Ancora non ci crede Jean-Christophe Péraud di aver centrato il secondo gradino del podio al Tour de France. È un sogno che si realizza a 37 anni. Se glielo avessero detto qualche mese fa (o forse anche solo qualche giorno fa) sarebbe scoppiato in una gran risata. E, invece, il sogno è diventato realtà. Oggi, sugli Champs-Elysées, c'era lui col vincitore Vincenzo Nibali e col terzo classificato, il connazionale Thibaut Pinot. L'impresa è doppia, non solo per se stesso, ma anche per la Francia, che dal 1997 (l'ultimo era stato Richard Virenque) aspettava un francese sul podio di Parigi.
Si è inserito in cinque fughe, Alessandro De Marchi, ha indossato per due giorni consecutivi il numero rosso del combattivo di giornata e ieri, a coronamento di un Tour de France in cui ci ha messo davvero tutto se stesso, mentre era in corsa, è arrivata la notizia che la giuria aveva eletto lui come Supercombattivo della 101a edizione della Grande Boucle. La concorrenza non era certo delle più facili. Ha battuto nomi del calibro di Jens Voigt e Tony Martin.
Quando gli hanno comunicato che era stato convocato per il Tour de France, Rafal Majka si è arrabbiato tanto. Aveva già partecipato al Giro d'Italia e avrebbe preferito partecipare al Giro di Polonia, ad agosto, a casa sua. Ha iniziato in sordina, piuttosto nascosto nel gruppo, la stanchezza sembrava avere il sopravvento. Poi il ritiro del capitano, Alberto Contador, e il Tour della sua squadra, la Tinkoff-Saxo, è cambiato completamente. Nessuno poteva puntare alla classifica finale, quindi la parola d'ordine è diventata «vittoria di tappa». Rafal non se l'è fatto ripetere due volte.
Per il terzo anno consecutivo Peter Sagan sale sul podio degli Champs-Elysées per indossare la maglia verde di leader della classifica a punti. Non è riuscito a cogliere la vittoria di tappa ma ci ha provato tutte le volte che se ne è presentata l'occasione. Qualche errore, un po' di sfortuna, gli hanno impedito di mettere la ciliegina sulla torta su un Tour de France che comunque lo vede tra i trionfatori: «Sono molto contento di essere di nuovo sul podio del Tour de France, per la terza volta di fila, per la maglia verde.
Ha iniziato con una vittoria e ha chiuso con una vittoria la 101a edizione del Tour de France Marcel Kittel. Con un colpo di reni irresistibile ha bruciato allo sprint Alexander Kristoff che sembrava involato verso la vittoria. «La mia strategia era di non lanciare lo sprint troppo presto. Ma Alexander (Kristoff, n.d.r.) mi ha superato e ha avuto il tempo di prendere velocità. Io ero indietro e allora ho accelerato, accelerato fino a che Kristoff non ha potuto andare più veloce. Non ero sicuro che sarebbe bastato per vincere. Ma ora sono veramente molto felice».
«Ho vinto il Tour de France!», finalmente può dirlo Vincenzo Nibali. Non serve più la scaramanzia che, nei giorni scorsi, lo aveva portato a non sbilanciarsi mai quando gli veniva chiesto se si sentiva il padrone di questo Tour. Ora la maglia gialla è definitivamente sulle sue spalle: «Forse non riesco ad esternarlo, ma ho dovuto prendere più volte il respiro perché l'emozione era veramente tanta. Tutta questa gente, gli Champs-Elysées, la festa e i tifosi», è ancora frastornato Vincenzo.
È salito sul podio con l'aria di chi non ha ben chiaro dove si trova. Vincenzo Nibali era visibilmente emozionato mentre aspettava di indossare la sua ultima maglia gialla, quella definitiva, quella che nessuno potrà più togliergli di dosso. Con la voce rotta dalla grande emozione ha letto il suo discorso di ringraziamento: «Ho sempre detto che tutte le vittorie di tappa non avrebbero mai potuto eguagliare l'emozione che si prova a salire sul gradino più alto del podio del Tour de France. E ora che sono qui l'emozione è ancora più forte di quello che avrei potuto immaginare.
La 21a ed ultima tappa del Tour de France è di Marcel Kittel, come nella Grande Boucle 2013. Nei 137.5 km da Évry agli Champs-Élysées i festeggiamenti per Vincenzo Nibali hanno preceduto la gara. Nel circuito parigino si è atteso solamente lo sprint finale, con Marcel Kittel che precede Alexander Kristoff e Ramunas Navardauskas. Seguono Greipel, Renshaw, Eisel, Coquard, Petaccchi, Sagan e Feillu. Vincenzo Nibali vince il 101° Tour de France davanti a Jean-Christophe Péraud e Thibaut Pinot. È il sesto a mettere nel palmarès Giro, Tour e Vuelta.
A seguire articoli ed approfondimenti