Ivan Basso è stato sottoposto oggi ad una risonanza magnetica nucleare al ginocchio destro, conseguente alla caduta avvenuta ieri alla Volta a Catalunya. L'esame è stato svolto in Italia, dove il capitano della Liquigas-Cannondale è rientrato ieri in tarda serata. Come spiega il medico sociale del team, dottor Roberto Corsetti, «la risonanza ha rilevato un lieve versamento da correlare al trauma contusivo riportato nella caduta. Non sono stati evidenziati danni alle strutture ossee, tendinee o legamentose.
Bellissimo finale di tappa alla Volta a Catalunya con gli ultimi chilometri caratterizzati da un'incertissima lotta tra un gruppetto di sei attaccati e il primo gruppo inseguitore: Samuel Sanchez, Levi Leipheimer, Denis Menchov, Rigoberto Uran, Sylvester Szmyd e David Moncoutie erano riusciti a sganciarsi in cima all'ultima salita del giorno ma il plotoncino comprendente il capoclassifica Michael Albasini è riuscito a farsi sotto proprio al triangolo rosso dell'ultimo chilometro.
Dopo i problemi che la neve ha continuato a creare anche questa mattina la quarta tappa della Volta a Catalunya è partita regolarmente da Tremp all'orario previsto (solo un paio di minuti di ritardo) e non sono stati comunicate modifiche del percorso visto che comunque oggi le quote a cui si corre sono decisamente inferiori rispetto a ieri e non ci sono grossi problemi nonostante la neve.
Ancora una giornata difficile per la Volta a Catalunya con gli organizzatori che rischiano di dover annullare anche la quarta tappa: cinque squadre (Matusha, Omega Pharma, Saxo Bank, AG2R e FDJ) sono infatti alloggiate a Port Ainé, località dove era originariamente previsto l'arrivo della frazione di ieri e stamattina si sono ritrovate bloccate da quasi un metro di neve.
Finisce qui la Volta a Catalunya di Julian Dean e forse anche il sogno olimpico del 36enne velocista neozelandese. Coinvolto in una delle numerosissime cadute di oggi, Dean è finito sotto ad un'automobile parcheggiata a bordo strada e si è fratturato una gamba. Trasportato all'ospedale di Barcellona, le lastre hanno subito evidenziato una frattura piuttosto seria. Dean è stato trasportato all'ospedale di Valencia, dove il neozelandese risiede con la moglie, per essere operato. Sarà costretto a dire addio al sogno Olimpico? Lui ci crede ancora ma di certo dopo oggi il percorso si fa più ardito.
Doveva essere il tappone della Volta a Catalunya, 210 km da La Vall d'en Bas a Port-Ainé. Ci s'è messo il maltempo e la neve, con tappa annullata al km 155 (11 prima del penultimo GPM) e neutralizzazione dei distacchi. La vittoria va allo sloveno Janez Brajkovic (davanti a Golas e Cherel), abile ad inserirsi in una fuga dov'era presente anche Matteo Carrara ed altri 10 corridori. Il gruppo, da cui si sono ritirati, tra gli altri, Valverde, Andy Schleck, Urán, ha avuto un ritardo che ha superato gli 11', recuperando un poco nel finale.
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Alejandro Valverde ha deciso di non proseguire la sua Volta a Catalunya e non ha preso il via alla terza tappa: il corridore della Movistar ieri era caduto al rifornimento riportando diverse contusioni sul fianco destro e ad una spalla. Oltre a questi dolori ed al ritardo accumulato ieri in classifica generale (aumentato anche da una penalizzazione di 20" per scia dall'ammiraglia), Valverde ha deciso di ritirarsi anche per il percorso estremamente impegnativo in programma oggi in una giornata di pioggia e maltempo.
Ancora una vittoria di Michael Albasini nella seconda tappa della Volta a Catalunya. La frazione si è decisa tra il penultimo Gpm e l'ultimo, quando Valverde è stato vittima di un problema meccanico. Appena saputo ciò è stata l'Omega Pharma a mettersi a tirare il gruppo, distanziando Valverde di 50". Sull'ultima salita sempre Omega e Garmin a tirare ma allo scollinamento si sganciano Cunego, Carrara e Daniel Martin. I tre mantengono 10" sul primo gruppo inseguitore (Valverde è ancora nel secondo) quando mancano 4 km all'arrivo di Girona.