Arrivano le prime vere montagne al Tour de l'Ardèche ed entra in scena la più forte scalatrice in circolazione, Emma Pooley, che prova a porre le basi per doppiare la vittoria all'Ardèche del 2011. Se in mattinata la britannica era stata seconda solo alla sudafricana Ashleigh Moolman nella breve cronometro di Vals-des-Bains, nel pomeriggio le atlete sono state messe alla prova da 91 km tra Vals les Bains e Le Teil comprendenti il difficile Col de la Croix de Millet all'inizio, seguìto dal Col de la Grange e dal Col de Mirabel.
Inizia nel migliore dei modi per la norvegese Cecilie Gotaas Johnsen l'avventura in Hitec Products. Tesserata dal 30 agosto con il team norvegese, la classe '76 si è messa subito in luce al Tour de l'Ardèche, dove però corre con la selezione nazionale, vincendo il cronoprologo serale di Vallon Pont d'Arc. La Johnsen ha percorso i 2400 metri della prova in 3'09", precedendo di 1" la statunitense Kristin McGrath e di 5" la transalpina Amelie Rivat.
L'ottava tappa della Route de France, 115 km da Lure a Saint-Dié-des-Vosges, vede arrivare una fuga con la statunitense Andrea Dvorak a prevalere su Edwige Pitel e Lucinda Brand. Le tre si sono avvantaggiate nel finale, dopo che nelle prime battute della corsa era partita una fuga di otto atlete. Una volta portatesi in avanti Pitel, Dvorak e Brand non sono state più recuperate dalle prime inseguitrici ed anzi hanno accumulato un minuto di vantaggio.
La settima tappa della Route de France prevedeva l'arrivo in salita de La Planche des Belles Filles, dove coglie la vittoria di Evelyn Stevens. Nei 126.4 km della frazione che ha preso le mosse da Morteau se n'è andata una fuga di sei atlete dopo 45 km. Tra loro la maglia bianca della miglior giovane Katie Colclough, Silvia Valsecchi e Simona Frapporti. Sono proprio quest'ultime due atlete, portacolori della Be Pink, ad avvantaggiarsi su tutte le altre ed a porre tra loro ed il gruppo maglia arancione 2'20".