo in mano al Coni di fatto tutto l'antidoping del ciclismo, ha forse preparato il terreno per un'uscita come quella del procuratore generale?
«Mah, ultimamente c'erano stati diversi casi di positività... io capisco che Di Rocco abbia delegato al Coni la questione. Del resto è giusto che si sappia che l'ambiente è sano perché i controlli vengono fatti, e a parte qualche imbecille...».

Ma non può essere che Torri - non quando dice che tutti sono dopati, è chiaro che non può essere così, che qualche eccezione c'è per forza - non abbia invece torto quando dice che il doping è inestirpabile?
«Il fatto è che lui parla del ciclismo, dovrebbe invece parlare di tutti gli sport, poi purtroppo a essere messo all'indice è solo il ciclismo».

Beh, è anche normale, se Di Rocco mette tutto l'antidoping in mano al Coni e le altre federazioni sportive non lo fanno... In altro modo, magari alcuni casi potevano essere risolti inter nos senza clamore.
«Ci ho parlato, vedremo cosa dirà, come prenderà posizione dopo la protesta dei corridori. Di sicuro è il primo a lamentarsi del danno d'immagine ricevuto dal ciclismo, mi auguro che qualcosa venga fatto anche in ambito federale».

Ultima domanda, che un po' esula ma non troppo: non è che si spende troppo per l'antidoping e poco - per esempio - per la sicurezza nelle gare, specie in quelle minori?
«Questo è un altro discorso già fatto... ma poi ci tolgono le radioline... Ecco, spero che almeno questi strumenti tornino ad essere permessi senza problemi».

Marco Grassi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano