Il rientro: Settecento giorni senza Marta - Bastianelli torna in gara il 17 luglio
È una Marta Bastianelli molto serena e lucida quella che ci risponde al telefono un paio di giorni dopo la fine della sua squalifica e una decina di giorni prima del suo rientro ufficiale alle corse, in maglia Fenixs-Petrogradets, a Cento, il prossimo 17 luglio, a 725 giorni dall'ultima apparizione ufficiale (l'ultima tappa del Giro Donne 2008): «Ho scelto la Fenixs perché è una squadra che mi può dare tranquillità, senza l'assillo del risultato. Io vengo da due anni pieni di inattività, con due brutti infortuni nel mezzo, e non so assolutamente come le mie gambe risponderanno. Quel che è certo è che ce l'ho messa tutta per tornare con una condizione già accettabile, allenandomi dall'inizio dell'anno, poi ho preso parte a tante Gran Fondo e ultimamente ho fatto uno stage a Livigno con le Fiamme Azzurre. Proprio il corpo a cui appartengo è stato fondamentale per me in questo periodo, mi hanno offerto di lavorare presso una casa circondariale vicino al mio paese e così nel pomeriggio avevo la possibilità di uscire in bici».
«Il primo anno della squalifica - riprende - l'ho vissuto veramente male, non ero tranquilla e probabilmente gli incidenti che ho avuto sono figli proprio di questa mia condizione mentale. La prima volta ho rotto la mandibola in quattro parti e ho dovuto portare per tanti mesi un apparecchio, poi, nel maggio scorso, mi è scoppiata la terza vertebra lombare, un qualcosa di molto simile a quello che è successo a Marina Romoli, ma per fortuna non è stato interessato il midollo e, nonostante abbia portato un busto per tutta l'estate e poi abbia dovuto fare una lunga riabilitazione per camminare correttamente, alla fine sono riuscita a rimontare in sella. Questi momenti bui ti ti aiutano a crescere, a maturare e a capire chi ti vuole davvero bene e chi è vicino a te solo per interesse. Io ovviamente ho potuto contare sulla mia famiglia, tutta stretta attorno a me, sui miei tifosi del fan club, su Francesco Fabbri che ritroverò come ds alla Fenixs, sui tecnici della nazionale, che si sono sempre interessati alle mie vicende e, come già detto, sulle Fiamme Azzurre. Rientro con l'obiettivo di correre il più possibile fino alla fine dell'anno per centrare l'obiettivo di rientrare nel gruppo azzurro in occasione dei Mondiali australiani. Ma anche se la chiamata non dovesse arrivare non farei drammi, per me questo scampolo di stagione è solo un test generale per il 2011, quando potrò prepararmi come si deve ad affrontare una stagione piena e con in calendario tutti gli appuntamenti che contano». «In questi giorni - conclude Marta - sto guardando il Giro Donne in tv e le ultime due tappe, vinte dalla Vos, sarebbero state perfette anche per me (ride). Scherzi a parte, l'olandese sta andando fortissimo e sarà difficile anche per le scalatrici toglierle questa maglia rosa che ha conquistato».
«L'accordo tra la squadra e Marta - ci racconta Francesco Fabbri, ds della Fenixs incontrato al Giro Donne - era nell'aria da tempo, anche se l'ufficialità si è avuta solo al termine della squalifica. Ora puntiamo forte ai Mondiali da conquistare a suon di risultati e buone prestazioni. La condizione è già discreta, lei è motivata e ha tanta voglia di tornare e di mettersi alle spalle tutti i problemi avuti in questi due anni. Ci aspettiamo buone cose. Rientrerà domenica prossima a Cento, poi correrà Thüringen, Route, Plouay, le gare nazionali in Italia e il Giro di Toscana».
Anche in gruppo, al Giro, la notizia del rientro di Marta è accolta con piacere. «Sono contenta - ci dice la neocompagna Vilajosana - di poter tornare a correre con Marta, dopo la breve parentesi tra Trentino e Giro 2008. È una campionessa del mondo e tornerà per dimostrare a tutti di che pasta è fatta. Secondo me, la sua situazione è stata gestita male e ha pagato in maniera sproporzionata».
Da un iride all'altro: «Marta ha pagato abbondantemente l'errore commesso - spiega Tatiana Guderzo, campionessa del mondo in carica - e ora è giusto che ritorni in gruppo. Sono stata in ritiro con lei per qualche giorno e ha dimostrato di avere una gran gamba e quindi di essere una grande professionista anche lontano dalle corse. L'aspetto già forte al rientro e secondo me si proporrà subito tra le papabili ad una maglia azzurra per il Campionato del Mondo».