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Più sicurezza nelle gare ciclistiche - Il verbale della riunione del 18 settembre a Prato | Cicloweb

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Più sicurezza nelle gare ciclistiche - Il verbale della riunione del 18 settembre a Prato

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Sabato sera alle ore 21:30 presso l'Hotel Palace di Prato si è tenuta la prima riunione sul tema "Più Sicurezza sulle Gare Ciclistiche", fortemente voluta ed organizzata da tre addetti ai lavori: la signora Delphine Brunel (interprete) ed i signori Adriano Dini (radio-corsa) e Andrea Peschi (direttore sportivo). Sono intervenute le persone seguenti per trattare i vari argomenti proposti: Delphine Brunel, Adriano Dini, Andrea Peschi, Silvano Antonelli (scorte tecniche), Claudio De Angeli (organizzatore), Fausto Piccinini (motociclista radio-corsa) e Idalgo Ghetti (direttore sportivo e autista). La riunione è stata presentata da Antonio Mannori (speaker e giornalista). Come da ordine del giorno sono stati trattati i seguenti argomenti:

1) Trasmissione di radio-corsa e collegamenti radio scorte tecniche e organizzazione per le categorie Allievi, Juniores e Under 23 Élite con frequenze in VHF o altro
Relatore: Sig. Adriano Dini
Ha evidenziato come le trasmissioni attuali effettuate con CB 26 Mhz e 43 Mhz non siano sufficientemente idonee alla comunicazione (in quanto di debole portata e copertura), per scorte tecniche, direttori di organizzazione, giuria, direzione sanitaria e tutti i servizi in gara, in quanto ormai frequenze obsolete. Durante le manifestazioni ciclistiche, ci sono spesso momenti di ombra e moltissime interferenze che disturbano la corretta comunicazione di informazioni, spesso limitanti in frangenti cruciali delle gare, contravvenendo alla prerogativa di base: la sicurezza. Con il sistema comunicativo in VHF, così come è presente nelle gare professionistiche, andremmo ad assicurare anche nelle altre categorie una maggiore sicurezza, garantendo una copertura radio più ampia e priva di interferenze. Sull'argomento è intervenuto anche Fausto Piccinini, proponendo una comunicazione in gara con un ulteriore sistema di comunicazione "TETRA", argomento che verrà sicuramente discusso nel corso delle prossime riunioni inerenti alla comunicazione in gara.

2) Riammissione delle radioline in gare Under 23 Élite e Juniores
Relatore: Sig. Andrea Peschi
Ha evidenziato come l'uso delle radioline con atleti in gara sia uno strumento di fondamentale importanza per prevenire incidenti e snellire tutte quelle operazioni di rifornimento o di assistenza ai corridori. Riprendendo gli studi fatti dall'ADISPRO e tenendo conto delle motivazioni che hanno spinto l'U.C.I. ad eliminare le radioline nelle suddette categorie e gradualmente anche nei Professionisti, ha portato alla conoscenza delle persone presenti, come la tesi dell'U.C.I., ovvero la mancanza di spettacolarità e di fughe, sia una cosa errata: infatti le statistiche dicono l'esatto contrario, tutti i servizi che lavorano durante le gare si trovano in larghissima maggioranza d'accordo nel riammettere l'uso delle radioline individuando in questo uno strumento indispensabile per preservare l'incolumità degli atleti là dove il percorso presenta ostacoli o pericoli non precedentemente calcolati.
Inoltre, prendendo spunto da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione (n.85 del 08/01/2003), ha messo in evidenza l'importanza dell'uso delle radioline in corsa come strumenti di lavoro che vanno a preservare la sicurezza dell'intera carovana. Fermo restando che bisogna sensibilizzare corridori e direttori sportivi all'uso corretto di questi strumenti.
La proposta avanzata dal relatore è stata quella di far compilare un questionario sulla falsa riga di quello proposto dall'ADISPRO, a tutti i componenti dei servizi in gara, per poi analizzarlo ed in seguito sottoporlo all'attenzione degli organi competenti in materia. La sicurezza prima della spettacolarità.

3) e 4) Formazione e ampliamento del personale volontario appiedato (A.S.A.). Abilitazione  delle staffette/scorte tecniche con corsi di formazione, dando loro, di conseguenza, più potere e potenziandole a livello numerico
Relatore: Sig. Silvano Antonelli
Ha illustrato l'importanza degli A.S.A. (Addetti alle Segnalazioni Aggiuntive) che sono una risposta all'esigenza di percorsi di gara sempre più protetti. Serve contenere i costi della sicurezza. La F.C.I., per gli A.S.A., ha introdotto il tesseramento obbligatorio ma con costi ben più elevati rispetto a quelli richiesti da altri Enti. Inoltre è paradossale che la F.C.I. si voglia avvalere esclusivamente degli A.S.A. abilitati nei propri corsi e non anche da quelli di altri Enti sportivi.
La F.C.I. ha senza dubbio intrapreso una discreta politica della formazione delle staffette/scorte tecniche, migliorata l'anno scorso con una nuova regolamentazione dei corsi di abilitazione. Ma si deve fare molto di più. Sul piano professionale, ci sono profonde diversità tra i vari gruppi di moto staffette e soprattutto ci sono intere regioni che neppure sanno cosa siano le moto staffette abilitate dalla F.C.I..
Per chiunque conosca come vanno le cose a livello generale, dovrebbe essere ormai scontato che è del tutto inutile rivendicare la presenza di più scorte di Polizia. Occorre quindi convincersi che si deve fare tutto il possibile per ottenere autorevolezza ed efficacia per le scorte tecniche. Per le scorte tecniche, serve qualche potere in più da attribuirsi tramite una modifica dell'art. 12 del Codice della Strada. È però sconsolante registrare come, in occasione della recente riforma del Codice della Strada, nessuno abbia rivendicato qualcosa a favore della sicurezza delle gare ciclistiche e degli atleti in allenamento, nonostante le sollecitazioni più volte venute dal Ministero dell'Interno.
La figura del direttore di corsa necessita di essere valorizzata e il suo ruolo va accresciuto in quanto rappresentante dell'organizzatore. Si è recentemente verificato un chiaro calo di professionalità dei direttori di corsa e le recenti proposte di modifica al regolamento tecnico sono forse un freno alla crescita di questa figura. Sarebbe forse l'ora "di tornare a scuola".

5) Campagne informative (tv, radio, web). Comportamento da adottare alla guida del proprio veicolo incontrando una gara ciclistica
Relatori: varie persone sono intervenute su questo argomento
Si è discusso della necessità di lanciare campagne di informazione mirate non solo ai tifosi, ma anche e sopratutto a chi di ciclismo non se ne intende e non sa come comportarsi alla guida del proprio veicolo incontrando una gara ciclistica.
I motociclisti delle staffette incontrano molte difficoltà nel farsi rispettare e nel fare rispettare le proprie indicazioni.
Manca una presa di coscienza del rischio nel quale si incorre non rispettandole.
Quasi nessuno sa cosa siano i veicoli "Inizio Gara Ciclistica"/"Fine Gara Ciclistica", né conosce la legge che vige tra questi due veicoli.
È dunque necessaria una vasta campagna di informazione, attraverso la televisione, la radio, Internet, ma anche attraverso l'impegno di tutti gli addetti ai lavori per partecipare attivamente allo sviluppo dell'informazione.
È inoltre intervenuto il Sig. Domizio Spadi (scorte tecniche) presentandoci un esempio dei tanti lavori effettuati in COMOST, un volantino di informazione che è utilizzato da tempo come supporto di informazione.
Il Sig. Spadi ha inoltre chiesto una maggiore responsabilità di tutti gli addetti ai lavori, migliorando la professionalità che già esiste.
La necessità di maggiore informazione ha riscontrato l'adesione di tutti gli addetti presenti.

6) Abilitazione e formazione degli autisti delle vetture al seguito
Relatore: Sig. Idalgo Ghetti
Ha portato a nostra conoscenza una lettera che indirizzò all'A.C.C.P.I., al C.C.P., alla F.C.I. e all'A.O.C.C. a settembre dell'anno scorso: voleva portare alla loro attenzione l'opportunità di professionalizzare la categoria degli autisti al seguito delle gare ciclistiche. Questa lettera mette anche in rilievo la necessità di spiegare le responsabilità dei conducenti dei mezzi al seguito di una corsa. Ha portato a nostra conoscenza una sentenza della Corte di Cassazione (n.4993 del 11/03/2004) che stabilisce le responsabilità del guidatore nei confronti dei passeggeri. Occorre inoltre considerare i problemi assicurativi ai quali deve far fronte l'autista in caso di incidente. Ha poi insistito sulla necessità di accertarsi che i veicoli in corsa siano realmente guidati da un direttore sportivo o un autista accreditato e non da un terzo, né da autisti improvvisati all'ultimo minuto, senza esperienza né conoscenza delle regole.
È poi intervenuta la Sig.ra Delphine Brunel insistendo sulla scelta da parte degli organizzatori di mettere al volante delle auto al seguito solo ed esclusivamente persone professionali e preparate.
Varie idee sono state evocate dopo l'intervento del Sig. Ghetti, come ad esempio esami specifici (qualifiche, formazione, aggiornamenti, tesseramento F.C.I.). Inoltre, il Sig. Ghetti ci ha fatto parte della necessità di considerare la zona compresa tra il veicolo "Inizio Gara" e il veicolo "Fine Gara" come una zona franca, all'interno della quale si possono trovare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE persone professionali, qualificate, preparate, tutti i servizi compresi.

7) Protezione da parte delle Forze dell'Ordine su tutte le gare, partendo dalle categorie giovanili. Progetto "Zona Nicolò" per il riscaldamento pre-gara dei giovani
Relatori: Sig. Silvano Antonelli e Sig. Fausto Piccinini
È stato messo in evidenza come la presenza delle forze dell' ordine (polstrada, carabinieri, vigili urbani, polizia provinciale) in carovana e lungo i percorsi, sia di fondamentale importanza, per garantire il massimo della sicurezza per tutti. Il problema si pone particolarmente nelle categorie giovanili, dove la dimestichezza con la bicicletta è scarsa e i pericoli di incidenti si amplificano.
A tal proposito, il Sig. Piccinini ha illustrato il progetto della "Zona Nicolò", ideato dopo la scomparsa del piccolo ciclista. Si tratta di un tratto di strada chiuso al traffico e dove i mini ciclisti si possono riscaldare prima della gara, con la presenza del medico di gara e dell'ambulanza, servizi che già sono presenti nelle gare. È stato inoltre spiegato che il costo della Zona Nicolò è minimo e che la presenza del servizio sanitario è sufficiente un'ora prima della gara, per garantire il massimo della sicurezza in questa fase pre-gara di riscaldamento.
È stata anche messa in evidenza la necessità di chiarire la legge in vigore in questa fase, che non è compresa come corsa, ma bensì precedente.
Il Sig. Piccinini ha anche sottolineato lo scarso impegno collettivo a lungo termine dopo tali tragedie, quando la luce dei riflettori si abbassa e torna il disinteresse, come se non fosse mai accaduto niente, come se fosse molto più facile dimenticare piuttosto che affrontare i problemi.

8) e 9) Problemi di costi per gli organizzatori nell'avvalersi di personale professionale e formato, la cui assenza mette a repentaglio la sicurezza. Supervisione dei percorsi da parte di commissari valutando l'aspetto sicurezza in base a percorso, personale in servizio e orari della gara (tenendo conto del clima e del traffico)
Relatore: Sig. Claudio De Angeli
- La sicurezza in corsa: un costo in più o una risorsa necessaria?
- Il problema sicurezza in gara deve essere urgentemente risolto.
- Difficoltà/impossibilità di reperire circuiti chiusi al traffico per correre e/o allenarsi.
Necessità di concentrarci su ALTRE soluzioni concrete (le strade chiuse e i percorsi protetti si potranno ottenere solo per i giovanissimi e pertanto solo per tipologie particolari di gare).
- «Le spese per le mie gare organizzate relative alla sicurezza dei corridori in gara (transenne, scorte tecniche, medici, ambulanze, Polizia Stradale ed eventuali collaboratori appiedati) incidono sui costi totali per il 19/20%».
Sono percentuali importanti, ma che dovrebbero essere estrapolate anche da altri organizzatori per verificarne l'incidenza e cercare di capire se i dati sono compatibili con uno standard serio.
- Scelta dei percorsi, la loro posizione in contesti più o meno trafficati, l'orario di partenza e di arrivo e la conseguente conoscenza "a memoria" del tracciato di gara sono elementi imprescindibili del background di ogni organizzatore che si rispetti.
- Necessità di confrontarci anche con i Servizi che si hanno a disposizione.
- La sicurezza ha un costo e in caso di problemi di risorse economiche, è meglio una velina in meno, una TV in meno, e un rimborso equilibrato in più.
- Lavorare con gli amici e gli amici degli amici. Formare e/o  ampliare i gruppi di aiuto. Fare riunioni, coinvolgere gli amatori e le loro famiglie. Esporre i progetti, rendere partecipi e partecipanti chi può aiutare a gestire l'organizzazione di una gara. Organizzare una cena, andare alle feste di paese, coinvolgere ex corridori e mantenere con tutti quanti un rapporto di sincera e sicura stima.
- Prendere esempio dai grandi organizzatori italiani. È meglio copiare e copiare bene che credersi bravi e non esserlo per niente.
- Evitare se possibile orari critici di transito, con partenze negli orari intermedi per evitare il traffico.
- Monitoraggio e controllo dei gruppi di Scorte Tecniche. Esistono gruppi il cui personale è inadeguato.
- Professionalità dei Direttori di Corsa.
- La professionalità va ricercata A TUTTI I COSTI.
- Necessità di ritornare a scuola, organizzatori, direttori di corsa, scorte tecniche, radio-corsa, cambio ruota, direttori sportivi, team manager, sponsor...
- Fare riunioni e spiegare, far vedere, selezionare, senza perdere tempo.
- Riformulare e rendere operativa la Commissione Sicurezza, elemento distintivo della F.C.I..
- Creare un gruppo di lavoro e di controllo da affiancare alla Commissione Nazionale formato anche da rappresentanti degli organizzatori italiani più bravi.

La Redazione

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