Lo scorso 19 giugno ci spaventammo tutti per lui: Kim Kirchen ebbe una crisi cardiaca nel corso del Giro di Svizzera, e da allora non ha più corso. Operato per l'innesto di un pacemaker, Kirchen di fatto non ha più inforcato la bici, se non per qualche uscita in assoluta scioltezza in questi ultimi mesi. Il lussemburghese è giù di morale, come confessa a Wort.lu (ripreso da CyclingNews): «Aspetto ancora novità dai dottori che mi seguono, ma ci vorranno altre settimane per saperne di più.
Avrebbe voluto portare a termine l'undicesimo Tour de Suisse corso, ma le cadute patite nella tappa di Wettingen (quella di Cavendish e Haussler) non gliel'hanno permesso. Alexandre Moos, classe '72, già campione svizzero in linea nel 2002, passato professionista con la Saeco nel 1996 e vincitore negli anni di una tappa al Tour de Suisse ed una tappa al Tour de Romandie, ha appeso la bici al chiodo.
Appena terminata la cronometro che ha concluso il Giro di Svizzera, tutto il Team Katusha ha fatto visita a Kim Kirchen presso l'ospedale di Zurigo. Lo staff medico che sta seguendo il corridore lussemburghese ha detto che il quadro clinico del ragazzo appare leggermente migliorato, ma che per fare ulteriori e approfonditi accertamenti terranno Kirchen sedato farmacologicamente ancora per 48 ore, durante le quali faranno salire la sua temperatura basale gradatamente verso la normalità.
Secondo quando si apprende dalla pagina Twitter di Robbie McEwen, Kim Kirchen avrebbe avuto uno svenimento durante la serata di ieri sera e sarebbe stato ricoverato in ospedale a Zurigo per accertamenti. Al momento pare di escludere che il lussemburghese sia al via della tappa del Tour de Suisse.
È uno Stijn Devolder sconsolato, ma in fondo sereno, quello che a Sporza.be ha confessato di «non avere la condizione sufficiente per andare al Tour de France. Devo essere onesto con me stesso e con la squadra». Devolder prova a spiegare con i problemi allo stomaco avuti durante il Giro del Belgio la sua non eccelsa condizione palesata in questi giorni al Giro di Svizzera: «Adesso mi concentrerò sulla Vuelta a España per preparare i Mondiali e le classiche di fine stagione».
Anche a causa del maltempo, continua l'ecatombe in Svizzera. Nel corso della quinta tappa, lungo la discesa dallo Schallenberg, Gerben Löwik è stato protagonista di una spettacolare caduta ad alta velocità per via - leggiamo su GerbenLowik.nl - della rottura di un cavo dei freni. Cadendo, il corridore olandese della Omega Pharma-Lotto - che non ha concluso la tappa - ha travolto un adulto e due bambini, che ora lamentano dolori alle gambe.