Il genietto di Albert - Niels batte Stybar a Tabor, Nys 4°
Se una settimana fa a Kalmhout il duello era stato serrato e di assoluto interesse per il pubblico, dopo l'epilogo del secondo atto andato in scena a Tabor, in Repubblica Ceca, siamo sicuri che il piatto sia destinato a diventare ancora più ricco nelle prossime puntate. Sì, perché nell'assolato pomeriggio d'autunno, sul tracciato veloce e tecnico che nel 2010 tornerà ad ospitare i campionati del mondo, è andato in scena lo scacco al re e a metterlo in pratica è stato proprio colui che è destinato a divenirne degno successore, vale a dire Niels Albert. Il ventiduenne, iridato under 23 in carica, si è preso così l'immediata rivincita nei confronti di Sven Nys, che appena sette giorni addietro era riuscito a mettergli per un'inezia la ruota davanti al termine di uno sprint serrato, ed anzi è riuscito a far suo l'intero bottino: primo successo in carriera in Coppa del Mondo e maglia di leader della classifica della stessa, visto che il rivale ha concluso giù dal podio, in quarta posizione, con un ritardo di 11 secondi.
A vederla così il racconto sembrerebbe più facile del previsto, ma in realtà la gara è vissuta su due momenti chiave: la partenza, che per Albert è stata tutt'altro che buona anche a causa della caduta dell'olandese Thijs Al (passo indietro per lui, 21° all'arrivo) e che lo ha costretto ad inseguire per tutta la prima parte, fino al ricongiungimento avvenuto nel corso della sesta tornata; ma soprattutto si è rivelato decisivo quanto accaduto nel settimo giro, quando, superata la scalinata, Albert ha sferrato il suo attacco deciso.
Nys ha intuito il pericolo ma è venuto a contatto con la ruota posteriore del francese Mourey (in quel momento brillante e poi giunto al traguardo in ottava posizione) finendo a terra. Per il leader si è trattato di una vera disdetta, se è vero che poi si è dovuto produrre in uno sforzo supplementare per riprendere gli immediati inseguitori e, nonostante un'ottima ultima tornata, ciò non è bastato questa volta per agguantare il podio. Galvanizzati dal tifo del pubblico di casa, i corridori cechi non si sono sottratti al ruolo di protagonisti e se un podio poteva anche essere preventivato per uno come il campione nazionale Zdenek Stybar, giunto secondo con un ritardo di 8", molto meno attesa era la prestazione di Martin Bina, che invece ha effettuato subito una buona partenza ed ha continuato con una condotta di gara impeccabile, compreso l'ultimo giro, e ciò gli è valso il terzo posto ed il primo podio di coppa in assoluto. Abbastanza buona anche la partenza del campione del mondo Lars Boom, protagonista nelle prime fasi assieme all'altro corridore di casa Simunek, anche se in una fase in cui Nys ha controllato agevolmente le operazioni anche grazie al fatto che Albert ed anche Bart Wellens veleggiavano nelle retrovie dopo la partenza. Per entrambi comunque piazzamento nei dieci alla fine: Simunek 7° a 36" e Boom, che comunque è ancora alla ricerca della forma migliore, 9° a 42".
Tornando ad Albert, detto dell'avvio problematico, quando si è rifatto sotto ha subito fatto capire di avere comunque molte energie, se è vero che su una prima accelerata i soli Bina, Nys e Mourey sono riusciti a rispondere nel corso del sesto giro mentre quando nella tornata successiva ha forzato ulteriormente, nessuno è riuscito a resistergli e ciò gli ha consentito di mantenere un vantaggio costante, che in occasione dell'ultimo passaggio prima del traguardo si attestava sulla decina di secondi su Stybar, Bina e Wellens, con Nys, Boom e Pauwels di poco più staccati. Di certo buona la seconda parte di gara di Wellens, costantemente nella scia del duo ceco nell'ultimo giro, anche se poi nelle ultime battute ha subito il ritorno di Nys, dovendosi accontentare del quinto posto a 15". Meno brillante la prova di Aernouts (15° appena davanti a Sven Vanthourenhout e Groenendaal) mentre ha ancora una volta deluso di molto le attese Klaas Vantornout, da cui si sperava che facesse molto meglio di un diciottesimo posto, considerando anche che già a Kalmhout era stato al di sotto delle aspettative.
Per quanto riguarda gli italiani, la gara di Tabor segnava il ritorno di Enrico Franzoi, già quarto nella gara di Dottignies nelle scorse settimane. L'atleta della Liquigas, anch'egli alla ricerca della forma ottimale, ha concluso al 14° posto, con un distacco di 1'02" e non lontano dalla top ten, per cui tutto sommato può andar bene così. Nei primi venti anche Marco Bianco (19° a 1'43"), più indietro Rafael Visinelli (34° a 3'44") e Fabio Ursi (38° a 3'51").
La prova di Tabor ha segnato anche l'inizio della Coppa del Mondo per le categorie Under 23 (successo del tedesco Philipp Walsleben sul francese Aurelién Duval e il belga Tom Meeusen, con Cristian Cominelli miglior azzurro in undicesima posizione) e Juniores (doppietta olandese con Tijmen Eising e Lars Van Der Haar, terzo il ceco Matej Lasak mentre Daniele Braidot, nono, è stato il miglior italiano), che la settimana prossima saranno attese dall'appuntamento con il Campionato Europeo a Lievin in Francia.
La Coppa del Mondo tornerà invece il 9 novembre in Olanda a Pijnacker, cedendo per una settimana la scena a GVA (sabato 1° a Oudenaarde) e Superprestige (domenica 2 a Veghel-Eerde).